giovedì 9 maggio 2019

Recensione:"Chi ha rubato Annie Thorne" di C.J. Tudor.

Come si può rubare un bambino? Il termine esatto sarebbe stato rapire, ma in realtà immergendosi tra le pagine del libro si capisce che il invece il termine usato é esatto. Perchè ad Annie la sorellina del protagonista è scomparsa e poi ritrovata dopo due giorni MA qualcuno ha rubato la sua anima!

 Info:
Titolo: Chi ha rubato Annie Thorne?
Autrice: C.J. Tudor
Casa Editrice: Rizzoli Libri
Formato: Cartaceo/ Ebook
Pagine: 310
Prezzo: Cartaceo 17,00€/ Ebook 9,99€
Sinossi: Arnhill, piccolo villaggio di miniera inglese. Nel 1992 una banda di quindicenni trova l'ingresso ai cunicoli. Scendono in cinque: Hurst, la mente; Fletch, il braccio; Chris, la bussola; Marie, l'affascinante fidanzatina di Hurst; e Joe Thorne. Si imbattono in un ossario di bambini, sepolti laggiù da chissà quanto tempo. Ma non sono soli. Annie, la sorellina di otto anni di Joe, li ha seguiti fin lì. E quando un'altra presenza si manifesta, vomitando milioni di scarafaggi dai teschi, dalle ossa e dai crepacci del terreno, tutto precipita. Nella confusione della fuga, qualcuno sferra un colpo mortale alla testa di Annie. Nonostante gli altri lo abbiano abbandonato chiudendosi la botola alle spalle, Joe riesce a tornare a casa. Due giorni dopo, torna anche Annie. Nessuno sa dove sia stata. Oggi, venticinque anni dopo quel giorno e infrangendo la promessa che aveva fatto a se stesso, Joe ha deciso di rimettere piede a Arnhill. A convincerlo a intraprendere il viaggio è stata un'email anonima: So cos'è successo a tua sorella, gli hanno scritto. Sta succedendo di nuovo.
 Joe è ormai un uomo, segnato dai fantasmi adolescenziali e in lui albergano una moltitudine di sentimenti. Ma la principale emozione che si fa padrone di lui è: la vendetta.
Il protagonista ritorna nei luoghi natii, dove i ricordi ed emozioni sono tanti. Riviamo assieme a lui flashback traumatici ma anche episodi di una normale gioventù. La Tudor ci presenta un personaggio complesso fatto di luce e di ombre, e in alcuni tratti anche visto come una specie di antieroe.

Joe è ci appare sopraffatto dalla vita e il ritorno nella terra natia dopo ben 25 anni dalla tragedia che ha scosso la sua famiglia, susciteranno in lui molti sentimenti contrastanti. Pur apparendo cinico e menefreghista, Joe, ha un cuore tenero e questo infatti sarà uno dei riscatti della storia, poiché il suo personaggio evolverà portandolo a una maggiore consapevolezza.

"Vorrei poter dire alla mia sorellina che le volevo bene. Che la amavo con tutto il cuore. Era la mia migliore amica, la persona con cui potevo essere davvero me stesso, l'unica capace di farmi ridere fino alle lacrime.
Ma non posso. Perché a otto anni mia sorella è scomparsa. All'epoca pensai che fosse la cosa più terribile che potesse mai accadere al mondo.
Solo che poi tornò."
 La scomparsa di Annie è dilaniante, ma il suo ritorno dopo ben 48 ore è ancora più misterioso. La bambina al suo ritorno è cambiata, ma cambiata in che senso?
Tutti sembrano non notare questo cambiamento, anche perché Annie ritorna alla sua routine ordinaria. Nessuno sembra notare le differenze, tranne Joe il quale cerca di capire del perché di questo cambiamento.
Lui è l'unico che potrebbe aiutarla, e così farà. Ma i problemi non si risolvono fuggendo, e il ritorno a casa sarà devastante.

"Nell'impresa" sarà affiancato da due persone in particolare, e ciò lo porterà non soltanto a vecchie amicizie adolescenziali ma anche a rivivere ricordi disastrosi. 
Le due persone che lo affiancheranno sono Chris,Hurst e Marie. Sono dei personaggi anche essi complessi e segnati: Chris all'epoca un ragazzo molto fragile, Hurst l'ex bullo della compagnia e Marie, che è sempre stata irraggiungibile e con un matrimonio sbagliato.
 Ammetto che questa sorta di "rimpatriata" mi ha ricordato particolarmente IT di Stephen King, non avendolo letto (mea culpa) ma avendo visto il film riesco a percepire delle similitudini che mi fanno un po' storcere il naso.

