martedì 18 maggio 2021

Recensione:"Bethany e la Bestia" di Jack Meggitt-Phillips.

Un libro sorprendente soprattutto indirizzato a un pubblico più giovane. Come ogni middlegrade che si rispetti ha sempre una morale da insegnare e attraverso le illustrazioni la storia ci coinvolge. Ma cos'è la bestia? Che cos'ha di così speciale per Ebenezer?


BETHANY E LA BESTIA
Jack Meggitt-Phillips

 (4-)

Editore: Rizzoli Libri
Formato: Nome Editore
Prezzo: Flessibile 16,50€ Ebook 9,99€
Pagine: 237
Trama: Ebenezer Tweezer è un uomo terribile con una vita meravigliosa. Sprizza giovinezza nonostante i suoi cinquecentoundici anni, e ogni giorno sale con slancio i quindici piani del suo palazzo per andare dalla bestia che vive nel sottotetto. Le dà in pasto creature di ogni genere e in cambio vede uscire dalla sua bocca tutto ciò che vuole. Ma quando la bestia si stanca di mangiare uccelli esotici e scimmie ammaestrate, soddisfarla diventa più complicato. È arrivata l'ora di assaggiare qualcos'altro, qualcosa di più tenero e succulento... come un bambino, per esempio! Età di lettura: da 8 anni.


Il protagonista, Ebenezer, è un uomo egoista e crudele. La sua psicologia complessa ci aiuta a capire le sue intenzioni sin da subito, rimanere giovane per sempre. La sua figura potrebbe rappresentare l'avidità dell'uomo, che pur di raggiungere ogni scopo farebbe di tutto anche sacrificare qualcosa di molto più grande di lui. 
D'altrocanto il personaggio di Bethany che inizialmente si mostra schiva e molto dispettosa, ci da l'idea di una bambina che ha sofferto che pur di nascondere il suo dolore si cela sotto i suoi dispetti. La ragazzina è un'orfana, e dalle fattezze mi ha un po' ricordato un personaggio Burtoniano. 
Seppur con lentezza, i due protagonisti della storia cresceranno e si evolveranno. A fine libro avremo una consapevolezza diversa, sia della bambina che dell'egoista Ebenezer. I personaggi inizieranno a provare dei sentimenti positivi ma anche reali, che ci coinvolgono a pieno nel romanzo. All'interno del libro incontreremo anche dei personaggi secondari, i quali hanno un ruolo molto marginale tra cui la Signorina Fizzlewick. La donna è la direttrice dell'orfanotrofio, la quale piuttosto che sorvegliare e badare ai bambini preferirebbe trarre un guadagno. Il suo personaggio mi ha ricordato molto la signorina Trinciabue di "Matilda sei mitica".

«Una vita meravigliosa può far diventare le persone terribili. 
Perché uno si dimentica che nel mondo c'è un sacco di gente che soffre, e smette di voler bene agli altri o di preoccuparsi per loro.»

Il romanzo ci insegna a combattere e a vedere il mondo da un'ottica diversa. Come se l'egoismo che circonda la società possa coinvolgerci a tal punto da sacrificare noi stessi. Una rappresentazione di ogni vizio, l'autore è riuscito a descrivere ai più piccoli degli argomenti molto delicati e da cui trarre insegnamento. Ma la Bestia cosa centra in questa storia?
 
La Bestia rappresenta l'avidità, non contenta del suo cibo chiede una "portata" al di fuori del normale. L'animale diventa avido e bramoso e in cambio darà a Ebenezer ogni cosa lui chieda. É come se fosse un genio che esaudisse ogni tuo desiderio, senza limiti, ma soprattutto con la richiesta di qualcosa in cambio. 
L'imperfezione di Bethany fa capire al piccolo lettore che qualche volta si può sbagliare e si deve andare avanti, ma soprattutto è necessario per la crescita della persona. 

Lo stile dell'autore è ironico e pungente, durante la lettura mi sono ritrovata a ridere per le esilaranti battute e battibecchi. Una cosa che colpisce, e soprattutto coinvolge tutti i lettori, sono le meravigliose illustrazioni in bianco e nero. Come ho detto in precedenza mi ricordano molto le ambientazioni Burtoniane, e questa cosa mi ha fatto amare ancora di più il romanzo. Il lessico utilizzato è molto semplice, ovviamente diretto per un pubblico più piccolo e allo stesso tempo dona alla storia più fluidità. Ho riscontrato un paio di pecche all'interno del libro, come dei buchi dei trama infatti avrei preferito che il romanzo fosse leggermente più dettagliato. Il finale ci preannuncia un seguito, sono rimasta molto soddisfatta della conclusione di questo volume e spero di leggere altro dello stesso autore!

E tu cosa faresti per ottenere ciò che vuoi? Cederesti al "fascino" della Bestia?

2 commenti:

  1. Ho trovato questo libro davvero divertente e istruttivo. Mai fidarsi degli sconosciuti, anche se sono di bell'aspetto come Ebenezer

    RispondiElimina
  2. Questo libro ha colto la mia attenzione sin da quando uscì in lingua originale; sembra una lettura davvero carina! Leggera e adatta ad un pubblico giovane, ma non per questo banale e meno intrigante.

    RispondiElimina