giovedì 8 marzo 2018

Recensione: Il trasformista

Salve lettori, oggi parliamo di questo Thriller che mi ha appassionato fino all'ultima pagina.Principalmente ringrazio l'autore per avermi dato la possibilità di leggere e recensire il suo romanzo. 
Editore: Independently published
Sinossi: Gli agenti speciali Morgan Thompson e Paul Spencer vengono convocati dalla polizia di Los Angeles per collaborare nelle indagini su un orribile omicidio: una ragazza, Jacqueline Lynch, è stata trovata morta nella sua abitazione, orrendamente mutilata, gli occhi asportati. La supposizione che si tratti di un serial killer trova conferma quando altre ragazze vengono uccise con lo stesso “modus operandi”. Cosa si nasconde dietro tanta efferatezza, come seleziona le sue vittime? Ma, soprattutto, come è possibile fermarlo? C’è soltanto un modo per catturare il mostro: risolvere un vecchio caso di omicidio che, in qualche modo, sembra essere collegato all’assassino. Ma non tutto è ciò che sembra, perché il male ha mille volti e il Trasformista li conosce tutti...


 





"Il trasformista" non è soltanto un assassino, ma è molto di più... le sue molteplici facce ci porteranno nella sua mente senza farci uscire più.
 

Come già si sa la vita degli agenti dell'FBI non è mai semplice, e l'agente Morgan Thompson ne è la prova. Un uomo dal carattere forte, che soffre per il divorzio dalla moglie e per la lontanaza del figlio. Morgan è pieno di sentimenti contrastanti e si fa coinvolgere a pieno dal caso del "Trasformista". Infatti un carattere importante dell'agente è proprio quello del farsi coinvolgere, come si può notare in un flashback, spicca benissimo la sua troppa voglia di essere coinvolto in ogni caso che gli capiti. Il carattere di Morgan assomiglia molto a quello di Elliot Stabler, della serie "Unità vittime speciali", che se non conoscete vi invito a vederla. Già un particolare fondamentale che l'agente Thompson mi ricorda Stabler, è il carattere forte, irruente e la passione che ci mette per il suo lavoro. Il lavoro però gli aveva rubato la sua famiglia, e lui rimpiange amaramente tutto quello che è successo. Morgan ha uno spiccato senso di osservazione, pensieri molto precisi sul linguaggio del corpo o persino come definire il profilo dell'SI.
 

"Il corpo umano è più eloquente di mille parole. Basta un gesto, un movimento oppure un'espressione del viso per capire molte cose."
 

Al fianco dell'agente Thompson troviamo Paul Spencer, suo collega. Hanno un rapporto molto più di quello di essere colleghi di lavoro. Paul ha accolto Morgan come fosse un fratello, l'uno salva la vita dell'altro continuamente. Paul, ha un carattere molto singolare. Si fa coinvolgere, ama il suo lavoro e non cerca la donna che possa "incastrarlo". Lui stesso penserà che non vuole finire nella situazione del suo amico, visto tutte le cause negative che porta il divorzio a Morgan.
 

Uno dei personaggi che ho amato particolarmente è stato quello di Claire, la giornalista ed amica di Morgan. Lei dal carattere forte, puntigliosa e competitiva (per quanto riguarda il lato lavorativo). In alcuni punti mi sono talmente immedesimata in Claire che la sua curiosità mi coinvolgeva a tal punto di non riuscire a staccare gli occhi dal libro.
L'intreccio della trama è ben strutturato, essa si avvolge come una matassa e pian piano unisce tutti i tasselli del puzzle che mancano. Mi è piaciuto un sacco durante la ricerca dell'assassino, tutti sembrano colpevoli ma puntualmente si trova la spiegazione che manda all'aria la colpevolezza dell'ennesimo sospettato. La trama non si avvolge solamente tra personaggi ma anche sui secondari che possono sempre nascondere qualcosa o anche qualcuno. L'intreccio è ben strutturato, non cade in banalità e si entra in contatto con la mente dello stesso Morgan, ci coinvolge a pieno che a  momenti sembra di star lavorando assieme al nostro agente.
 

Questo non è un semplice thriller alla ricerca del colpevole, è un thriller fatto da odio, sentimenti forti, corruzione della società, segreti e soprattutto di vendetta.
 

"Io non faccio altro che sfruttare a mio vantaggio l'immoralità della società di oggi."
 

I temi tratti e le tematiche del libro sono molto coinvolgenti. La scrittura dello scrittore è molto fluida. Ho amato particolarmente le descrizioni scientifiche ed accurate. Le scene del crimine descritte alla perfezione quasi come se si fosse dentro il libro a veder noi coi nostri occhi quello scenario macabro. I tratti psicologici e le varie considerazioni sulla psicologia criminale sono dettagliate in modo che mi sembrava di guardare un episodio di "Criminal Minds". L'alternarsi delle scene anche introducendo il punto di vista dell'SI ha dato quell'incentivo in più al libro. Vorrei soffermarmi sulla sua figura ulteriormente, il trasformista colui dai tanti volti e dalle tante personalità. Ho riflettuto molto alla questione degli omicidi, ed ho appurato che il killer compie questi omicidi come se fosse una teoria dell'Alchimia,e questo lo rivedo molto nell'episodio della serie tv "Supernatural" 3x15. La base della teoria alchemica è l'immortalità, l'unico problema è il deterioramento degli organi e quindi devono essere sempre sostituiti. Che il nostro assassino agisca secondo questa teoria?
 

Ma la domanda che vi può sorgere è:"chi è il Trasformista?"
Il trasformista è l'uomo dai mille volti. Non è solo un serial killer, è molto di più. Lui è la persona che mai aspetteresti, il nostro SI ammalia le sue vittime col suo fascino ed attraverso la fiducia. E tu, ti fideresti mai di uno sconosciuto? 







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