lunedì 22 novembre 2021

Review Party: "Fairy Oak - Il destino di una fata" di Elisabetta Gnone.

Tornare a casa, a Fairy Oak, è stato così emozionante. Elisabetta Gnone ci propone un'opera dai toni: nostalgici, genuini e soprattutto emozionanti. Percepire ciò che la piccola Sefeliceleisaràdircelovorrò, Felì, ci travolge come un uragano. Una lettura adatta per i più piccini, ma anche per chi ha voglia di rivivere una delle storie più magiche di sempre. 


FAIRY OAK - IL DESTINO DI UNA FATA
Elisabetta Gnone


Editore: Salani Editore
Formato: Copertina Rigida
Prezzo: Rigido 16,90€ 
Pagine: 288
Trama: Una nuova voce, quella dell’autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all’autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d’avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l’autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s’innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall’alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell’ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...

Veder crescere le gemelle, Pervinca e Vaniglia, è stato emozionante non soltanto per il lettore ma anche per la piccola Felì. La fata tata che inizialmente vedremo alle prime armi, intimorita e anche un po' eccitata per l'arrivo delle bambine. Il personaggio di Felì mi ha sempre trasmesso una tenerezza e delicatezza incommensurabili. 
La fatina che seguiva ovunque le ragazze, che come una mamma consigliava, riparava e anche aiutava le sue predilette. Mi sono sempre chiesta cosa avesse provato appena ebbe varcato la porta della famiglia Periwinkle. 
I suoi racconti pieni di emozione ci travolgeranno dalla prima all'ultima pagina. 
La dolce Felì che accompagna le gemelle sin dalla nascita, ci insegna tutto ciò che dovremmo sapere sull'amore e sulla cura della natura ma anche dell'altro. 

Ritornare e rivivere ciò che si conosce sono queste le componenti cardine del romanzo. Attraverso gli occhi, non più della dolce fatina, ma della stessa autrice riusciremo a comprendere e rivivere ciò che abbiamo letto. Con delicatezza e dolcezza che contraddistinguono Elisabetta Gnone entreremo nel vivo della storia sin da subito. Ritornare a Fairy Oak, anche quest'anno è stato difficile ma allo stesso tempo dolce. I personaggi che conosciamo e le avventure che abbiamo vissuto erano lì ad aspettarci.
Lo scorso dicembre quando partecipai alla conferenza con l'autrice, posi proprio la domanda di come fosse tornare in un luogo in cui si era stati bene. 
Ritornare a Fairy Oak è come non essersi mai allontanati da casa, e con sguardo pieno di malinconia ci ritroveremo ad ascoltare l'ora del racconto assieme a Felì e la zia Tomelilla. 

«É il destino di una fata, diventare invisibile quando i bambini crescono.
E non è una magia.»
Felì ci ha sempre tenuto compagnia durante la narrazione, ma in questo volume l'autrice ha voluto lasciare spazio alla sua voce. I sentimenti che proviamo sono molteplici e allo stesso tempo intensi. Ho citato molte volte la malinconia ma le pagine di questo volume riescono a rappresentare a pieno questo sentimento. A volte anche attraverso la piccola fata riusciremo a percepire il suo magone prima della partenza, il tempo passato assieme alle gemelle sembra esser volato. Lasciare Fairy Oak la fa sentire spaesata e allo stesso tempo si domanda se ciò che ha lasciato in quelle ragazzine possa rimanere sempre con loro. 
Le sarebbe piaciuto poter rimanere con loro e vedere ciò che il futuro le serbava ma una fata tata deve partire quando non c'è più bisogno del suo aiuto, e lei lo riconosce.  

Questo romanzo è arrivato al momento giusto, come la brezza leggera nelle giornate di autunno. La Gnone dà voce a molti aneddoti e racconti che da fan della serie avrei voluto conoscere e scovare. Facendo luce anche a punti dove gli occhi e le orecchie della piccola fatina non si erano ancora posati. L'autrice con maestria e semplicità riuscirà a coinvolgere il lettore incitandolo nella sua "voglia di conoscenza". 
I messaggi trattati in questo romanzo sono molteplici e allo stesso tempo così intensi da lasciarci senza fiato. 

Il worldbuilding è spettacolare, Fairy Oak è così come la abbiamo lasciata. Delineata, viva e dai tratti reale. Non posso fare a meno di constatare come sia interessante e allo stesso tempo travolgente la veridicità del villaggio che ci troviamo di fronte. 
Ho sempre amato ed apprezzato questa peculiarità dell'autrice di descrivere accuratamente il mondo che ci circonda, senza mai appesantire la lettura (essendo un libro rivolto ai più piccini).
Le descrizioni fotografiche non sono solo la sua chicca migliore, anzi è sbalorditivo il suo modo di coinvolgere il lettore a 360°. 

«Si dice che le fate siano capaci di percepire all’istante i sentimenti degli esseri umani e di provarli a loro volta, immedesimandosi al punto da soffrire e gioire come la persona che hanno davanti.»
La penna dell'autrice è inconfondibile. Il lessico dai tratti forbiti è adatto persino ai giovani lettori che si approcciano alla lettura. La narrazione è sempre un crescendo, attraverso i sentimenti di gioia di Felì fino ai momenti malinconici che possono contrassegnare le ultime pagine. Non posso fare a meno di ammettere di essermi profondamente commossa sul finale, mi sono sentita coinvolta con tutta me stessa. 
Questo libro credo che sia nato come bisogno di dar voce e luce a molte cosa che l'autrice nel corso degli anni ha voluto introdurre. Incontrare Felì, le gemelle e tutti gli abitanti è stato veramente travolgente. Ho sperato fino all'ultimo di avere qualche indizio per un altro volume di questa fantastica serie...mai dire mai.

E tu sei pronto per ritornare a Fairy Oak? Ci sta un sacco di storie che devi conoscere e scoprire... Cosa aspetti?

Nessun commento:

Posta un commento