martedì 10 luglio 2018

Segnalazioni... In versi!

Salve lettori, già dal titolo di oggi potete intuire di cosa tratteranno queste due segnalazioni. Entrambe le raccolte di poesie così cariche emotivamente ci accompagneranno in questo meraviglioso viaggio alla scoperta del proprio io o dell'amore. 


La prima segnalazione riguarda una raccolta molto particolare, suddivisa in tre sezioni. Ma non abbandonate la lettura di questo articolo e lasciatevi cullare dalle rime di questo libro.


Info:
Titolo: In tasca la paura di volare
Autore: Lorenzo Foltran
Editore: Oèdipus Edizioni
Genere: Poesia 
Formato: cartaceo
Prezzo: 12€ 
Data pubblicazione: Maggio 2018
Pagine: 96 
Link per l'acquisto: Click qui
Sinossi:
In tasca la paura di volare è una raccolta di 67 poesie divise in tre sezioni: Donne sparse, I lampioni e nessun altro e In tasca la paura di volare. Nella prima sezione, composta essenzialmente da liriche amorose, il senhal, elemento classico della poesia d’amore fin dai provenzali, perde il suo ruolo di richiamo all’unicità della donna e cambia, si maschera sotto altre forme. Ne derivano le immagini del teatro e dell’affabulazione (le prime poesie, Margherita e “Filo d’erba” rimandano al prato del Decameron dove i giovani fiorentini scampati alla malattia “cominciarono di novellare sopra la materia”). La figura della donna è quella dell’attrice (Dietro le quinte) che assume ruoli e caratteristiche diversi in base al personaggio da interpretare (si veda l’ammiccante ambiguità dell’indeterminato nel titolo You and me). La prima sezione è, quindi, finzione, manierismo e per tale motivo propone testi anche banali come “Quando la guardo, tutto” che utilizzano le forme più stereotipate del linguaggio della lirica d’amore. La sezione si conclude con la presa di coscienza della distanza incolmabile tra la io lirico e tu, tra chi guarda e chi è guardato. I testi poetici diventano reperti consacrati a un’istanza museale. La lirica d’amore, intesa come dialogo io-tu, binomio poeta-musa, è considerata come Storia che deve essere musealizzata.
Nella seconda sezione, al fallimento del rapporto io-tu (Peccato che non ci siamo incontrati oggi...Eravamo così vicini...) ne consegue quello della poesia tout-court (“Non c’è più posto per la poesia”). Il poeta è costretto a uscire dal museo, dal teatro, dalla biblioteca (“Senza l’amore di lontano”) in cui si rifugiava, a confrontarsi con la ripetitività e l’apparente facilità di vicende terrene che sconfinano spesso nella dimensione usuale e mondana (rappresentate, per esempio, dalle rime in -are e dal lessico quotidiano in Sabato sera) e a tornare a casa (I lampioni e nessun altro) prendendo atto che tutto ciò che ha scritto/vissuto è stato pura illusione.
Alla staticità della prima sezione si oppone il dinamismo della terza, segnata dal viaggio, dalla migrazione, dalla mescolanza linguistica, dal lavoro. L’io poetico in fuga dalla finzione di Donne sparse e dalla realtà evocata in I lampioni e nessun altro, si trova disorbitato tra lo slancio spaziale verso il futuro (“Immensa consapevolezza”) e la gravità temporale che lo riporta verso il passato (“Bevendo un infuso dei tuoi profumi”). La raccolta si conclude con le stazioni di un pellegrinaggio (Boulogne - Varenne, Brest, Le Barcarès - Saint Laurent de la Salanque, Saint-Cloud) e dalle riflessioni che le accompagnano.

Vi lascio un piccolo estratto... 


Ora un po’ timorosa ti domandi
che cosa devo dirti,
scivolando sul velo dei capelli,
quale mistero o storia.
Non molto in vero, solo che al museo
riempivi quelle stanze
vuote e pronte ad accogliere qualcosa
con te e la tua risata
(a questo punto mi hai chiamato in treno,
ma adesso non importa).
Davvero, cosa c’era da vedere
l’ha riflesso uno specchio,
quello che c’era da sentire un altro.
E non te ne sei accorta.

 E adesso qualche nota autobiografica dell'autore...

Nel novembre del 2011, ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre con la tesi La Musa e il Poeta: la relazione io-tu nella lirica amorosa tra origini e contemporaneità. Successivamente, mi si è diplomato in management dei beni e delle attività culturali dopo aver seguito un master di secondo livello tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’École Supérieure de Commerce de Paris. Ha lavorato per importanti istituzioni culturali come la Casa delle Letterature (Festival delle Letterature) e l’Institut français (Festival della narrativa francese) a Roma e la Fête de la Gastronomie e il Pavillon de l’Eau a Parigi, dove attualmente risiede. In tasca la paura di volare è la sua prima raccolta poetica è, dunque, un esordiente.

