giovedì 15 luglio 2021

Recensione: "Il Circo della Notte" di Erin Morgenstern.

Ritornare tra le pagine de "Il Circo della Notte" è magico, sorprendente e soprattutto strabiliante. La penna di Erin Morgenstern ammalia e coinvolge, il mondo creato dalla stessa autrice è permeato da elementi che ci trasportano in un immaginario surreale. 


IL CIRCO DELLA NOTTE
Erin Morgenstern


Editore: Fazi Editore
Formato: Nome Editore
Prezzo: Flessibile 15,00€ Ebook 9,99€
Pagine: 514
Trama: Il circo apre al crepuscolo e chiude all’aurora. Inaugurato nella Londra vittoriana di fine Ottocento, gira per tutto il mondo, con un seguito di sognatori conquistati per sempre dalle sue meraviglie. Ogni notte, nei tendoni a strisce bianche e nere vengono messi in scena spettacoli sofisticati e numeri incredibili, tanto da sembrare magici. In realtà, dietro le quinte del circo è in corso un duello di veri incantesimi, di cui solo pochi sono a conoscenza. Celia e Marco sono due giovani maghi addestrati fin dall’infanzia a combattere l’uno contro l’altra dai loro rispettivi mentori, due misteriosi esperti dell’occulto, rivali fin dalla notte dei tempi. Mentre l’illusionista Celia incanta tutte le notti il pubblico nel suo tendone, il discreto Marco, ingaggiato come assistente dal proprietario del circo, controbatte creando attrazioni sempre più elaborate e potenti. Nessuno ha messo in conto, però, l’amore che quasi inevitabilmente sboccia tra i due; un sentimento così profondo e prodigioso che scatena pericolose scintille a ogni sguardo rubato e che travolge un’intera sala non appena le loro dita si sfiorano. Ma la sfida tra Celia e Marco non può durare in eterno e solo uno di loro ne dovrà essere il vincitore. Gli anni passano, il circo diventa sempre più celebre ma il destino di tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo meraviglioso luogo è in bilico, proprio come gli acrobati che volteggiano ogni notte nei tendoni. Con la prosa ricca ed evocativa che ha dato vita al labirinto de Il Mare Senza Stelle, Erin Morgenstern vi trascinerà insieme a tanti personaggi indimenticabili in un’affascinante avventura all’insegna di stravaganza e ambizione, dove l’amore è solo una fra le tante magie alle quali non ci si può sottrarre. Chi sarà a trionfare con l’ultimo incantesimo?

Il circo è il luogo dei sogni e della magia, appare così inaspettato e scompare in altrettanto modo. Ogni personaggio è fondamentale per dar vita a ogni incantesimo ma soprattutto alla lettura. Citarli tutti sarebbe impossibile ma i due veri protagonisti sono: Celia e Marco.
Celia, una giovane donna forte e indipendente. Cresciuta senza ricevere un briciolo d'amore dal padre e lei non ha mai preteso che lui glielo donasse. Ha sempre la risposta pronta, riesce ad essere enigmatica ma allo stesso tempo pungente nei discorsi e nelle sue imprese. Ha costruito intorno a sè una corazza per non far scalfire il suo essere da estranei. 
Marco d'altro canto è pacato e tranquillo, a volte il suo essere è quasi trasparente. É un personaggio che rimane sullo sfondo, dove la sua solitudine non ha fatto altro che istruirlo per la sua sfida, ma non a creare una personalità solida. La differenza tra i due è netta, sono i due poli antipodi, gli scontri tra i due non saranno pochi. 
Inutile pensare che il loro rapporto possa evolversi in qualcosa di più, ma l'autrice è riuscita a far comprendere il perchè del loro avvicinamento ma soprattutto lasciando il giusto spazio a tutta la storia. 
"Il Circo della Notte" è qualcosa di più di un semplice libro: è fatto da emozioni vere e forti. I temi sono tantissimi all'interno del romanzo, come l'amore ma soprattutto il dolore.
Un dolore sordo dove i protagonisti sono legati sin dalla nascita, dove si riesce a percepirlo attraverso le pagine e ad abbracciarlo per farlo nostro. La sfida è l'elemento centrale: sfidare il proprio essere ma anche l'altro. Superare ogni limite che ci poniamo, combattere per ciò che vorremmo e ciò che siamo. Arriviamo al punto di comprendere le verità narrate tra le righe del romanzo.

