mercoledì 21 febbraio 2018

La biblioteca di Sabrina

Buongiorno lettori, oggi vi parlo della mia ultima lettura. Ovvero "Il quadro mai dipinto" di Massimo Bisotti (Mondadori Editore).
 Trama: Patrick è un insegnante e un pittore con l’ossessione per la perfezione. In una mattina di giugno entra per l’ultima lezione nella sua aula dell’Accademia di Belle Arti. E pronto a lasciare Roma per ripartire da zero a Venezia, città fatta d’acqua e d’incanto. Torna a casa e prima di partire decide di andare in soffitta per dare un ultimo sguardo al quadro che ritrae la donna che ha molto amato, la donna il cui ricordo porta sempre con sé. Ma, quando scopre la tela, la vede vuota: la donna sembra avere abbandonato il quadro. Sgomento, Patrick copre nuovamente il dipinto. In fretta e furia abbandona la soffitta e Roma, e corre all’aeroporto. Durante il volo, però, batte la testa e all’arrivo si ritrova confuso, non riesce a ricordare bene il motivo per cui è partito. Ma in tasca ha un biglietto con un indirizzo e un nome: “Residenza Punto Feliz”. Si recherà là e troverà una nuova e strana famiglia pronta ad accoglierlo. Miguel, il proprietario della pensione, uno spagnolo saggio cui è facile affidarsi; Vince, gondoliere con il cuore spezzato da un amore andato male; e il piccolo Enrique, curioso ed entusiasta come solo i bambini sanno essere. La nuova vita di Patrick scorre tra amnesie e scoperte, finché a una festa incontra Raquel e non ha dubbi: è lei, la donna che è fuggita dal suo quadro. Un libro sul perdersi e il ritrovarsi, sulla memoria e l’accettazione di se stessi, sull’importanza di restare fedeli al precetto più vero e necessario: “mai controcuore”.

Ho conosciuto questo autore tramite i social vedendo gli hashtag o tutte le sue frasi online, ed ho letto vari pareri contrastanti  sui suoi libri. Bisotti è un autore o che si ama o che si odia, io posso dire di trovarmi nel mezzo solo per alcuni aspetti negativi. Ovviamente leggere un libro e dare un'opinione che è prettamente soggetiva, ci stanno persone che lo osannano ed altre che lo disprezzano. Leggere questo Romanzo, è stato un po' faticoso per via  delle numerose frasi di una certa portata, ed essendo molto lunghe non rendevano scorrevole la lettura.
Il libro nonostante tutto porta a riflettere, attraverso queste frasi che parlano d'amore, di vita, di scegliere una persona per una notte o per tutta la vita.
Il protagonista (Patrick), non si è soltanto perso fisicamente, lui si è perso emotivamente. Il vero messaggio è la perdita di se stesso. Lui ha perso il suo "punto  felice", dove la sua anima è leggera ed in pace. Patrick è alla ricerca di questo qualcosa o meglio qualcuno. Una sera incontra questa misteriosa Raquel, di cui lui è fortemente attratto. Questo libro si concentra nella meravigliosa città di Venezia, dove questo viaggio diventa un viaggio per ritrovare se stessi.
Molte delle frasi del libro ti toccano l'anima, te la graffiano e ti scavano dentro facendoti provare sensazioni che pensavi di non ricordare più. Le frasi sono molto evocative, mirate proprio per farti sentire qualcosa. 

 "Una rivelazione avviene d’improvviso, così, mentre si pensa ad altro, quasi sottovoce, nel momento in cui non te l’aspetti. Le storie più irragionevoli hanno sempre più ragione di esistere, sono quelle che arrivano quando va tutto bene, non quando ti manca tutto."

 Ammetto che rileggendo questa frase mi fa provare mille emozioni, l'autore attraverso esse mira proprio all'Io più intimo. Ed è una delle caratteristiche che trasforma il romanzo in un viaggio psicologico ed anche un po' filosofico. Ci sarebbero talmente tante frasi da riportare che finirei per riscrivere il libro,visto la bellezza e l’unicità di ognuna. Questo è un romanzo che va assaporato lentamente, non è una lettura facile e veloce, ma attraverso di esso, ognuno può trovare spunti, riflessioni ed anche se stesso.

"Ci sono tramonti che non tramontano mai."

 

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