venerdì 29 ottobre 2021

Recensione: "La Casa di Cenere" di Anaghard Walker.

"La casa di Cenere" è un romanzo adatto all'atmosfera autunnale, dai tratti creepy e psicologici. Non è semplice parlarne, ma vi è la necessità di un'analisi profonda e intensa. Una casa piena di bambini, tutti con dei nomi che richiamano le emozioni/sensazioni, ma perchè sono lì? Perchè non scappano da quella "prigione" fatta di cenere?


LA CASA DI CENERE 
Anaghard Walker

 

Editore: Rizzoli Libri
Formato: Copertina Rigida & Ebook
Prezzo: Rigido 17,00€ Ebook 9,99€
Pagine: 345
Trama: Quando arriva alla Casa di Cenere, il ragazzo nuovo è in cerca di una cura per il male alla schiena che lo tormenta da tempo, ma anziché capitare nell'ennesima clinica si trova davanti a una dimora con le pareti di fumo e viene accolto da un gruppo di ragazzi che lo ribattezzano Sol, per Solitudine. Hanno nomi strani, come Concordia o Giustizia, e tengono in gran conto la Bontà. Sol impara a vivere con loro seguendo le regole dettate dal misterioso Direttore, di cui tutti aspettano il ritorno con ansia. Presto si accorge, però, che quella casa è l'opposto di un luogo dedicato alla cura. Non si può per alcun motivo essere malati né cercare di andarsene. Finché un giorno arriva il Dottore... "La Casa di Cenere è una storia di bambini soli e in gruppo, spaventati e coraggiosi, sottomessi e capaci di ribellarsi. 

Sol è un ragazzo che porta dentro di sè un oscuro segreto e allo stesso tempo sente di non appartenere completamente alla Casa di Cenere. Il dolore cronico lo affligge e come se ormai fosse la sua ombra, qualcosa di psicologico ed insidioso lo tormenta. Non posso fare a modo di pensare anche a una patologia psichiatrica, per quanto riguarda il dolore. 
Sol è un personaggio dalle tante sfumature, ma ciò che ci fa entrare in empatia con lui è proprio quello che gli accade. Nella Casa di Cenere accadono cose strane, difficili e allo stesso tempo cambiano radicalmente l'animo del protagonista.
L'incontro tra Sol e Indi (Indipendenza) avviene in una giornata di pioggia e quasi in un giorno qualunque, Sol però non sa a cosa andrà incontro.
Indi d'altrocanto nel suo animo si cela una sofferenza celata dall'ingenuità del suo essere. Questo secondo protagonista ci appare a volte petulante e le troppe cose non dette lo soffocano. I due protagonisti non sono i soli nella casa, ma ammetto che avrei apprezzato maggiori flashback oppure approfondire maggiormente il passato "fumoso" della casa.

L'amicizia che nasce tra i due seppur sembra essere strampalata, ai limiti della dipendenza c'è quel qualcosa che ci smuove dentro. Un romanzo fondato sui principi di quella fragile età: l'adolescenza. Inizialmente non ci si comprende alla perfezione, si hanno i primi diverbi ma c'è quella scintilla che li fa sempre tornare sui propri passi. Un legame forte, complesso e dove i primi ricordi riemergeranno. Entrare nella Casa di Cenere è come immergersi in una oscura tana del Bianconiglio, solo che le persone non riescono a comprendere che al di fuori forse avevano un'altra vita o persino una famiglia. 
Nelle tradizioni la cenere viene vista come penitenza ma anche come purificazione, e quello che accade nella dimora sembra essere proprio questo. Parlare e fare delle "Bontà", è così che le chiamano i protagonisti come se comportarsi con rigore e decenza li possa far accettare da un'entità superiore all'interno della casa. 

«Una volta il Direttore mi ha detto che le risposte ai problemi della vita si possono sempre trovare nei libri.»
La cosa più sconcertante è proprio la figura del Dottore, dopo l'assenza di almeno tre anni del Direttore, si presenta e da lì sarà un susseguirsi di eventi.
É come se questa figura enigmatica riuscisse a terrorizzare tutti, ma se ci pensiamo razionalmente a chi piace andare dal dottore? Questo personaggio così oscuro, dai tratti quasi arcigni ci farà dubitare della sua gentilezza e disponibilità.
Ma cosa è successo al Direttore? Perchè non si fa vedere? 
Il Dottore ci fa riflettere e comprendere che non è tutto oro ciò che luccica. Dietro la vita nella casa che c'è molto di più, i ragazzi all'interno non sembrano essere a conoscenza della vita al di fuori della villa. Gli argomenti trattati e gli avvenimenti sono raccapriccianti e indicibili, ma sono tanti argomenti che hanno segnato di certo il passato. 
Altro elemento fondamentale, che da studentessa di psicologia mi ha fatto impazzire, sono i riferimenti a delle patologie. Un bambino non saprebbe cogliere certi segnali, e ammetto che leggendo mi sono stupita delle mie intuizioni su alcuni personaggi o anche di come si mostrassero a livello caratteriale. Sono elementi che letti da un adolescente possono far paura o comunque inquietare, e ammetto che questo romanzo potrebbe essere adattissimo alla sera di Halloween. 

I nomi dei personaggi, sia principali che secondari, sono proprio quelle delle emozioni e nascondessero un significato ben più profondo. Come ho già anticipato, gli elementi trattati sono forti e sconcertanti; come ad esempio sia il dolore fisico ma anche mentale.
C'è un filo sottilissimo che unisce dolore mentale e fisico, che in ognuno di noi non può essere reciso o comunque "allungato". I protagonisti lo sanno, riconoscono ciò che provano e lo mascherano sotto le Bontà (mansioni) da svolgere. 
Sol è la rappresentazione che questa tipologia di sofferenza sia associata a qualche squilibrio interno, a qualche questione irrisolta dentro il proprio animo. Tutto ciò mi ha dilaniato, e fatto riflettere.

«E in tutto ciò: il dolore - un dolore da tempesta elettrica, un dolore da incendio incontrollato, un dolore da tsunami - in grado di ingoiare il mondo.»
 Il Wordbuilding non è complesso ed articolato, molto particolare sicuramente è la descrizione del lago e del bosco. Avrei preferito maggiore attenzione ai dettagli strutturali, per poter "ammirare" la Casa di Cenere e i suoi oscuri segreti. 

La narrazione ha un ritmo incalzante e scorrevole, in una sera sono riuscita a leggere senza intoppi proprio 200 pagine. Sicuramente l'autrice avrebbe dovuto non abusare di aprire tante strade, e farmi porre tante domande ormai irrisolte. 
Ci sono delle questioni che mi hanno lasciato interdetta, nonostante si fosse acquistata della dinamicità nella storia. Il lessico utilizzato è semplice e diretto, ma anche per il target di età a cui si rivolge il romanzo è adatto. Gli elementi creepy e angoscianti donano all'atmosfera un pizzico di curiosità in più. Ci ritroveremo bramosi e allo stesso tempo stupidi di ciò che avremo di fronte, la Casa nasconde molti segreti insidiosi.

Ti avventurerai nella Casa di Cenere insieme a Sol e Indi?

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