"L’ombra svoltò l’angolo. Mille spilli mi trafissero la nuca. Hurst alzò il piede di porco. L’ombra si rimpicciolì, piano, a rallentatore. Reale, solido." 

Ammetto che Joe è il punto cardine della storia, e come già detto in precedenza il suo ruolo è fondamentale. Il narratore è lui ma non è un uomo di cui prendere esempio, e già lo si intuisce dalle prime pagine. Sa benissimo che le parole possono essere ingannevoli talvolta e possono giocare il ruolo fondamentale in questa vicenda che si fa sempre più vera. Lui sa che da sempre ha avuto il coltello dalla parte del manico, e la domanda che ci sorge durante la lettura è: "Che lui centri in modo radicale? Che la sua colpa sia più radicata?"


La narrazione è veloce e incalzante, il ruolo che ricopre Joe ovvero quello di narratore è fondamentale poichè fa sembrare che tutto non è mai come sembra. Ammetto che mi sarei aspettata un thriller a tutti gli effetti, ma in realtà si può considerare un paranormal thriller e con delle scene particolarmente creepy e disturbanti. Le ambientazioni sono macabre e così reali da sentirci coinvolti a tal punto che la notte dovremmo stare con la luce accesa. La caratterizzazione dei personaggi è gestita in maniera magistrale e minuziosa, l'unica pecca a mio parere sono le similitudini piuttosto evidenti con l'autore Stephen King. Uno degli aspetti che mi è piaciuto particolarmente è mettere in luce, seppur in parte, un argomento delicato e attuale come quello del bullismo. Il bullismo visto sotto gli occhi dello stesso protagonista, che lo segnano in modo particolare e creando dentro di sé cicatrici indelebili. 
Ma bisogna ricordare una cosa davvero fondamentale sulla storia e/o narrazione, ovvero che tutto non è mai come sembra e che le parole possono essere ingannatrici. 

Tutto non è come sembra, la realtà è distorta da un dolore immenso. E tu sei pronto ad affrontare questa (dis)avventura assieme al protagonista e ai suoi compagni?

 VALUTAZIONE LIBRO:
 





Prodotto fornito dalla Casa Editrice: Rizzoli Libri. 

11 commenti:

  1. Sinceramente sono mto curiosa su questo libro, mi intriga molto ma allo stesso tempo non sono sicura se lo leggerò.. Non è molto il mio genere ed essendo molto paurosa sono indecisa, ci penserò..

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  2. Ho sentito parlare tantissimo di questo romanzo, ha dei tratti che mi ispirano, ma ho davvero paura a leggerlo !!

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  3. In genere non amo particolarmente questi libri ma dalla tua recensione l'ho aggiunto subito nel carrello di Amazon

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  4. La trama è fantastica, molto "IT" ma anche originale e intrigante. Mi piace e spero vivamente non ci siano inclusioni soprannaturali perchè ne ha proprio del thriller classico e agghiacciante!

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  5. Il libro sembra molto interessante e mi incuriosisce molto anche la psicologia dei personaggi. Allo stesso tempo però, mi inquieta, soprattutto quando hai detto che le ambientazioni sono talmente macabre che si dovrebbe tenere la luce accesa di notte.

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  6. Punto da un sacco questo libro, perchè tutti quanti mi hanno consigliato di recuperare qualcosa dell'autore.. ma 'l'uomo di gesso' mi ispira di piú! Tuttavia se me lo paragoni al capolavoro di King.. quasi quasi li recupero entrambi! Spero solo di non trovare vere e proprie scopiazzature dal romanzo (siccome è un'atmosfera particolare da creare..). In ogni caso bellissima recensione, come sempre quando parli di un libro io mi fiondo in libreria a comprarlo😂❤

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  7. Uhuh la trama mi piace molto! Mi incuriosiscono questi libri un pò psicologici, lo segno!

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  8. Non ho mai sentito questo libro, la trama e la copertina non mi fanno impazzire, mi dispiace ma questa volta passo!

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  9. Ricordavo il tuo scetticismo verso il titolo, sospettando che fosse stata fatta una traduzione sbagliata. E invece... non ci avevo pensato a questa versione! Io però non leggo questo genere di libri ma mi segno il titolo così da consigliarlo al mio fidanzato!

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  10. Il libro è bel lontano dalla mia comfort zone >.< e diciamo che questo libro non rispecchia molto ciò che cerco.

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  11. Non è il libro che fa per me, la storia non mi ha proprio attirato

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