giovedì 27 maggio 2021

Review Party: "La Regina delle Sirene" di Alexandra Christo.

 

Ho atteso l'uscita di questo libro con molta ansia, da amante dei retelling non potevo assolutamente perdermelo. Infatti, verremo catapultati nel mondo di Lira. Il mondo marino però non è come lo conosciamo, nasconde degli oscuri segreti e la brama di potere aleggia tra le acque. Il Flagello dei Principi è pronta a collezionare l'ennesimo cuore, ma riuscirà nella sua impresa?


LA REGINA DELLE SIRENE 
Alexandra Christo

 

Editore: Fanucci Editore
Formato: Copertina Rigida & Ebook
Prezzo: Rigido 14,90€ Ebook 7,99€
Pagine: 298
Trama: La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un'umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annientare il più grande nemico dell'umanità? Un fantasy romance e dark, la storia di una sirena con il gusto del sangue reale e di un principe che ha giurato di distruggerla. Per sempre.

Era da tanto che non leggevo un romanzo dedicato fantasy a tema sirene. La protagonista Lira, non è altro che una principessa del mare e sta per compiere diciotto anni. É conosciuta anche sulla Terra per essere il "Flagello dei Principi", ma dentro di lei si nasconde molto di più della crudeltà. I suoi lunghi capelli ramati e il suo occhio come il sangue, ci fanno sembrare questa sirena non solo spietata ma anche sensuale. La ragazza dentro di sè nutre e coltiva la crudeltà a cui è stata esposta tutta la vita ma qualcosa dentro di lei si spezza irrimediabilmente.
Lira è sete di potere e dolore, sentimenti che albergano nel suo cuore da tutta la vita.
D'altro canto Elian è un principe ribelle, il quale non vuole sottomettersi alla corona. Lui stesso si definisce un cacciatore di sirene, e forse anche un po' pirata. Anche il suo è un carattere abbastanza spigoloso ma nulla che non si possa smussare. Sopra la superficie da vero duro e da forte comandante di una nave, si nasconde un semplice ragazzo che non vuole inchinarsi di fronte a qualcosa di molto più grande di lui. In contrapposizione con la protagonista, il giovane principe è tenace e allo stesso tempo combattivo. 

I ruoli classici della storia si ribaltano alla perfezione, e qui si denota la bravura dell'autrice a creare una storia innovativa. "La regina delle Sirene" non è un romanzo semplice da giudicare, poichè come ogni libro che si rispetti ha delle luci e delle ombre. 
Infatti all'interno del romanzo ho denotato una superficialità, o forse più immaturità sulla parte introspettiva. Vi erano molte scene dove l'empatia mancava, dove vi era la necessità di far piangere il lettore o spingerlo al limite della commozione. Mi sono sentita mancare l'introspezione generale, nonostante questo sia un romanzo molto scorrevole. 

«Le sirene non provano affetto nè rimpianto. 
Non conosciamo empatia per i nostri nemici. 
Una sirena che prova questi sentimenti non potrà mai diventare regina. 
Sarà sempre in difetto. E a una sirena imperfetta non è consentito vivere.»
 Ammetto di essere rimasta piacevolmente sorpresa per quanto riguarda la parte romance, come già sapete non ne sono una grandissima fan soprattutto nei fantasy. Ma l'autrice con bravura è riuscita ad inserire una storia enemies-to-lovers. Come già detto in precedenza avrei rincarato la dose a livello emozionale, dove in alcuni in istanti mi sono sentita completamente sperduta sui sentimenti provati dai due protagonisti. 

Ho ammirato le ambientazioni dark al punto giusto, dove la crudezza si mescolava alle pagine. La Christo è riuscita a ribaltare la visione dell'Oceano come mondo abitato da pesci e sirene canterine. Vi sono dei buchi anche a livello di worldbuilding, avrei preferito maggiore accuratezza per questi dettagli per fornire al lettore una visione più ampia della storia. 
La malvagità scorre tra le vite del mondo marino, ma soprattutto ci fa comprendere quanto spietato possa essere persino un nostro genitore o estraneo. 
Infatti seppur molto velatamente, attraverso le pagine, ho percepito che tutto il dolore e la cattiveria di cui bramano le sirene e gli uomini non è altro che un modo di farci percepire diverse realtà. Come se dovessimo comprendere sotto una luce diversa il mondo che ci circonda, e attraverso questa lente analizzare il nostro animo. 

«La verità di ciò che sono è diventata un incubo.»
Come già detto in precedenza questo romanzo non è stato semplice da analizzare, semplicemente per un motivo: mi è piaciuto ma vi sono delle pecche. Il libro ha una narrazione molto fluida e scorrevole, ero in un terribile blocco del lettore e mai avrei pensato riprendermi nel leggere questo romanzo. A livello lessicale ho trovato vocaboli molto semplici ma anche delle piccole chicche, con delle note a piè di pagina molto interessanti. Ho riscontrato alcuni errori per quanto riguarda la traduzione, ma credo che sia dovuto semplicemente per dar maggior senso in italiano.
Il romanzo è fresco e adatto a una lettura sotto l'ombrellone, e perchè no anche coi piedi in ammollo nell'acqua. Credo che l'autrice avrebbe dovuto concentrarsi su molte cose, poichè la storia ha un enorme potenziale e come è stata strutturata meritava un po' più di giustizia. Credo che se il romanzo avesse avuto 100/150 pagine in più sarebbe stato perfetto, non posso fare a meno di consigliare la lettura poichè è molto leggero e scorrevole.
Ammetto che l'idea del retelling de "La Sirenetta" mi ha incuriosito parecchio e allo stesso tempo mi sono piaciute molto alcune scelte dell'autrice. Sono rimasta ammaliata dai personaggi, i quali hanno un grande potenziale da sfoggiare, e dalle situazioni creatosi. 


E tu sei pronto ad affrontare gli Abissi più crudeli? O ti unirai al cacciatore di Sirene? A te la scelta.

2 commenti:

  1. Il fatto che concordiamo così tanto è a un tempo stesso inquietante e rassicurante. Io un po' sono arrabbiata con gli editor perché come dici tu questo libro ha molti pro, il talento si vede, ma l'autrice non è stata adeguatamente accompagnata nel suo percorso e questa non è di certo colpa della sua inesperienza.

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  2. Ho sentito parlare in lungo e in largo di questo romanzo, ma non so per quale motivo non mi convince ancora al 100%. Oltretutto di "La Sirenetta" ho recuperato soltanto la favola originale, mentre devo ancora guardare la trasposizione Disney 🙈😅

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