venerdì 17 settembre 2021

Review Party: "Il Detective Fantasma" di Vanessa S. Riley.


Misteri, intrighi e strani omicidi. "Il Detective Fantasma" vi coinvolgerà al tal punto da domandarvi quale delle antiche credenze stanno per essere portate alla luce. 
Jack Wyte non parla della sua morte ma è diventato un'ombra e che cosa dovrà fare mai su questa terra? Come mai la sua anima erra alla ricerca di qualcosa o forse qualcuno?


IL DETECTIVE FANTASMA
Vanessa S. Riley

 

Editore: Fanucci Editore
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 16,00€ Ebook 6,99€
Pagine: 320
Trama: Jack Wyte è morto. La sua morte è stata una strana faccenda, il genere di faccenda che quando ti chiedono «Come sei morto?» ti dà il diritto di rispondere: «È una lunga storia». Si lascia alle spalle una carriera nella Squadra Omicidi che gli ha fatto male alla salute, una vita solitaria, una ex-moglie con cui non parlava da anni, una figlia ormai adulta e l’amore di Dare, l’unico essere al mondo che può vedere i fantasmi ma non vuole più vedere lui. E se pensava che tirare le cuoia, nella sua sgradevolezza, risolvesse tutti i problemi, si sbagliava di grosso. Morire, in realtà, è stato solo l’inizio. A Londra ci sono stati dei decessi diciamo poco ortodossi. E pure a Los Angeles. Sua figlia, in uno scavo archeologico in Guatemala, ha incontrato un tizio che le legge nel pensiero. Due personaggi non proprio umani sono stati incaricati da un concilio di non-morti di insabbiare tutto l’insabbiabile, con le buone o con le cattive. La detective Jamaica Kingstone della Metropolitan Police possiede la Vista, e questo non ha migliorato il suo umore. O il suo carattere. Anzi l’ha resa molto nervosa. C’è robaccia sovrannaturale dappertutto e i funzionari della morte non hanno il tempo o il personale per risolvere il casino in corso. Anche perché non si sono ancora accorti del vero problema. D’altronde si sa, al giorno d’oggi muore troppa gente e sono molto impegnati. Il caso, così, finisce metaforicamente sulla scrivania di Jack Wyte, la cui vita non è stata un granché, ma la cui morte si preannuncia anche peggio. Perché la verità non è mai gradevole e l’indagine in corso lo obbligherà a confrontarsi con dei fantasmi molto più inquietanti delle ombre dell’aldilà.

Jack Wyte è un uomo difficile e complesso, allo stesso tempo il suo animo è enigmatico e incomprensibile. Una personalità spiccatamente forte, che nasconde degli oscuri segreti come quello della sua morte. Wyte è il solito personaggio senza peli sulla lingua, i cui commenti sarcastici e allo stesso tempo stizzosi ci accompagneranno per il resto della lettura.
La storia non ruota soltanto a questo personaggio principale, ma vi sono all'interno del romanzo delle figure che a mio avviso mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento. 
In particolar mondo la figura di Dare o Jamaica.
I tre insieme saranno intricati in questi casi di omicidi, come in un vortice verremo risucchiati dalla storia. 

Il fulcro principale della storia, oltre al crime, è proprio il sovrannaturale. La Riley è riuscita a creare un mondo in cui il paranormale vive con noi. Infatti incontreremo spesso alcuni "elementi" che ci faranno ricredere sulle credenze che abbiamo, ci faranno scoprire la loro essenza sotto un altro punto di vista. Elementi fondamentali sono la presenza di spettri o meglio "ombre" che come Wyte hanno una caratteristica particolare: essere nel nostro mondo. "L'uomo dei crocevia" è di vitale importanza, la sua fama lo precede ovvero il suo essere contrattatore per dei patti, che ti legheranno alla vita o forse per la morte!
Molto interessante è sicuramente il cattivo della storia, ammetto di non averlo subito individuato. Sicuramente su questa figura avrei speso maggiori approfondimenti anche per poter chiarire al meglio la vicenda. 

Il worldbuilding si divide tra Londra, Los Angeles e anche in Italia. Nonostante non sia approfondito come mi sarei aspettata, credo che il tutto lasci spazio all'immaginazione dello stesso lettore. Essendo anche un mondo molto vasto, creato dall'autrice, ho avuto delle difficoltà ad entrare in sintonia con la storia. Inizialmente mi sono sentita molto spaesata, ho dovuto faticare e andare avanti con il romanzo per poter avere una visione più completa. Sicuramente avrei approfondito la storia di Wyte, con qualche flashback, per capire al meglio tanti quesiti irrisolti. 
All'interno del romanzo ho trovato quale frase che non mi ha fatto impazzire, in particolar modo Wyte col suo essere leggermente maschilista. A volte mi sono domandata se il romanzo l'avesse scritto un uomo, anche perchè l'autrice è riuscita ad immedesimarsi in una visione totalmente al maschile. Un romanzo che non è concentrato sul singolo protagonista, e che riesce a mettere a nudo qualsiasi visione al suo interno (anche quella di personaggi minori).

La narrazione seppur fluida all'inizio ci può apparire poco lineare e confusa, ci vuole un po' di tempo prima di riuscire ad entrare nel vivo della storia. Il lessico utilizzato è semplice, diretto a tratti sembra di sentire una storia di vita quotidiana. Ho riscontrato degli errori di traduzione, dalla lingua originale all'italiano che mi hanno fatto confondere un po'. 
La vicenda mescola vari generi: mistery ed urban fantasy dove il tutto si coniuga per poterci fornire una visione più ampia e delineata della vicenda. 
Avrei prestato maggiore attenzione per il finale, il quale è stato molto affrettato, ma tutto sommato mi è piaciuto particolarmente.

E tu sei pronto ad avventurarti in questa folle avventura?

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