martedì 21 settembre 2021

Recensione: "Città di Spettri" di Victoria Schwab.

Scozia, fantasmi e avventura. Victoria Schwab torna alla ribalta in Italia con questa fantastica serie. La nostra giovane protagonista, Cass, affiancata dal suo migliore amico... il quale è uno spettro. Ma perchè Cass vede i fantasmi? Cos'ha di speciale, ma soprattutto come fa a fidarsi di una semplice persona incorporea?
In una Edimburgo piovosa, ci addentreremo in questa meravigliosa storia. 


CITTA' DI SPETTRI
Victoria Schwab

 

Editore: Oscar Vault
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 15,00€ Ebook 8,99€
Pagine: 320
Trama: Da quando Cass è quasi annegata (sì, va bene, è veramente annegata, ma non le piace ripensarci), è in grado di attraversare il Velo che separa i vivi dai morti… e accedere al mondo degli spiriti. Persino il suo migliore amico è un fantasma. Insomma, la faccenda è già piuttosto strana. Ma sta per farsi ancora più strana. Quando i suoi genitori vengono ingaggiati per girare un programma televisivo dedicato alle città infestate, tutta la famiglia si trasferisce a Edimburgo, in Scozia. Dove cimiteri, castelli e vicoli sotterranei pullulano di fantasmi irrequieti. E quando Cass incontra un'altra ragazza che condivide il suo stesso "dono", si accorge di avere ancora molto da imparare sul Velo, e su se stessa. Da Victoria Schwab, un racconto spaventoso ed elettrizzante, pieno d'azione, che parla di infestazioni, passato, mistero, e del legame tra i veri amici (anche se quell'amico è un fantasma…).

Cass è una ragazzina determinata e allo stesso tempo con del fegato, affascinata dal Velo che la chiama con insistenza. Nonostante sia una ragazzina determinata per la sua età, ovviamente in lei vi possiamo denotare quella infantilità tipica della sua giovinezza.
A fianco a lei potremmo trovare il suo migliore amico, il quale è un fantasma! Si sa ben poco su di lui, è come se fosse il suo piccolo grillo parlante. Il quale al momento opportuno, e forse non troppo, espone il suo parere e le sue opinioni e paure. 
Il giovane anch'esso segnato dalla sua determinazione e anche spavalderia, ma a volte è sfuggente. Come se ci nascondesse qualcosa, come se la stessa Cass non dovesse scoprire che qualcosa di molto più oscuro bollisse in pentola. 
Perchè Cass può percepire il confine coi morti? Perchè riesce a sentirsi parte di qualcosa di più grande e oscuro?

I personaggi secondari sono poco approfonditi psicologicamente, infatti mi sarei aspettata molto di più su questo aspetto della storia. Abbiamo un accenno della psicologia dei genitori della protagonista, i due scrittori invaghiti del paranormale. 
La madre, sognatrice ma allo stesso tempo entusiasta delle storie. Come se prendesse le parole e le facesse sue, come se un pezzetto delle antiche leggende lasciassero dentro di lei qualcosa di indelebile. Invece il padre, molto più razionale e allo stesso tempo studioso. Dove trova spiegazione alle leggende anche quando non vi è. 
Avrei approfondito ancor di più il personaggio di Lara, ma credo fortemente che la Schwab vi sia concentrata sulla sua personalità nei prossimi volumi. 
L'animo umano è inspiegabile e allo stesso tempo travolgente, i ricordi e le leggende fanno parte della nostra cultura e anche di noi stessi. Mistero e folklore si mescolano, dando vita a una storia travolgente e dai tratti straziante. Ammetto che però la storia narrata all'interno del romanzo doveva aver maggiore impatto, e forse anche un piccolo approfondimento in più. Come se mancasse quel qualcosa per poter sentirne la veridicità della vicenda. 

