martedì 15 dicembre 2020

Recensione: "Fairy Oak - La storia perduta" di Elisabetta Gnone.

Ritornare dopo anni a "Fairy Oak" è stato suggestivo. La Gnone è stata l'autrice che mi ha avviato alla la lettura del genere fantasy, e parlare in una recensione di questo libro mi fa emozionare come se ritornassi improvvisamente bambina. Tornare in un posto in cui si è stati bene non è mai stato così emozionante. Vì e Babù, assieme alla banda, vi aspettano per questa fantastica avventura!


FAIRY OAK - LA STORIA PERDUTA 
Elisabetta Gnone 


Editore: Salani Editore
Formato: Copertina Rigida 
Prezzo: Rigido 18,00€ 
Pagine: 400
Trama: Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.

Dopo ben quindici anni dalla pubblicazione del primo romanzo di "Fairy Oak - Il segreto delle gemelle", l'autrice ci presenta una storia delle due sorelle. Il tempo a Fairy Oak ne è passato, e pure tanto, infatti incontreremo le nostre protagoniste non più delle pre-adolescenti. Questa scelta, è stata fatta dall'autrice per specificare l'importanza degli anziani in questo momento così delicato e particolare. Nel caratteristico paesino le tradizioni di certo non si sono perse, anzi si sono intensificate e radicate in ogni abitante. Fotografie come ricordi rievocano ogni storia che sembra perdersi nella memoria, ma grazie ad esse vivremo un'esperienza unica e fantastica assieme alla banda.
Vaniglia e Pervinca hanno delle psicologie ben delineate, e allo stesso tempo così reali che possiamo vederle nel quotidiano. Sono le facce della stessa medaglia, una dolce e l'altra non incline all'amore. Ma conoscendole più approfonditamente, durante tutti gli altri libri, possiamo vedere quali atteggiamenti hanno preso l'una dall'altra. Mi sono sempre rispecchiata nella giovane Strega del Buio, Pervinca, e devo dire che questo libro non ha fatto altro che confermare ogni mia supposizione sulla mia somiglianza con lei. 

Tutto incomincia con una lezione di storia noiosa e snervante, dove ovviamente le gemelle sono costrette a seguire. Il compito che gli sarà assegnato, sarà speciale e allo stesso tempo rivoluzionario. Ritrovare le proprie radici, è questo secondo me che l'autrice è riuscita a trasmetterci ovvero scoprire quanto più si più sulla nostra famiglia. 
Con delicatezza e passione la banda si ritroverà in una vicenda, forse, più grande di loro ma che ci sorprenderà alla ricerca della maestosa Balena. 

"Le radici dei popoli sono come le radici degli alberi: consolidano il terreno per le generazioni future. E ogni storia perduta, o dimenticata, può contenere molte verità."
 Leggere questo romanzo, soprattutto in questo periodo, mi ha fatto tornare a guardare il mondo con gli occhi di una bambina. Quell'Io bambino che ogni giorno, chi più e chi meno, alimenta nella propria vita. Come ha detto la stessa autrice, al meeting di giorno 10 dicembre (a cui sono riuscita a partecipare), ritornare in un posto in cui si è stati bene non è facile. Bisogna riprendere in mano dei vecchi ricordi, fare collegamenti che nel corso del tempo si è perso ma soprattutto è come tornare a casa. Come se i personaggi che abbiamo lasciato per così tanto tempo fossero sempre lì pronti ad accoglierti, trasmettendo un sacco di valori e lezioni che mai avrei immaginato. 
La dolce Felì, che accompagna da sempre le gemelle ci insegna ad amare, la sincerità di un gesto, il rispetto per gli altri ma anche per la natura. Il suo modo di vedere il mondo è dolce e pacato, attraverso le sue parole riusciamo a visualizzare ogni gesto e ogni azione della banda. 

In questo romanzo vi sarà un elemento cardine ovvero: la tenacia. Formare il gruppo, scovare indizi e darsi anche dei turni stabiliti renderà i giovani più uniti e compatti. Come una rivoluzione di loro stessi, alcuni sfideranno le proprie paure come quella di non essere all'altezza della situazione. Il coraggio è dentro ogni uomo e bambino, e sarà propri lì che i nostri protagonisti avranno a che fare con questo sentimento che ci alimenta il cuore. 

Le meravigliose illustrazioni non mancheranno, infatti ne vedremo un paio delle gemelle intente nella loro ricerca. La scelta dell'animale ovvero: la balena. E' sensazionale e allo stesso tempo stravolgente. Con le accurate descrizioni della Gnone riusciamo a visualizzare pienamente la grande coda dell'animale che si alza dall'acqua. Una scena meravigliosa e con mille significati, quali tra questi la libertà.

I messaggi che racchiude il romanzo sono molteplici, i quali ci invogliano a essere più coraggiosi e a sfidare ogni cosa. Come sempre l'autrice ci dona un grande insegnamento sulla natura, ormai al giorno d'oggi lasciata sempre più di lato. E ci invita anche a trattare bene i nostri animaletti pelosi, malgrado io non abbia nè cani e nè gatti, lancia un bellissimo messaggio ai bambini che si approcciano alla lettura. 

La penna dell'autrice è inconfondibile, con il suo lessico forbito ma allo stesso tempo adatto a un pubblico più giovane ci avvolge completamente nella lettura. La narrazione in apparenza lenta, è sempre un crescendo. Come ogni libro di Fairy Oak l'intreccio nasce e s'infittisce nel corso della lettura, dove ci ritroveremo spiazzati. Ammetto che i sentimenti durante la lettura siano stati molti, a fine libro mi sono ritrovata quasi in lacrime abbracciando il romanzo. E' stato un momento bellissimo rincontrare le gemelle, ma soprattutto vederle cresciute e avanti con gli anni. Mi ha fatto capire quanto siano importanti i ricordi, e anche le fotografie, per passare dei pomeriggi a pensare davanti a una fumante tazza di caffè o the.


Non perdete l'occasione di tornare a Fairy Oak, la banda vi aspetta!

3 commenti:

  1. Fairy Oak il segreto delle gemelle é stato uno dei primi libri della mia infanzia e anche i successivi volumi hanno sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, quindi non vedo l'ora di tornare in quel mondo tanto accogliente!

    RispondiElimina
  2. nonostante nutro interesse si tratta di uno di quei libri che non leggerei, li lascio nell'infanzia e nei ricordi

    RispondiElimina