giovedì 4 novembre 2021

Recensione: "Dieci" di Marine Carteron.

 Dieci persone su un'isola misteriosa, il tutto è avvolto dal mistero e dalla suspense. Un romanzo che si rifà a uno dei più celebri di Agatha Christie "Dieci piccoli indiani". Temi attuali che squarciano l'anima del lettore, i quali ci porteranno a scoprire un segreto atroce e dilaniante. 


DIECI
Marine Carteron

 

Editore: Giunti Editore
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 14,00€ Ebook 8,99€
Pagine: 256
Trama: Un piccolo gruppo di adolescenti si raduna su un'isola disabitata per partecipare a un nuovo reality show. E questa diventa la migliore ricetta per far affiorare la vera natura di ciascuno di loro. Il ritiro si rivela subito molto diverso da quanto immaginato e, quando il gioco si farà crudele, ognuno dovrà fare i conti con i propri segreti e i propri fantasmi. Le atmosfere di Stephen King incontrano Agatha Christie in questo brillante omaggio contemporaneo a Dieci piccoli indiani. Ricco di umorismo nero, riferimenti letterari e spunti originali, Dieci è un romanzo dal ritmo trascinante che cattura il lettore dalla prima all'ultima pagina.

I personaggi della vicenda sono tre adulti e sette ragazzi, singolarmente mostrano delle peculiarità psicologiche molto complesse e definite. 
I gemelli sicuramente sono i protagonisti che ho apprezzato maggiormente, le loro figure sono permeate di mistero e da memorie offuscate. Tyron e Deborah, la loro gemella è deceduta e Deborah non è più la stessa. Quest'ultima è offuscata da quell'evento e ciò che le viene somministrato, Tyron d'altrocanto è una personalità forte e decisa. É come lui il gemello dominante. Charles è un ragazzo che avrebbe potuto dedicarsi allo spettacolo, ma qualcosa ha stroncato sul nascere la sua carriera e la madre professoressa di lettere, Helene Astings riconosce di non essere perfetta e a volte eccede con un vizietto non poco indifferente.
Ho amato queste psicologie complesse oscure, dai tratti incerti era come esser risucchiati all'interno dell'abisso più nero. 
Margaux è una nuotatrice e per qualche inspiegabile motivo si ritrova fuori dalle gare. 
In particolar modo il personaggio di Eliot ci affascina e allo stesso tempo stupisce. Un ragazzo prodigio, che si sta preparando per il suo futuro, è il più piccolo del gruppo. Carie invece incarna la vanità in persona, partecipa al programma solo per poter acquisire notorietà. L'altra faccia della stessa medaglia è Simon, ovvero avrebbe preferito la sua vita online a quella reale.

Il romanzo attraverso queste personificazioni vi sono molti spunti su cui si potrebbe riflettere. Nonostante i segreti che ognuno di loro ha nel proprio animo, vi sono alcuni punti da analizzare in ognuno di loro. Sicuramente molto attuale attraverso Simon è la vita virtuale che ognuno di noi vive, ma anche in modo patologico. Poichè molto spesso si è vittima della rete, ci si riesce a relazionare solo attraverso uno schermo, oppure molto attuale è essere vittima di revenge. Altro punto è l'apparire e la costante ricerca di ammirazione, con l'era dei social o delle interazioni sociali ormai siamo alla ricerca parsimoniosa di approvazione. 
Interessante è il vissuto del lutto e la colpevolizzazione di esso, si riesce a percepire di Deborah e ci lascia attoniti per la violenza di ciò che si prova. Punto particolare attraverso la professoressa Astings è l'abuso dell'alcool, ad oggi molto attuale nella società odierna. Ci si sente sprofondare e attirare dalle sensazioni inebrianti della bevanda, da lì si comprende anche l'imperfezione che ogni genitore potrebbe incarnare. 

Marine Carteron crea un romanzo complesso e dai tratti cupi, una storia adatta per questa stagione. Dai toni splatter e violenti vi lascerete "cullare" dalla complessità della trama. Il reality show sembra surreale e allo stesso tempo le persone incominceranno a sparire nel peggiore dei modi. Le sparizioni non avvengono mai in modo causale, vi è una coerenza dietro e un disegno ben preciso. 
Molti dei dettagli li troverete all'interno del romanzo e non potrete fare a meno di essere ammaliati dalla penna dell'autrice. Il worldbuilding si sposa perfettamente con l'atmosfera che è stata creata, la Carteron riesce a farci scoprire delle peculiarità anche attraverso l'assegnazione delle stanze. Sembra di star vedendo un film, le immagini e le situazioni ci scorrono veloci e imprevedibili. Il tutto contornato da una ricerca adrenalinica per poter ricollegare tutti i pezzi del puzzle per poter scoprire il segreto che li accomuna. 

All'inizio la narrazione è lenta, ma serve per poter introdurre tantissimi punti di vista. La storia ruotando attorno a dieci punti di vista è molto particolare e doveroso imparare a destreggiarsi. Il lessico utilizzato è molto semplice e diretto, colpisce il lettore senza troppi fronti o giri di parole. Ogni capitolo ci lascia l'amore in bocca, conoscere i segreti di ognuno di loro è qualcosa di struggente. A volte non ci rendiamo conto come una persona possa esser oscura. Ho letteralmente amato i personaggi cupi e pieni di colpa, nessuno di loro ha l'animo immacolato. Nessuno di noi può scappare dai fantasmi del passato o riuscire ad occultare ciò che vorrebbe. Il finale ci lascia un po' esterrefatti, non mi sarei mai aspettata un epilogo del genere. 

Parteciperesti mai a un reality show mortale? Ti andrebbe di scoprire cosa si nasconde dietro?

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