sabato 28 maggio 2022

Recensione: "Il Caso Alaska Sanders" di Joël Dicker.

Dicker torna in Italia con un romanzo veramente imperdibile. Ritrovarsi a fianco di Marcus Goldman sarà più emozionante che mai. L'autore è abile nella prosa fitta e ricca di dettagli, ci ammalia con i dettagli minuziosi e ci fa vivere una storia ricca di trama. Marcus sarà affiancato da Perry Gahalowood, un caro vecchio amico. Per ricostruire l'omicidio dovranno svelarsi ai loro occhi segreti ormai sepolti e Goldman sarà più determinato che mai!


IL CASO ALASKA SANDERS
Joël Dicker


Editore: La Nave di Teseo
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 22,00€ Ebook 11,99€
Pagine: 624
Trama: Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L’inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all’epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L’aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c’è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

Marcus Goldman è stato sempre risucchiato da qualsiasi situazione gli si presentasse davanti. La sua vita dai tratti tormentati, dai momenti di indolenza e dal successo. Tutto ciò sfocia in un connubio molto importante per la sua personalità. All'inizio pensavo che il suo personaggio rimanesse statico che non subisse un'evoluzione, ma ammetto che Marcus fa un salto di qualità, e si evolve. Il personaggio cresce e con esso anche la sua curiosità e/o voglia di far luce alla vicenda di Alaska Sanders. Il successo del suo famosissimo libro "La verità sul caso Harry Quebert" lo lascia stremato, come se volesse del tempo per il suo animo e ritrovare il suo famoso mentore. La vicenda di Nola lo perseguita ancora, i fantasmi che il protagonista ha nel suo animo lo tormenteranno sempre. Vi sono vicende che non riusciamo a spiegarci, e rapporti che nascono per caso ma in tutto ciò Harry Quebert dov'è finito?
Marcus, nonostante il caso di Alaska, si domanda dove sia finito uno dei suoi più fedeli amici, nonchè mentore. Ho sempre avuto un debole per la psicologia di Marcus, Dicker ci propone un uomo vinto da sè stesso ma con un grandissimo senso di giustizia. La personalità del protagonista sembra così reale, che durante la lettura ci sembrerà di affianco a noi a condurre le "indagini".

Ma non sarà solo alla ricerca di indizi sull'omicidio di Alaska, sarà affiancato da Perry Gahalowood (lo abbiamo già incontrato nel libro precedente). A seguito della chiusura di Nola il sergente instaura un rapporto di amicizia con lo scrittore. La sua personalità spigolosa dona al suo personaggio molta rilevanza nella storia, non possiamo fare a meno di rimanere ammaliati dai fantasmi che possono gravare sul presente. Perry è un uomo che non dimostra ciò che prova, sente la necessità di essere anche molto sintetico nell'esporre i suoi pensieri a Marcus. Ma ci sono momenti in cui il sergente riesce a essere pienamente sè stesso, a fuggire dal tormento e indagare insieme allo scrittore ficcanaso Goldman. Una coppia vincente accomunata dal senso di giustizia e di verità.

«Sa, scrittore, le vere ferite sono segrete. 
Bisogna tacerle: cicatrizzano solo tenendole per sè.»
Dicker ci insegna che per condurre un'indagine non bisogna mai partire dall'omicida, ma dalla vittima stessa. Un romanzo dalla trama a matrioska, dove flashback e presente si mescolano alla perfezione. Ricostruire la vita di Alaska Sanders non sarà facile. Una domanda sorge spontanea durante tutta la lettura: "Chi era veramente Alaska?"
Ci viene presentata una giovane donna di una bellezza disarmante e altrettanta intelligenza, ma chi era lei veramente? Aveva dei segreti? Vi sono mille domande durante la lettura e assieme alla curiosità di Marcus, scavare nel passato non sarà mai stato così leggero. 

Un romanzo dalla trama ipnotica, si assiste a dei veri salti temporali molto importanti ma tutto ciò sarà contrassegnato dalla leggerezza della prosa. Nonostante i libri dell'autore siano dei veri mattoncini, i romanzi che ci troviamo davanti sono contraddistinti dalla leggerezza e scorrevolezza. É un tratto distintivo di Dicker render la vicenda accattivante al punto giusto così da non far percepire al lettore la mole di tutte le pagine!
Una storia che attrae a tal punto da non farci staccare gli occhi dal libro! Dicker crea suspense con facilità, con pochi incisi e ci lega al romanzo. Ci sentiremo parte di esso a tal punto da affezionarci ai personaggi, alle vicende e persino alle loro storie. Poichè dobbiamo sempre ricordare che una storia non è mai come la guardiamo, ma dobbiamo conoscerla a fondo e interpretarla empaticamente.
«Non mi piacciono i ricordi, scrittore.
Perchè ispirano nostalgia.
E sa quanta poca considerazione abbia della nostalgia.
Lei non è l'unico a dover fare i conti con dei fantasmi.»
La scrittura di Dicker ci trasporta in questa cittadina americana dove nessun particolare è lasciato al caso. Sebbene la costruzione del woldbuilding sia tratteggiata, la penna dell'autore riesce sia a farti spaziare con la fantasia ma anche riuscire a vedere di fronte a te la vicenda.
Il potere evocativo della scrittura di Dicker riesce a farci vivere la vicenda come se stessimo guardando un film o come se fossimo noi stessi i protagonisti della storia. Ci sono elementi che ci legheranno alla vicenda, dove la curiosità subentrerà e verremo risucchiati da tutto il mosaico di vissuti. Arrivati alla fine si sentono dei sentimenti contrastanti: la paura di abbandonare la storia e la voglia di conoscenza. In qualche modo ci affezioniamo a ciò che leggiamo e ci sentiremo parte integrante del romanzo, il lettore diviene protagonista in una storia a 360 gradi dove segreti e fantasmi torneranno a galla. 

La prosa di Dicker è leggera ed ipnotica, non posso a fare meno di rimarcare queste sue particolarità ormai note ai suoi lettori. La narrazione avviene sempre dal punto di vista di Marcus ma è come se fossimo immersi nella vicenda a 360 gradi. Credo che ciò che renda particolari i suoi libri sia l'empatia con cui riesce a rapire il lettore. 
Joel Dicker ha una penna empatica, ci fa vivere ogni vissuto con passione e dedizione. Ci renderemo conto che tutto ormai non è come sembra o come immaginiamo, arriveremo a dubitare anche delle persone più fedeli al protagonista. Vi sono mille tasselli per poter ricomporre la vicenda di Alaska, ci sentiremo sperduti in un momento ma la rivelazione è sempre dietro l'angolo. 
Attraverso Marcus conosceremo anche un po' dello stesso autore, e forse è anche questo che rende i suoi libri così "speciali". "Il caso di Alaska Sanders" è un ammaliante romanzo che riesce a incantare anche i più scettici dei lettori. 


Fantasmi, segreti e curiosità. Sei pronto ad affiancare Goldman in questo caso irrisolto?

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