«Dopotutto, mi sa che la mamma aveva ragione.
Tengo un piede in inverno e l’altro in primavera.
Un piede tra i vivi, l’altro tra i morti.»
Inizialmente la trama di "Città di spettri" potrà sembrarci una storia già sentita, dove la protagonista capisce di avere un dono. Ma io penso che vi sia quel qualcosa in più che la faccia differire, non soltanto per il personaggio di Cass ma anche per la sua impreparazione sul potere. Sulla sua ignoranza in materia, dove non si comprenderà se la ragazza abbia raggiunto il grado di maturità adeguato per comprendere a che cosa si trova davanti. 
Sicuramente la Schwab si riconferma esser una donna mutevole, capace di cimentarsi in diversi stili narrativi ma anche in diversi mondi fantastici. 
Essendo innamorata di una città come quella di Edimburgo il romanzo e le descrizioni sono stati un sogno ad occhi aperti. L'autrice attraverso il worldbuilding è riuscita ad ampliare qualsiasi mia aspettativa della città, anche con un pizzico di ironia e folklore. Citando persino i posti più famosi, anche il famoso bar dove venne scritto "Harry Potter". 
Le descrizioni fotografiche, quasi riuscivo a sentire il vento gelido o la pioggia leggera che mi bagnava il volto. Come in una poesia in mezzo a un racconto horror, l'autrice ci trascina nella bella Edimburgo la città più infestata della Scozia.

«Per molta gente, la vita e la morte sono solo bianco o nero. Eppure il giorno in cui Jacob mi tirò fuori dall’acqua, accadde qualcosa. Forse anch’io l’ho tirato fuori da qualche parte, i nostri destini si sono incrociati, e adesso io non sono del tutto viva e lui non è del tutto morto.»
A differenza dei soliti romanzi della Schwab, posso dire che qui la narrazione è quasi giocosa e scherzosa. Da sottolineare sicuramente la scorrevolezza del romanzo, unica pecca (ma perchè personalmente non mi fa impazzire) è la narrazione in prima persona. 
L'autrice ha una capacità innata di fondersi in vari generi letterari e padroneggiarli, sicuramente questa trilogia ha un'impronta molto più giovanile e rivolta ai giovani lettori. 
Il lessico utilizzato è semplice e diretto, la protagonista stessa si rivolge al lettore per poterlo coinvolgere a pieno nella lettura. 
Credo fortemente che il romanzo necessitava almeno di un centinaio di pagine in più, per poter soddisfare quei piccoli punti bui dove la trama non riusciva ad arrivare. Il finale un po' affrettato ed avventato, quello decisamente mi ha fatto storcere il naso. Ma sono curiosa di dove andrà a parare l'autrice nel prossimo volume.
Una storia da leggere assolutamente in queste serate autunnali, dove il primo freddo incomincia ad arrivare. 

La storia di Cass non potrà che coinvolgervi, e poi chi non lo vorrebbe uno spettro come migliore amico?

5 commenti:

  1. Ammetto che uno spettro come migliore amico non sembra qualcosa a aspirare, nonostante il divertimento e l'originalità che in alcuni momenti senz'altro comporterebbe 🙈
    Nonostante ciò il libro della Schwab sembra davvero carino e perfetto per questo periodo dell'anno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti potrebbe assolutamente piacere! Poi è adattatto a questo periodo!

      Elimina
  2. Ciao Sabrina,
    avevo adocchiato questo libro al momento dell'annuncio della su uscita in Italia e, trattandosi della Schwab, non poteva che catturare la mia attenzione. Dal modo in cui ne parli sembra essere una storia piena di fascino e mistero, ciò che però mi lascia un po' titubante è appunto lo stile (e quindi anche il target). Non leggo quasi mai Middle Grade, è un genere che non mi attira e temo che il modo scherzoso di coinvolgere il lettore non faccia molto al caso mio. Secondo te potrei provare a leggerlo comunque o mi darebbe troppo fastidio? L'autrice mi piace molto, ho letto la sua duologia di Monsters of Verity e i primi due volumi della trilogia di Shades of Magic apprezandoli moltissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io dico di darle una possibilità, anche perchè essendo un genere che non leggi molto spesso potrebbe piacerti. Devi proprio partire con l'assetto mentale "Non è come i suoi soliti libri"

      ps: scusami se non ho risposto prima!

      Elimina
    2. Grazie per il consiglio!
      E non preoccuparti per la risposta tardiva.

      Elimina