«Andare a pezzi è la cosa più facile, si rende conto.
Il difficile è ricomporli.
É come quando da bambina si guariva la punta delle dita, ma portato all’estremo.
C’è così tanto da riequilibrare, mentre prova a far ricombaciare i lembi.
Sarebbe facile arrendersi.
Sarebbe più semplice.
Meno doloroso.»
La magia si muove tra le pagine e i tendoni del circo, come un venticello che smuove gli alberi. L'autrice non ci spiega la componente magica all'interno del romanzo, sebbene all'inizio possa sembrare un difetto è forse dettato dalla voglia di far comprendere al lettore l'essenza del romanzo.
Un libro che insegna a come sognare, o dove i sognatori sono i benvenuti. "Il Circo della Notte" si fonde con la realtà del 1800, dove cene magia sono all'ordine del giorno. Il circo non è come lo si aspetta, anzi non vi sono animali o fenomeni da baraccone. All'interno di quei tendoni vi sono in atto delle magie vere e proprie, che seppur il più ingenuo possa pensare che sia una semplice illusione. Ma chi siamo noi per dire ciò che è reale e ciò che non è. Lo stato onirico delle pagine all'inizio ci spiazza, ci vuole prima che si entri nel grande ingranaggio della trama. Ma successivamente staccarsi da esse è così difficile, poichè non si vuole abbandonare il sogno ad occhi aperti che il romanzo ci dona. 
Il Circo è il protagonista indiscusso di questo libro: sfondo, scena e burattinaio. Una macchina creata per far sognare che prende vita e si trasforma, cambia ed evolve. La storia dei personaggi diventa la Storia del Circo e viceversa, fino a creare un'indistricabile memoria.
Il worldbuilding è fantastico. Le descrizioni dei tendoni, delle attività e ogni cosa non è lasciata al caso. Vi sono delle descrizioni visive e anche olfattive che ci teletrasportano all'interno, catapultandoci nei tendoni più belli. Verremo accompagnati tra le diverse epoche, dove le due linee temporali si uniscono e si fondono. Le immagini descrittive ci lasciano esterrefatti, un romanzo curato nell'estetica sia a livello lessicale ma anche per la costruzione della realtà che ci viene proposta. Aleggia il mistero dietro a questo circo, che a lungo andare acquisterà sempre più successo. La gente ne rimane ammaliata, e non si spiega perchè apra solo la notte ma allo stesso tempo lo "inseguono" di paese in paese alla ricerca di nuove avventure ma anche i nuovi tendoni. 

La sfida è l'elemento centrale. I due protagonisti devono sfidarsi, e ovviamente vi è sempre un prezzo da pagare e questa volta è molto alto. Tutto incomincia così, non comprendendo la vera natura della base di questo "duello" magico. Ma man mano diventa sempre più comprensibile, più palpabile l'ansia che cresce e soprattutto ci domanderemo: "chi sarà tra i due a vincere?"
 I due duellanti hanno doti differenti ma allo stesso tempo riescono a colmare i vuoti dell'altro, come due puzzle s'incastrano alla perfezione. 
Ma il destino è stato già scritto e la loro vita è giù segnata, ci sarà tanto da comprendere e da fare. Ma molto spesso i protagonisti prendono delle scelte, e le conseguenze saranno irreparabili. Come faranno a liberarsi del fato che ha già deciso tutto per loro? Come riusciranno a sopravvivere a un destino già scritto?

«Sono stanca di cercare di tenere insieme cose che non possono essere tenute insieme» dice Celia quando lui le si avvicina. «Di controllare ciò che non può essere controllato. Sono stanca di negare a me stessa ciò che desidero per paura di rompere cose che non sono in grado di riparare. Si romperanno comunque, nonostante tutto.»
Elementi esoterici si mescolano per dar vita al romanzo. É stato davvero difficile scindere le emozioni che mi ha lasciato il romanzo, non potevo perdermi questa nuova edizione Fazi essendo uno dei miei libri preferiti. 
Talvolta i libri ci lasciano inspiegabilmente un pezzetto di loro, come noi lo lasciamo tra le loro pagine. Così la vicenda che conosciamo ci scava dentro lasciandoci mille emozioni. La componente emozionale fa parte di essa, ci ammalia e scava all'interno fino a rubarci quel piccolo ricordo che vorremmo tenere solo per noi. Ritrovarsi nei personaggi è facilissimo, ma sentirsi parte integrante della storia e vivere il tutto con i loro occhi è un'altra cosa. La Morgenstern punta a stupire il lettore attraverso la bellezza e la magnificenza di ogni frase o descrizione.

«Il passato ti si appiccica addosso come lo zucchero a velo alle dita. 
Alcuni tentano di spolverarlo via, però non c’è niente da fare: gli eventi e le cose che ti hanno portato dove sei ora restano lì per sempre.»
La narrazione seppur lineare all'inizio ci fa un po' sentire sballottati per via delle diverse linee temporali che s'intrecciano, oppure dell'utilizzo del presente come se dovessimo vivere in prima persona ogni cosa. A livello lessicale i termini utilizzati sono vari, ma in particolar modo l'autrice utilizza frequentemente le similitudini che accompagnano il discorso. Come ho già anticipato, la cura dei dettagli è maniacale e allo stesso tempo la magnificenza ci accompagna durante la lettura e tutto ciò mi rimanda ai romanzi classici (vecchio stampo).
La storia seppur abbia un decorso lento, tra le pagine vi è un crescendo che ci lascerà stupiti dal sogno che avremo appena vissuto.
Sì, perchè "Il Circo della Notte" è fatto di: sogni, velluto ed emozioni. Il tutto amalgamato dalla magia, che fa da collante. 
L'autrice è riuscita a trasmettermi tanto e a donarmi tanto attraverso questa storia, ammetto che la rilettura è stata proficua. Sono ritornata anch'io al Circo ma questa volta con consapevolezza ed emozioni diverse da quando lo lessi anni fa. 
Il finale sicuramente ci lascia un po' attoniti, ho sempre pensato fosse frettoloso ma col senno di poi ho compreso il perchè di questa scelta. Il Circo di giorno sembra addormentato, è di notte che avviene il suo risveglio.


Sei pronto ad avventurarti tra i tendoni e le magie del Circo, Celia e Marco ti aspettano... Al Circo della Notte.

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