lunedì 7 dicembre 2020

Recensione: "Civico-19" di Gloria Bertolasi.

Parlare di questo libro non è affatto semplice, come un pugno allo stomaco ci porta a vivere la nostra situazione che da quasi un anno affligge tutto il mondo. "Civico-19" non è solo un romanzo, ma una storia di vita di una donna partita per l'Italia per dare una vita migliore ai propri figli. Veniamo catapultati nella sua vita, dove il Covid prende piede con irruenza e violenza. Un romanzo di dolore e crescita personale, "Civico-19" aiuta nella sensibilizzazione della situazione che stiamo vivendo. 


CIVICO-19
Gloria Bertolasi

 (4-)

Editore: EdiKit
Formato: Cartaceo & Ebook
Prezzo: Cartaceo 14,00€ Ebook 3,49€
Pagine: 162
Trama: Tutte le certezze di Irina si sgretolano quando il marito la lascia. Si vede perciò costretta ad abbandonare il suo Paese, l’Ucraina, sua madre e i suoi figli per cercare un futuro in Italia, dove riesce a trovare lavoro .È in un paesino tra le colline emiliane che si stabilisce per fare la badante a Teresa, una vecchia conoscente di suo padre. Qui si costruisce una nuova vita, una nuova routine, ricominciando a sperare di riabbracciare un giorno i suoi cari. Farà nuove amicizie e consocerà anche un uomo interessante, il medico del paese, che le farà di nuovo battere il cuore. Ma non ha fatto i conti con una pandemia globale, quel Covid-19 che in pochi giorni sconvolgerà ancora una volta la sua vita, e quella di tutto il mondo.

Irina è una donna che conosce bene la sofferenza, la perdita di una persona cara la segnerà nel profondo per tutto il corso della storia. E' un personaggio complesso, che si ama o si odia. A volte riusciamo a comprendere la sua visione mutevole, e altre volte la vedremo nelle vesti di madre che farebbe tutto per i propri figli. Una donna che è cresciuta troppo in fretta, e che a volte vorrebbe rivivere quelle esperienze adolescenziali che si è lasciata dietro. 
Ciò che affronterà sarà una vera e propria lotta per la sopravvivenza, il Covid-19 arriva nella sua vita inaspettatamente come è accaduto a tutti noi. 
Riusciamo a sentire la sua voglia di vivere, la preoccupazione della morte che ogni giorno segna i suoi giorni di "reclusione". Durante la lettura riusciremo a percepire i dolori della malattia, l'affanno e la paura che possa spaventare i suoi bambini per la sua condizione. Cerca sempre di rasserenare le persone lontane, come se fosse possibile farlo con la bacchetta magica.

La sua vita in Italia è diversa da quella che viveva in Ucraina, lontana dai figli e dalla madre si ritrova a far la badante a Teresa. Una conoscente di suo padre, la donna è la tipica anziana d'altri tempi che con la sua simpatia e schiettezza ci riesce a strappare un sorriso. Per gli anziani la vita al tempo del Covid è stata stravolta, abbandonati a loro stessi mentre il pericolo è sempre dietro l'angolo. La malattia s'insinua nella loro quotidianità, i momenti di paura e sconforto saranno molti. 

"Una crisalide che riesce a liberarsi del guscio per poi volare come farfalla. 
La forza della vita passa attraverso i vetri. 
Spettatrice nascosta, io non posso essere altro, ora."
Le emozioni narrate nel romanzo sono molteplici e allo stesso tempo reali. Durante il primo lockdown eravamo spaventati, come se ancora io non lo fossi, per l'aggressività della malattia e per le perdite. Ognuno di noi ha vissuto il dolore di quei giorni, e tutt'ora se li porta dietro come se fossero un fantasma senza dimora. La paura della morte e della situazione impregnano i giorni della protagonista, con una visione dolce e allo stesso tempo determinata a vivere. Una vita che per giorni viene vissuti tra quattro muri, dove il paese incomincia a svegliarsi per la fine del lockdown e da dietro le finestre s'iniziano a vedere le persone per strada. Pagine emozionanti e allo stesso tempo intinse di paure.
La situazione che attualmente stiamo vivendo ci fa vivere una vita fuori dal normale, per salvaguardare noi stessi e chi amiamo. Questo libro deve essere da monito per tutti, un esempio di vita e paure che ancora oggi turbano il nostro animo. Un esempio che possa sensibilizzare anche le persone scettiche sulla malattia, e che la consapevolezza possa condurci verso qualcosa di migliore. 

"Il Covid ci ha reso tutti uguali"

La narrazione del romanzo è veloce e scorrevole, l'autrice riesce a catapultarci nel pieno della storia. Una cosa che mi ha fatto storcere il naso è la scrittura un po' acerba, e dei refusi all'interno del romanzo. Sicuramente il punto di forza, come ho detto in precedenza, sono le emozioni narrate all'interno del romanzo. Sentimenti veri e reali che ci squarciano l'animo e ci fanno interrogare per tutto il tempo durante la lettura. Ci fanno riflettere su quei mesi passati a casa, tra i nostri pensieri e paure, ci fanno raffrontare sulla realtà che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Il Covid è arrivato nelle nostre vite improvvisamente, mettendoci di fronte a noi stessi in questi mesi e tutt'ora ci fa interrogare i nostri animi giornalmente. 

Un libro che fa da esempio e monito sulla realtà che merita di essere letto. Che ci aiuta a guardarci dentro e allo stesso tempo realizzare la situazione che stiamo vivendo con delicatezza. Questa è la storia di Irina e Teresa, ma allo stesso tempo di molte persone, e tu sei pronto a scoprirla?

2 commenti:

  1. Un libro da leggere assolutamente, che ci riguarda tutti e che devo essere sincera, in poche righe di recensione mi ha fatto ripensare subito a quelle sensazioni provate durante il primo lockdown e non lo dico con accezione negativa, certo quelle sensazioni non sono state positive, però leggerò il libro come monito, come hai detto tu, per non dimenticare ciò che è successo, perché da ciò che traspare ha proprio questo scopo, ricordarci che siamo tutti uguali e che tutti abbiamo provato le stesse paure. Spero che una volta usciti da questa situazione, saremmo in grado di ricordarcelo ancora.

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  2. Non mi attira per niente, a maggior ragione che parla anche della situazione covid

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