mercoledì 4 ottobre 2017

La biblioteca di Sabrina

"Tuttavia questo non è il Paese delle Meraviglie e lei non è Alice,mia cara."
- La psichiatra
Oggi il tema trattato è diverso da quella della scorsa volta, il libro in questione ha mille sfumature e ci sono mille consederazioni da fare su esso. Ma partiamo da una piccola introduzione dei personaggi, la psichiatra Ellen  Roth è ogni giorno a contatto con le patologie che affligono la mente. Preparata a qualsiasi caso, ma la donna si trova di fronte ad un dilemma oscuro. La paziente della stanza 7 è stata seviziata, pronuncia parole sconnesse e continua a dire che l'Uomo Nero la sta venendo a prendere. Dopo il loro primo incontro la paziente sparisce misteriosamente. Da quel momento Ellen si mette alla ricerca della "donna misteriosa". Il romanzo è un thriller- psicologico molto ben strutturato, i suoi colpi di scena e i suoi intrighi ti tengono col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Ma adesso analizziamo nello specifico la frase presa in questione, l'ho scelta per poter analizzare con mano le varie sfumature dell'inconscio. Dietro di essa mille significati, lo stesso autore struttura il libro in modo che i lettori possano addentrarsi all'interno della mente. Spiega appieno l’inconscio colpito dalle paranoie, ricordi traumatici e sofferenze che se pur noi cerchiamo di reprimere, rimarranno con noi per sempre nel nostro inconscio. L'evento traumatico s'insidierà dentro di noi come una ferita che non si rimarginerà mai più. Dietro ogni libro ci sta una storia particolare per esempio anche lo stesso "Alice nel Paese delle Meraviglie". Le varie teorie su anche lo stesso autore sono varie ma la più gettonata è pensare che lo stesso Lewis Carroll fosse un pedofilo.  O dietro il Cheshire Cat (Lo Stregatto) vi sia una figura di tipo demoniaco. Ma io mi avvicinerei alla scelta, e all'ipotesi, del cappellaio matto. Si sa storicamente che i cappellai lavoravano a stretto contatto col mercurio, le varie inalazioni dell'elemento portano gravi danni neurologici facendo si che le persone divegano pazze. Ma dopo aver divagato un po', tornerei a soffermarmi ancora una volta sul libro "La psichiatra". Leggerlo per me è stato sempre un crescendo, una scoperta dopo l'altra e che toglie il fiato. Il romanzo mi ha trasmesso molto pathos, mi ha fatto capire e mi ha suscitato la voglia di scoprire l'inconscio delle persone. 

 “Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa."
-Luigi Pirandello 



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