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Ma non scappate perchè non potete perdervi questa segnalazione! Conosco l'autrice solo virtualmete, e le sue poesie fanno parte del mio animo. Leggerle per me è sempre una rivoluzione. E' con estremo piacere che vi segnalo il libro di Viviana Berardinetti.





Info:
Titolo: Il mio nome
Autore: Viviana Berardinetti
Genere: Poesia
Editore: Centroluna
Prezzo: 9,90€
Formato: Cartaceo
Pagine: 72
Link d'acquisto: Amazon IBS Libreria Universitaria
Sinossi:Ogni poesia porta con sé la storia di un’emozione. Raccontano il riflesso di un ricordo che attraversa il tempo e si riempie di forza e passione; raccontano il rimorso di un incontro mancato con un amore, con un cambio di rotta, con un destino diverso.
Nascono dal bisogno di guardarsi dentro, di approfondire quel groviglio di sentimenti che albergano nel cuore, nella pancia, nella testa di ognuno di noi e fare di questo groviglio, una matassa.
Parlano con il linguaggio dell’ Amore: a volte tenere come carezza di una madre al proprio figlio, a volte dure come la consapevolezza di aver perso qualcosa di se stessi nella ricerca di un sentimento. Parlano di conoscenza di sé stessi: perché solo attraverso noi, possiamo andare nel mondo e conoscere l’Altro, soggetto e oggetto del nostro Amore.
Parlano di identità e di riconoscimento, di perdita e ritrovamento. Un viaggio dentro il mondo dell’autrice: conoscersi e riconoscersi attraverso le parole e le emozioni.
E non poteva mancare anche un piccolo estratto di questo libro...

 Occhi

Tutto quello che mi appartiene
sono questi occhi
spesso trasandati, ma mai vuoti.
Me li guardo
riflessi nello specchio
e capisco ciò che è da capire.
Mi ritrovo,
in queste iridi scure
in quelle pagliuzze accese.
Ma tu mi vedi?
Quanto sei disposto a pagare
per riconoscermi?
A cosa sei disposto a rinunciare
per riprenderti me?
Io te lo chiedo,
con gli occhi in mano,
guardami, ti dicono,
accettami, amami.
Non voltarti, non ancora.
Paga questo tributo
e in cambio,
io ti offro tutto.

Vi lascio qualche informazione in più sull'autrice...
Mi chiamo Viviana Berardinetti, sono nata a Manfredonia (provincia di Foggia) il 23 marzo del 1983. Sono cresciuta in questa città incantevole, abbracciata dal mare.
Alle scuole elementari ho scoperto due cose: l’amore per la scrittura, in particolare per la poesia, e la passione per la letteratura, specialmente greca e latina, complice un regalo che ricorderò sempre, un’edizione per ragazzi dell’Iliade, Odissea ed Eneide. Sono sempre stata una lettrice: i libri hanno accompagnato la mia vita ma più crescevo, più aumentava in me il desiderio di avere una mia voce. Ricordo benissimo il mio quaderno delle poesie, iniziato per avere una valvola di sfogo, anno dopo anno incollavo pazientemente i suoi ampliamenti. Diari, quaderni, fogli sparsi, prima, file di word e cartelle sul PC, dopo.
Ho frequentato il Liceo Classico, seguendo quel primo amore per la letteratura e per la filosofia, poi ho deciso di intraprendere gli studi in Psicologia Clinica presso l’Università di Urbino. Così, ho lasciato il mare, gli amici storici e la mia famiglia, per andare in quella meraviglia arroccata sulla montagna che è la città di Urbino. Un posto che mi ha rubato il cuore e me ne ha dato uno tutto nuovo. Lì non ho solo proseguito la mia formazione, sono diventata donna, adulta, ho conosciuto quelli che sono diventati i miei amici, parte preponderante della mia vita, e, ultimo ma non ultimo, l’uomo che ha cambiato il mio concetto di amore e relazione e che adesso è mio marito.
Dopo quegli anni, ho deciso di seguire il cuore e trasferirmi in Emilia Romagna. Dal 2009 vivo a Lesignano Bagni, provincia di Parma, in una casa in campagna con marito, figlia, cane e gatto! Ho terminato la mia formazione specializzando in Psicoterapia e svolgo la libera professione come esperta in Psicoterapie del Rilassamento nel mio studio. Se guardate bene, nella mia libreria troverete Freud accanto a J.K. Rowling, Jung accanto a George R. Martin, commistura perfetta di quella che sono.
Dopo aver tenuto le mie parole segrete per me, dopo aver ascoltato tante voci, adesso sentirete la mia voce!




Se siete amanti della poesia, come me, non potrete farvi stregare da queste meravigliose raccolte. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, e quale raccolta vi rappresenta di più.








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