sabato 20 novembre 2021

Recensione: "Tunnel di Ossa" di Victoria Schwab.

 Abbiamo conosciuto Cass nel primo volume della trilogia di Victoria Schwab. L'autrice con le sue accurate descrizioni ci farà conoscere la ville lumière: Parigi. 
Attraverso gli occhi di Cass e con il suo fantasma-amico ci avventureremo tra i vicoli parigini alla scoperta di un mistero ormai sepolto da tantissimi anni.

TUNNEL DI OSSA
Victoria Schwab

 (4.5)

Editore: Oscar Vault
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 15,00€ Ebook 8,99€
Pagine: 342
Trama: Cass è nei guai. Ancora più del solito. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, Cass si trova a Parigi, dove i suoi genitori stanno girando il loro programma televisivo sulle città più infestate del mondo. Certo, mangiare croissant e visitare la Tour Eiffel è un vero spasso, ma sotto Parigi, nelle raccapriccianti Catacombe, c'è in agguato un pericolo spettrale. Quando Cass risveglia un poltergeist terribilmente potente, deve affidarsi alle sue abilità di cacciatrice di spettri, ancora tutte da dimostrare, e chiedere l'aiuto di amici vecchi e nuovi per svelare un mistero. Se fallirà, le forze che ha ridestato potrebbero rimanere a infestare la città per sempre. L'autrice Victoria Schwab torna al mondo di "Città di spettri", regalandoci nuove avventure e una lezione sull'amicizia (perché, a volte, anche i migliori amici fantasma hanno segreti...).

In questo secondo volume della trilogia ho denotato che Cass sia cresciuta, non solo a causa della sua impulsività ma anche per la sua determinazione. La protagonista non ha un'evoluzione così evidente, rispetto al primo volume, ma devo dire che anche qualche suo pensiero mi abbia coinvolto al 100%. In lei si denota la responsabilità di aiutare le anime che sono bloccate nel Traverso, riesce a sentire umanamente il loro dolore e la necessità di dargli pace. 
Ma sullo stesso fronte vediamo il personaggio di Jacob, che nonostante sia riluttante nell'aiutare Cass non perchè non voglia ma semplicemente ha paura per la sua migliore amica. E quindi si denota in netta contrapposizione tra i due: la ragazzina che vorrebbe poter aiutare in modo coscienzioso le anime e il suo amico fantasma che vorrebbe semplicemente proteggerla. In questo volume avremo qualche informazione sul personaggio di Jacob, che sinceramente ho apprezzato maggior mente e credo che nel prossimo volume ci sarà tanta carne sul fuoco. 

Anche qui i personaggi secondari sono semplicemente tratteggiati a livello psicologico. Avrei preferito maggior approfondimento sui genitori di Cass, ma credo che servano semplicemente da sfondo per la vicenda. 
In questo volume la presenza del villain sarà maggiore e soprattutto non sarà delineata superficialmente. Punto a favore per la Schwab è sicuramente la peculiarità in cui ha scelto "il cattivo" in cui si imbatterà nel corso della vicenda la protagonista. Vi è una ricercatezza sia le informazioni ma anche per gli indizi che saranno sulla strada per la vicenda. 
Anche qui il paranormale si mescola alla quotidianità creando un perfetto connubio dove la fantasia e la realtà coesistono. Leggere di Cass e delle sue vicende dentro il Velo ci appassiona e coinvolge. Il romanzo è una ventata fresca, ottimo sicuramente per una lettura autunnale in un giorno di pioggia. 

«Conosci la definizione di follia, giusto?»
«Vuol dire fare la stessa cosa all'infinito, aspettandosi ogni volta un risultato diverso.»
 Il potere di attraversare il Velo, se nel primo volume era quasi incontrollabile, in questo volume abbiamo un padroneggiamento diverso e più consapevole. Cass cresce nettamente da questo punto di vista, in modo da poter aiutare le anime che reclamano il suo aiuto. 
Come sempre la Schwab si riconferma di essere abile e mutevole nella costruzione del worldbuilding. Ho sempre voluto visitare Parigi, ma l'ho fatto solo attraverso i libri e Victoria Schwab mi ha fatto sognare con le sue descrizioni.
É stato veramente un sogno ad occhi aperti, e poter camminare e visitare tutti quei luoghi attraverso gli occhi di Cassidy mi hanno letteralmente emozionato e invogliato nella lettura. A differenza di Edimburgo, dove il Velo appariva oppressivo, Parigi è silenziosa ma vi sono dei luoghi in cui si scatena tutta l'attività paranormale. 
Fantasmi, vicoli parigini e l'odore delle croissant il tutto contornato da una trama che si infittisce pagina dopo pagina. 

«Qualcuno qui c’è. Deve esserci. 
È questo il bello del Velo: si forma solo se c’è un fantasma. 
È come un palcoscenico sul quale gli spiriti mettono in scena i loro ultimi istanti, qualunque sia l’accaduto che impedisce loro di proseguire il viaggio.»
La narrazione è mantenuta identica come il primo volume, ovvero giocosa e molto leggera, il tutto contornato dalla prima persona. Posso dire che questo volume mi ha particolarmente incuriosito per la crescita sia narrativa che di scrittura della stessa autrice.
Il lessico utilizzato è semplice e diretto, dai tratti colloquiali e giovali. Ho apprezzato particolarmente le informazioni su Jacob, cosa che nella prima recensione erano venute a mancare. La Schwab si riconferma per essere un'autrice camaleontica.
Il finale mi ha incuriosito poichè non sembra proprio che la serie stia per concludersi, anzi la storia di Cassidy sembra finalmente arrivare a una svolta. Sono davvero curiosa di conoscere la prossima città, il prossimo fantasma e soprattutto ciò a cui andrà incontro la nostra ambiziosa protagonista. 

Sei pronto ad affrontare la prossima avventura tra le strade della città della luce? Parigi ti aspetta, e con lei anche Cass e Jacob.

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