martedì 10 aprile 2018

Recensione: L'Incubo di Biancaneve - la città dei mercenari

Salve lettori oggi vi parlerò di questo libro dai toni fantasy e steampunk. Per prima cosa vorrei ringraziare l'autrice, Scarlett Danae, per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro.
 Autore: Scarlet Danae
Formato: Cartaceo e Kindle
Prezzo:Cartaceo 6,00€  Kindle 0,99
Pagine:170
Sinossi: Una ragazza sfortunata. Una misteriosa droga spacciata in delle mele. Un'overdose fatale e un viaggio in un mondo parallelo, infetto da un virus mortale e oppresso da sette streghe. Riuscirà Bianca a salvare il principe Darknight tenuto prigioniero nella città dei mercenari? Ma soprattutto, accetterà il suo destino come clone della rivoluzionaria Biancaneve?

Vi aspettereste una Biancaneve ingenua e non coraggiosa, ma la nostra Bianca non è così. Dimenticate la Biancaneve dei fratelli Grimm, la nostra protagonista è una ragazza totalmente diversa.

«Bianca come la neve, rossa come il sangue, nera come l'ebano...» sussurrò.
(...) L'uomo mi lasciò il polso e presa la mela dalla cesta me la porse flemmaticamente, «Alla più bella del reame!» recitò ironico, poi rifiutò i miei soldi allontanandomi la mano che glieli porgeva.

 

Inizialmente pensavo che fosse una semplice una "rivisitazione" della storia e quindi mi aspettavo la classica Biancaneve, ma in realtà Bianca non è così. Una ragazza seviziata dalla matrigna e costretta a prostituirsi e il suo corpo che veniva violato da tutti quegli sconosciuti.
 

"Mi sentivo soffocare. Quel luogo mi ricordava lo scantinato in cui, più volte, la mia innocenza era stata calpestata nel buio, tra le ombre sogghignanti che mi accerchiavano, toccavano, leccavano, violavano, mentre l'eco delle risate di LEI risuonavano riempiendo il mio stomaco e il mio essere."
 

Ma la dipendenza più grande per Bianca è la droga, sarà proprio quella a trasportarla in questa realtà diversa dalla sua. Lei che non sa dove andare, in parte spaventata, trovandosi in un mondo sconosciuto, ma ha una missione ben precisa: trovare Darknight. La personalità di Bianca mi ha fatto più volte riflettere, ma anche ridere per diverse espressioni che utilizzava. Una psicologia ben definita, la ragazza è testarda, a volte volgare e sembra non aver paura di niente ma raramente mostra il suo lato fragile.
 

"Siamo così fragili, così mutabili, difficilmente unici e comunemente simili. Crediamo di proseguire quando in realtà indietreggiamo. Tradiamo per restare fedeli. Abbiamo paura di Dio, ma continuiamo a peccare."

Ho immaginato Bianca più come una guerriera, ma non affronterà questa missione tutta sola. Sarà "affiancata" da Cogito, il suo DECTORADE, non è una semplice maschera antigas, visto che nella dimensione in cui si trova vi sono delle zone in cui vi è un'alta contaminazione del virus mortale. Cogito, è l'unico dectorade ad avere una sua volontà, oltre ad essere una maschera deve controllare i parametri vitali della nostra protagonista. Le verrà spiegato che quel mondo è dominato da 7 sorelle malvagie, una rappresentazione dei sette vizi capitali. Ma Bianca è in pericolo perché Superbia, può sentirla e percepire il suo risveglio.



La narrazione è in prima persona e quindi ha dato al romanzo una certa scorrevolezza. La trama è particolare, anche se per alcuni aspetti avrei voluto qualche approfondimento in più. A livello sintattico ho letto qualche errore di distrazione, ma raramente. Ho adorato alcuni particolari riguardante Cogito, oppure il linguaggio di Bianca che lo faceva impazzire mentre lui le attivava la "Modalità Zen" per abbassarle il livello di stress. Per quanto riguarda la "scena" del procurarsi i soldi per poter andare avanti nella missione, mi ha fatto venire in mente la similitudine con molti i videogiochi, per esempio quando vi è necessità di prendere quel tot di bonus per andare avanti nel livello.

La città dei Mercenari non è una città di perdizione e decadimento, ma è uno dei più pericolosi e perversi luoghi dove la nostra Bianca potesse capitare. Mi spiace solo della mancanza di descrizioni più approfondite. Anche se da un lato mi ha lasciato vagare con la mente e immaginare un mondo tutto cupo circondato da persone con questi dectorade sul viso. Forse una "descrizione" in più sono state le illustrazioni a fine libro con annesse "citazioni", alle quali ho riso tantissimo ricordandomi che la protagonista a volte è molto impulsiva.  Il libro in sè e per sè l'ho adorato, e quindi non vedo l'ora di scoprirne il seguito. 

"Mi muovevo come "La libertà che guida il popolo" in quei campi di battaglia, dove la morale umana si scontrava con l'insaziabile desiderio di carne, e le rosse luci dei night club, che inondavano i marciapiedi, potevano apparire come il sangue dei feriti durante il costante scontro fatale."

Leggendo mi sono trovata di fronte ad una guerriera testarda ed a volte infantile assieme a Cogito come una sorta di grillo parlante che le dava consigli, tutto ciò mi faceva ridere e continuare la lettura con un approccio abbastanza piacevole. I toni dark hanno dato al libro un incentivo in più, più leggevo e più volevo sapere sul destino di Bianca e su Darknight. E se voi vi trovaste nella situazione di Bianca, riuscireste mai a sopravvivere?


Nessun commento:

Posta un commento