giovedì 10 dicembre 2020

Recensione: "Biblion" di Merilù Lanziani.

 Cosa faresti se alla tua morte ti si offrisse una possibilità? Un'occasione unica e irripetibile, quella di diventare un'Esordiente. Il romanzo di Merilù Lanziani mi ha tenuto compagnia per tutta la metà di novembre, perchè ve ne parlo solo ora? Perchè il romanzo offre degli spunti di riflessione non facili da digerire, complessi e allo stesso tempo affascinanti. Arianna Hiemis, in arte Camelia, sta per "vivere" la sua avventura tra gli scaffali della Biblioteca Universale. 


BIBLION
Merilù Lanziani


Editore: Self Publishing 
Formato: Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 14,00€ Ebook 2,99€
Pagine: 414
Trama: Immagina che alla tua morte ti sia data una seconda possibilità. Un’occasione unica, irripetibile, concessa solo a pochi eletti: quella di diventare un Esordiente di Biblion, e di poter scrivere la vita di chiunque stia per nascere sulla Terra, affiancando il dio-scrittore, l’Ingobbito, nel decretare i destini dell’intera umanità. Chiudi gli occhi. Riesci ad accarezzare l’idea? Dimmi, non ti senti mancare il fiato? E ora immagina, ancora: una cattedrale di romanzi senza fine, con migliaia di scaffalature, ascensori dorati, volumi polverosi e stanze suggestive quanto segrete, in cui s’innalzano in volo libri alati, draghi di carta e getti d’inchiostro multicolore…Questa è Biblion, la Biblioteca Universale. E al suo interno, tra misteri, omicidi e storie di sangue, tutti gli indizi portano a un’unica, grande domanda: chi sta scrivendo davvero la tua storia?

Sicuramente la prima cosa che colpisce è la copertina, infatti quando l'autrice mi propose la lettura del suo libro rimasi completamente rapita dall'illustrazione. Camelia è un personaggio particolare, la sua psicologia è definita a tal punto da percepirla con noi anche al di fuori delle pagine. Inizialmente ci sembra una ragazzina ottusa e con un solo scopo: diventare la favorita dell'Ingobbito.  Sopprime ogni forma di empatia con la razionalità, volendo persino sostituirsi a un Dio. Nel corso della lettura in realtà, si rivelerà diversa e raggiungerà l'apice della maturità. Morire per diventare un'Esordiente sembra essere una cosa meravigliosa, ma non tutto è oro ciò che luccica. La Biblioteca Universale nasconde oscuri segreti, sempre più presenti tra le pagine degli Esordienti. 
E' sorprendente come l'autrice sia riuscita a rappresentare i personaggi non solo nella loro forma psicologica e fisica, ma come queste due andassero di pari passo. Poichè essendo forme "eteree" tutto ciò si riflette sulla loro coscienza, e quindi l'aspetto visibile agli altri. 

Camelia non sarà sola, infatti il centro della storia non solo si sposterà ma diventerà il fulcro della trama sulla figura di Altair. Un personaggio non solo sfuggente, inizialmente lo si vede ben poco, ma soprattutto enigmatico e particolare. Come se la Biblioteca Universale non fosse necessaria per la sua esistenza, i romanzi che scrive non sono grandiosi ma sfiorano sulla mediocrità. Degli eventi in particolare lo segneranno, e arriveremo anche a pensare che tutto sia frutto della follia sopraggiunta. Ma non è così, Biblion nasconde dei segreti impronunciabili come se il grande orologio che governasse il mondo si sia rotto. 

"Chi sono veramente? Perchè mi sforzo di recitare ancora il ruolo del personaggio che ormai non sento più mio da tempo?
Molto importante è il worldbuilding che viene costruito per la Biblioteca Universale. Immaginate una biblioteca enorme dove non è possibile visitarla a piedi, e nemmeno basterebbe il tempo a disposizione per poterla ammirare. Ma non fermiamoci qui, all'interno del romanzo vi sono degli animali molto particolari che allo stesso tempo ci faranno sorridere. Maperò, un draghetto Avversativo, Siabbia la Lice dell'ausilio e le Lucivirgole, i quali sono essenziali per la produzione degli esordienti e si occupano di qualsiasi refuso all'interno del romanzo. 
Essenziale della scrittura di Merilù Lanziani è l'immedesimazione nei suoi personaggi. La voglia di scrivere e diventare qualcuno, scavalcando le vette è forte. Ci s'immerge in una lettura diversa, e sotto molti aspetti complessa. Immaginate che tutto ciò che noi facciamo durante la nostra vita sia scritto da qualcuno di superiore, che a sua volta sia scritto da un'altra persona. Un concetto complesso e inserito alla perfezione dentro il romanzo, che ci fa domandare: "Ma noi chi siamo realmente?" Non stiamo parlando del cosiddetto "Paradiso degli Scrittori", poichè non è ciò che "Biblion" vuole trasmettere. Ma dietro questo concetto c'è qualcosa di più profondo e insito.   

"Quando uno scrittore inventa un personaggio, Arianna, riversa in esso una parte di sè. E' inevitabile che succeda...i personaggi sono frammenti del carattere, dell'anima del loro autore."
I messaggi da cui traiamo insegnamento all'interno del romanzo sono molteplici. Sono camuffati così bene da farci interrogare e allo stesso tempo riflettere. Un argomento così enigmatico come la morte viene trattato in tutte le sfumature. Ci fa riflettere su chi vorremo diventare e chi siamo al momento, cosa faremo della nostra vita e se vi fosse un destino già scritto. Riflettiamo così tanto durante la lettura, che per un attimo mi sono rallentata ma non in senso negativo ma erano delle argomentazioni che non andavano assimilate alla leggera. La trama del romanzo è complessa, articolata e allo stesso tempo intricata. Ci sembra di aver capito tutto ma in realtà non ci abbiamo capito un bel niente! 

"Il tuo Esordio sei tu. Se viene danneggiato, la tua stessa vita viene messa in discussione."

Una narrazione fluida e scorrevole, che ci sorprende a lungo andare nella lettura. Mi sono rallentata un attimo semplicemente per gli argomenti trattati, che sono degli spunti riflessione molto importanti. Infatti, ci mettono di fronte alle domande della vita che solitamente ogni uomo si pone e s'interroga per questo. Ci fa capire che molto stesso siamo vincolati "dal destino", ma che in realtà possiamo vivere la nostra vita al di fuori di ogni regola e visione. Il lessico utilizzato sembra semplice e diretto, ma in realtà è ricercato e forbito. Ci si trova di fronte a un romanzo fantasy diverso, e allo stesso tempo adatto per ogni età. Lo rileggerò sicuramente più avanti e spero di riprovare le emozioni della prima volta. Grazie a "Biblion" ho appreso molto, e allo stesso tempo mi sono conosciuta nel profondo. Camelia ha molto da insegnare e non dimentichiamo Altair, a cui ho lasciato il mio cuore. Consiglio il romanzo a tutti quelli che amano interrogarsi a tutte le età.


Sei pronto a vivere questa fantastica avventura nella Biblioteca Universale? Camelia e gli altri vi aspettano, non perdete questa occasione.

2 commenti:

  1. Un libro peculiare, che mi ha colpito particolarmente e non me lo voglio far scappare, quindi corro a segnarmi il titolo.

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  2. non lo conoscevo ma la tua recensione mi ha colpito molto, lo terrò di sicuro in considerazione

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