venerdì 21 dicembre 2018

Recensione: "November Criminals - Noi siamo il coraggio" di Sam Munson.

Salve lettori, finalmente online una recensione abbastanza curiosa e interessante. Non avrei mai pensato di appassionarmi alla lettura di questo libro, inizialmente pensavo fosse il classico thriller dove il protagonista cerca di dare un senso all'omicidio... Ma non è stato così, ed è stato pure un bene...

Info:
Titolo: November criminals - Noi siamo il coraggio
Autore: Sam Munson
Casa Editrice: Sperling&Kupfer
 Collana: Pandora
Pagine: 324
Prezzo: 16,90€
Data di uscita: 4 Dicembre 2018

Sinossi: Washington D.C. Addison Schacht ha diciotto anni e cinque giorni. È all'ultimo anno del liceo e vive in un elegante quartiere abitato da famiglie alto-borghesi con il padre, un artista fallito che fa vasi di terracotta e insegna come farli in una semifamosa accademia d'arte della città.
Addison non è esattamente quel che si definisce il ragazzo popolare della scuola. Ha una sola amica e non perde occasione di citare l'Eneide di Virgilio in latino, sostenendo che abbia ancora molto da insegnare sulla vita. Negli ultimi quattro anni ha dedicato quasi tutto il suo tempo libero a spacciare erba a coetanei annoiati e innocui. Non che fosse previsto tra i suoi progetti, ma di certo era facile, e più intrigante delle lezioni. Deciso a smettere una volta diplomato, ce l'ha fatta addirittura prima del termine che si era imposto. Ma non grazie alla sua forza di volontà: le circostanze hanno avuto un ruolo importante. Circostanze che portano il nome del suo compagno di classe, Kevin Broadus, assassinato, pare, in un tentativo di rapina. Per Addison questo omicidio diventa un'ossessione. Un mistero e un'indagine personale che si trasformano presto in un viaggio esistenziale tra gli interrogativi della vita e gli inganni della società.
Di certo non aspettatevi che Addison Schacht sia un eroe, anzi rappresenta l'anti-eroe per eccellenza. Con un carattere cinico e diretto ci narra la sua vicenda dopo la morte del suo compagno Kevin. Tutto ciò per lui diventa come un'ossessione, e come tale lo porta quasi alla deriva della sua vita. 

Addison vive la sua vita da adolescente, affiancato dal suo "braccio destro" ovvero l'amica Digger. La psicologia di Addison è molto complessa, a quell'età ci si sente invincibili e il muro che aveva creato grazie al lavoro di spacciatore riesce a non mostrare ciò che tiene nascosto nel suo essere. Oltre quella corazza fatta da cinismo e sarcasmo, credo che a fine libro si sia disintegrata per far intendere che nessuno di noi è un supereroe e che a volte ci si può sentire invincibili mentre non lo si è.

"Ti senti più solo in mezzo a una folla, perché la folla toglie enfasi all'aspetto fisico della solitudine." 
 Digger, la sua migliore amica oltre a essere un carattere abbastanza forte e qui direi anche molto autoritaria, riesce ad assecondare Addison anche quando le cose in questa indagine sembrano irreali. Il rapporto tra i due è abbastanza contraddittorio, a volte ci fa pensare a una semplice amicizia e poi a una relazione tra due adolescenti.
Che in questa vicenda, tra le peripezie, nasca qualcosa tra i due?

"Ho visto i puntini di luce danzare nei suoi occhi profondi.
Per un intero secondo. Poi la fiamma si è spenta.
E siamo rimasti al buio." 
Nella mente di Addison l'omicidio di Kevin s'insidia sempre di più. Questo pensiero lo tormenta e lo mette in condizioni di poter rischiare anche la sua di vita. Il romanzo è ambientato nel 1999, dove ancora la differenza con le persone di colore si percepisce. Oltre ad essere uno dei fili conduttori di questa storia, Munson non ha solo trattato un tema molto attuale, ma è riuscito a donarci una visione del mondo ancora più chiara. 

"Mi sorge una domanda: se davvero avessero avuto una coscienza, avrebbero dato origine a tali divisioni interne? Ma tant'è. Kevin, spiccava tra gli altri per via di tutte queste circostanze."
La psicologia dei personaggi è ben delineata, e devo ammetterlo il personaggio di Addison ha rubato un pezzettino del mio cuore. Il suo essere sarcastico per ogni cosa, nascondendo un dolore ben più grande dentro di sé mi ha lasciato percepire tutte le sue emozioni e sensazioni. Addison non riesce ancora affrontare il mondo degli adulti, ma nel corso della storia il suo comportamento maturerà, basta dargli tempo. Cerca disperatamente di immergersi in un mondo disperato e che lo sta portando verso il fondo, ma la sua forza lo spingerà ben oltre l'oblio.

"Voglio dire, la libertà non dovrebbe essere del tutto priva di obblighi? Riflettendoci con sufficiente attenzione, capireste il paradosso lascia intendere che non ci sia concessa nessuna libertà. Se siamo costretti a usare il libero arbitrio, che significato ha l'essere liberi?"
Il protagonista fa sempre riferimento all'Eneide, che per lui stesso è: vita e insegnamento. Essendo un ex-classicista, devo ammettere che tutti i riferimenti citati sono dati da uno studio minuzioso e cosciente di quest'opera. Persino io, non conoscevo le possibili interpretazioni. Ogni frase letta dell'opera lascia un significato diverso ad ogni interpretazione, donandoci durante la lettura una sensazione di sicurezza nelle parole del poeta Virgilio.

"Forsan et haec olim meminisse invabit.
Un giorno, forse, ci farà piacere ricordare questi avvenimenti." 

Una scrittura e narrazione chiara, cruda e diretta al lettore stesso, poiché Addison sta scrivendo tutte le sue avventure e sensazioni rivolgendosi a noi. Come ho detto all'inizio, leggendo la trama mi sarei aspettata un thriller ma mai mi sarei aspettata di leggere il "diario" di un adolescente. In alcuni punti, essendo quasi un diario del protagonista, l'ho trovato un po' lento e ricco di voli pindarici, alcuni di essi anche un po' inutili. L'ironia e le varie tematiche riescono a farti leggere questo libro tutto d'un fiato.
Il finale anche esso ti lascia in sospeso, e vorresti scoprire sempre di più, cercando persino la risposta nelle ultime pagine bianche del romanzo. 

L'adolescenza, considerato uno dei periodi più belli della nostra vita. Ma se perdessimo un amico per mano di un assassino ignoto, il pensiero non ti farebbe impazzire? Riusciresti ad accompagnare Addison nella sua impresa? 

 

 VALUTAZIONE LIBRO:







Prodotto fornito dalla casa editrice: Sperling&Kupfer. 

5 commenti:

  1. Non sono una classicista ma mi piace il suo citare l'Eneide ;) Bella recensione!

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    1. Grazie mille, L'Eneide piace anche se non si è classicisti!

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  2. Non so se Holden Caulfield lo avrebbe scelto come successore, ma quasi sicuramente come amico.

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