giovedì 30 settembre 2021

Review Party: " Scholomance - Lezioni pericolose" di Naomi Novik.

 

Ho sentito pareri contrastanti su questo romanzo, ma ammetto di essermi lasciata ammaliare della Scholomance e dalle sue sfumature. Il libro è un continuo flusso di pensieri e considerazioni della protagonista, è come se camminassimo accanto a lei perennemente nel suo pensiero. El è una ragazza che combatte da tutta la vita per la sua natura, sarà all'altezza del college e soprattutto sarà più furba degli altri?


SCHOLOMANCE - LEZIONI PERICOLOSE
Naomi Novik

 

Editore: Mondadori
Formato: Copertina Rigida & Ebook
Prezzo: Rigido 19,00€ Ebook 9,99€
Pagine: 264
Trama: La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti... o morire! Ma l'ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell'istituto. Galadriel "El" Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l'unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura... e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l'idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti... Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un'eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.

El è una ragazza forte, cinica e soprattutto realista. In lei si denota quel cinismo spicciolo che farebbe sorridere anche il cuore più duro, ma dentro di sè nasconde qualcosa di molto potente. Il suo animo è costellato di segreti, la sua vita è stata una lotta continua. Una psicologia singolare, che forse al primo impatto non potrà esser apprezzata dal lettore. 
Un carattere spigoloso, pungente e molto molto diffidente dal mondo che la circonda. El ci fa addentrare dentro di sè come se fosse un viaggio. 
Vivere è difficile, ma sopravvivere ancor di più e lei lo sa. Con la consapevolezza e soprattutto il dispendio di energie continuo, la sua sopravvivenza non lascia spazio ad altro nella sua vita. 

Dall'altro lato abbiamo il personaggio di Orion, nel quale la sua determinazione e forza farà "breccia" nel nostro cuore. Il ragazzo sente il peso delle responsabilità, ma forse ne gode nel suo intimo. Orion è un ragazzo complesso, all'inizio persino schivo. Ma manca qualcosa, come se fosse abbozzato, forse nella speranza di poterlo approfondire in un secondo volume.
Ma d'altronde alla Scholomance, la sopravvivenza è la prima regola. Ognuno vede il suo piccolo orticello, senza lasciare lo spazio all'altro o alla possibilità di poter respirare adeguatamente poichè ogni giorno potrebbe essere potenziale per morire. 

Un punto debole del romanzo, è sicuramente gettare le basi per i personaggi secondari e non approfondirli alla perfezione. Infatti alcuni vengono solamente abbozzati, e lasciati come delle sfumature sul testo che tendono a scomparire man mano nella storia. 

«Alcuni stregoni sviluppano un’inclinazione per la magia meteorologica, o per gli incantesimi di trasformazione, o per eccezionali sortilegi di combattimento come il caro Orion. Io ho sviluppato un’inclinazione per la distruzione di massa.»
 L'assaggio del worldbuilding è lento e graduale, infatti l'autrice ci fa immergere lentamente nelle tenebre della Scholomance. Un college fatto di luci ed ombre, forse molto più presenti le seconde rispetto alle prime. Un'atmosfera cupa e dark, che ammalia fin dalla prima pagina. Ammetto che le descrizioni necessitavano di un maggiore dosaggio, poichè a lungo andare vi sono pezzi descrittivi dove non vi era la necessità.
Ho pensato anche che l'autrice volesse gettare le basi per il secondo volume, ma avrei perferito maggiore accorgimento su questo fronte. Ho apprezzato particolarmente le creature all'interno del romanzo, le quali ci fanno sentite spaventati alla sola lettura. 
Seppur si discosti dalla visione di JK Rowling, non posso fare a meno di pensare a qualche similitudine legata alla saga di Harry Potter e in particolar mondo sulla costruzione e/o organizzazione della scuola di magia. 

Argomento secondo me che l'autrice ha centrato in particolar modo è: l'adolescenza. Quel periodo in cui i ragazzi e le ragazze si sentono scombussolati come se non fossero loro stessi. Ed è qui che la Novik ci fa comprendere che l'animo di ognuno di noi può avere dei cambiamenti. Una sensazione di certo molto presente all'interno del romanzo è: l'insicurezza.
Quell'insicurezza che sotto sotto ci fa sentire fragili, come se non comprendessimo più realmente la nostra persona. Quel senso di instabilità che ci fa paura e allo stesso tempo ci attanaglia lo stomaco senza lasciarci più. 

«Sai la sensazione di quando sei lontana un chilometro da tutto, e non hai preso l’ombrello perché quando sei uscita c’era il sole, e indossi i tuoi begli stivali scamosciati e all’improvviso fa buio e capisci che sta per diluviare e ti dici “Ah, fantastico”.» Annuì tra sé, soddisfatta della sua brillante analogia. «È questo che si prova ogni volta che arrivi tu.»
La narrazione seppur lenta inizialmente incomincia a farsi interessante e coinvolgente all'incirca al 30% del romanzo. Inizialmente ho avuto una difficoltà immane ad entrare in sintonia sia con lo stile dell'autrice ma anche coi flussi di pensieri continui della protagonista. Superato lo scoglio iniziale, è tutto in discesa. Ma come già anticipato le uniche pecche sono delle descrizioni dove non vi era pienamente la necessità di farle.
Il lessico è diretto al lettore, infatti a un certo punto la protagonista stessa rompe la barriera tra le pagine per rivolgersi direttamente a chi legge. 
Sicuramente è interessante l'utilizzo della Novik della possibilità che ci dà di poter entrare all'interno dei pensieri di El, come se fossimo accanto a lei di fronte a tutte quelle vicende pericolose. I colpi di scena sicuramente non mancheranno, e rimarremo senza fiato fino all'ultima pagina. 
Oscurità, segreti e insidie sono le tre parole per descrivere Scholomance...

E tu sopravvivresti? Oppure ti lascerai trascinare dall'oblio?

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