martedì 13 aprile 2021

Recensione: "Storie della Buonanotte che non piaceranno proprio a tutti" di Erica Leonangeli.

Già dal titolo della raccolta di racconti potremmo intuire il contenuto di ogni singola pagina. Ma in realtà non è così, Erica Leonangeli ci presenta delle storie dai tratti assurdi e originali. Dove il lettore non riesce a comprendere dove inizi la fantasia e dove finisca il mondo che lo circonda. 
Non leggo spesso raccolte di racconti, ma devo ammettere che questo libricino mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultimo istante. 


STORIE DELLA BUONANOTTE CHE NON PIACERANNO PROPRIO A TUTTI 
Erica Leonangeli

 

Editore: Self Publishing
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 12,48€ Ebook 3,00€
Pagine: 170
Trama: La raccolta, di tredici racconti brevi, nasce dalla miriade di incontri ed esperienze che hanno caratterizzato questo mio 2020. Una continua successione di eventi assurdi e unici, conditi con una vena stramba e fantascientifica, che parlano di me ma, credo, anche un po’ di ognuno di voi. Qualcuno fa riflettere, altri lasciano l’amaro in bocca, altri ancora fanno ridere per l’idiozia degli avvenimenti. Personaggi reali che abbracciano il mondo fantastico della mia mente che, finalmente, ho messo a nudo (o quasi, sono pur sempre una signorina). Acquistatelo: devo comprarmi le caramelle gommose!

Come ogni raccolta di racconti che si rispetti, vi sono quelli che mi hanno stregato particolarmente e quelle che mi hanno lasciato un po' così. D'altronde, direste, che il titolo del libro mi avesse pienamente avvertito!
Mi sono resa conto leggendo, che i temi trattati sono molto profondi e dai tratti quasi personali. Infatti mi sono chiesta dove incominciasse l'autrice e se finisse insieme alla raccolta.
Dietro la copertina molto particolare ed enigmatica, ci si pone domanda: a cosa si è ispirata per crearla?
La domanda verrà subito risolta da un racconto in particolare: "Neon seduto". É una di quelle storie che ti rimane addosso per la sua realtà nuda e cruda. Senti la pesantezza d'animo della protagonista, la svogliatezza e il suo rimandare a causa della sua anedonia. Durante la lettura ho provato sensazioni vere, conosciute ormai da tempo e ammetto che mi sono quasi commossa verso la fine. Al suo interno vi sono delle tematiche reali come sentimenti depressivi e altri comportamenti legati all'alimentazione, ci si sente spossati e allo stesso tempo confusi. Ma l'autrice è riuscita a farmi sentire ogni singolo sentimento e brivido, lasciandomi senza fiato. Un racconto che sicuramente sa di rinascita.

«La mia mente è un tumulto di pensieri. 
Perlopiù sono ricordi, o cose che avrei voluto dire mesi addietro.»
Quello che sicuramente colpisce sono le differenze contenute in ogni racconto, come se fossero stati scritte da autori diversi. La penna di Erica Leonangeli è sicuramente originale e al contempo intrigante, non soltanto per gli spunti di riflessione ma anche per gli utilizzi dell'effetto sorpresa. 
Molto interessante è l'utilizzo di alcune patologie è come se l'autrice volesse farci entrare nella mente della persona, come se non bassasse ci fa arrivare a un finale lento dove sicuramente ci lascia a bocca aperta. Mi sono anche resa conto, che l'autrice essendo amante del genere weird, non posso fare a meno di denotare questa impronta nei suoi racconti. 
Come quando si legge un racconto di Poe, che ci si trova spiazzati e con l'amaro in bocca la Leonangeli mi ha letteralmente stregato. 

«La felicità ha un tempo. 
Quando arriva, bisogna godersela e non tergiversare perchè, nei momenti bui, è quel ricordo che ti fa andare avanti.»
Potrei citarvi i racconti che ho letteralmente amato, ma non vorrei incorrere in spoiler per via delle mie analisi ma soprattutto poichè questo libricino va gustato. Come già anticipato la penna dell'autrice è singolare, in particolare nella narrazione dove in prima persona viviamo le scene e riusciamo persino a percepirle sulla nostra pelle. In particolare il lessico mi ha colpito, è come se il personaggio (che sia l'autrice stessa o noi) ci si rivolge direttamente. Un lessico diretto, senza filtri e sicuramente molto crudo.
Ho pensato che ad alcuni racconti l'autrice avrebbe dovuto dedicargli più spazio o persino un romanzo intero. Ammetto che "Il Pescatore" (a mio parere) avrebbe un successo strepitoso come un libro a sè. 
L'ironia di Erica ci colpisce sin dalla primissima pagina, dove affronteremo le varie premesse prima di incominciare il romanzo. 
"Storie della Buonanotte che non piaceranno proprio a tutti" mantiene un ritmo alto e costante per tutto il tempo della lettura, solo alcuni dei racconti non mi hanno fatto impazzire (ma d'altronde ero stata avvertita!). Uno dei pochi difetti che ho riscontrato, sono qualche refuso e ripetizione ma nulla che possa inficiare il romanzo. In particolare avrei curato l'impaginazione, ma nulla che possa compromettere la mia valutazione in merito.
La raccolta è travolgente e dalle tinte weird, che non possono fare a meno di ammaliarvi. 

Storie della Buonanotte che non piaceranno proprio a tutti, ci trasporta nella realtà odierna dove il marcio verrà finalmente a galla. Non sarà apprezzato proprio per questo, il libro, poichè ci vuole stomaco a parlare di certe cose. E tu, nei hai di fegato per affrontare questa lettura?

1 commento:

  1. Credo che il 2020 (e ormai anche il 2021) sia stato per tutti un anno decisamente particolare un po' per tutti. L'idea di raccontarlo tramite accostamenti al mondo fantastico sembra davvero interessante!

    RispondiElimina