mercoledì 11 ottobre 2017

La biblioteca di Sabrina

"Ai primi sintomi bisogna andarsene, lasciare il campo. Tanto non va meglio, va peggio e peggio. Invece la gente non lo sa. La gente spera e continua a stare male. Ma nessuno sa quanto, solo chi l'ha vissuto sa quanto si sta male."
-Nessuno si salva da solo.
Il romanzo scritto dalla Mazzantini con un tema molto attuale, ovvero di una coppia alla deriva. L'autrice come al suo solito utilizza uno stile molto forte ed impegnativo, durante la lettura bisogna stare attenti ai minimi particolari. Ma torniamo ai protagonisti della storia ovvero Delia e Gaetano, i due erano una coppia e nella sera che decidono di incontrarsi devono imparare a non esserlo più. Personaggi totalmente negativi perché segnati da due passati orribili, hanno ombre nella loro vita che si espandono al loro presente. La trama è basata su continui flashback e sul presente, e questo fa capire molto la storia e del perché della loro rottura. Ho sperato fino all'ultima pagina una riconciliazione dei due, ma come sempre e come del resto il libro è "amaro" anche il finale lo è. I due personaggi sono molto tentati dal reprimere i loro rancori e cercare di far pace, e secondo anche un mio parere personale i due cercano di reprimere ciò che sentono perché lo danno per scontato. Infatti Delia e Gaetano, a parer mio, non sono ancora usciti dal tutto dalla relazione quindi la passione dell'inizio e la rabbia della fine fanno ancora da padrone ai due. Il romanzo può essere considerato come uno stralcio di vita, ovvero la visione di quegli amori tanto forti che all' improvviso finiscono senza darti la spiegazione di quando, come e soprattutto perché sia successo. 
Non spenderò molte parole sulla frase scelta, anche perché la mi opinione è offuscata un po'. La frase selezionata è stata scelta perché mi fa apparire anzi svelare la mia visione del mondo. Il continuo sperare o persino continuare a sognare mentre si è in una situazione senza via d'uscita, è completamente deleterio. Come dice la frase se si "accusano"i primi sintomi di decadimento di una situazione, non bisogna stare là a fissarla senza far nulla o credere che la speranza sia la cosa migliore. No, non è così perché nessuno e dico nessuno si è visto migliorare la situazione solo sperando. "CHI VIVE DI SPERANZE, DISPERATO MUORE", intendo questo io. Il decadimento, o anche pensare che una situazione sia troppo angosciante e disperata da superare non bisogna stare con le mani in mano. Non bisogna sperare che anche con le proprie forze si riesce a sottomettere tutto quello che ci fa stare male. Credo, e citando il libro stesso, Nessuno si salva da solo. 

"Nessuno si salva da solo.
Possono sentire l'eco di quelle parole cadere davanti ai loro passi. Una condanna o un conforto." 
-Margaret Mazzantini

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