giovedì 24 maggio 2018

Recensione: "Occhi di drago".

Salve lettori, come avevo già anticipato nel WWW...Wednesday avrei parlato di questo fantasy. Edito dalla Gainsworth Publishingil libro è composto da otto racconti differenti tutti incentrati sulla figura fantastica del drago. Questa raccolta antologica ha tanti punti di vista differenti, che assieme a me potrete scoprire. Ma adesso vi lascio qualche informazione in più sul libro.


 Titolo: Occhi di drago
Editore: Gainsworth Publishing
Genere: Fantasy
Formato: Digitale
Pagine: 106
Prezzo: 1,99€
Sinossi: Il Drago, la più emblematica e misteriosa delle creature del mondo fantasy, viene svelata attraverso lo sguardo e il cuore di otto promettenti autori del panorama fantastico. Il Drago non è più il nemico da sconfiggere, la materia bruta che si contrappone al Bene Supremo o il servo fedele di qualche cavaliere, il Drago diventa artefice e protagonista del suo destino; una creatura dalle mille sfaccettature che attraverso la sua anima può trasmettere i sentimenti più umani, come rivelare la profondità stessa dell'Universo. Il drago che lotta contro le ingiustizie, il drago che sogna una vita migliore, il drago che vince le sue battaglie; il drago che vorrebbe amare, il drago che sa perdonare, il drago che sa distruggere, il drago che brama la fine di ogni cosa e il drago che nei suoi occhi cela guerra e speranza. Otto racconti, otto interpreti, otto draghi indimenticabili.

Essendo otto racconti, cercherò di trattarli singolarmente senza svelarne il contenuto. Ogni racconto ha una trama differente, una vita differente ma tutti sono in relazione attraverso gli occhi di questi draghi che lasciano un'impronta dentro l'animo del lettore.

"I mostri giunti dall'alto" di Stefano Cariddi: è il primo dei racconti che da inizio a questa antologia. Questo racconto svolto proprio per creare suspense, per tenere il lettore fino alla fine incollato alle pagine ha il pregio di essere un misto tra i fantasy e la fantascienza. Elementi particolari della scrittura dello scrittore ti fanno rimanere col fiato sospeso fino alla fine del racconto. L'immagine del drago in questo racconto non si discosta molto dalle credenze delle favole che abbiamo letto da bambini.

 Avrebbe viaggiato e raccontato in lungo e largo che i mostri potevano essere sconfitti. Avrebbe unito le genti e reso giustizia a coloro che erano caduti per mano loro, a partire da suo padre, che gli aveva consegnato questo terribile retaggio.
 "Le rovine" di Federica Soprani: è uno tra i racconti che rispetta più il canone dei racconti classici. Lo stile della scrittrice è molto fluido e si può anche definire elegante. Ricco di descrizioni, i personaggi sembravano camminare accanto a me mentre mi addentravo nella loro mortale avventura. Ma in questo caso il drago farà giustizia alla persona che era destinata al sacrificio o divorerà in un sol boccone gli aguzzini? I suoi occhi color oro trasmettono dannazione ma anche sicurezza, che sia quest'ultima a far leva sul racconto?

"Ma ora, nella penombra incerta del crepuscolo, vi si leggeva una tenerezza che mai aveva veduto in occhi umani nella sua breve e misera esistenza.
"Drago da taschino" di Ilaria Pasqua: ha uno stile molto particolare e ha anche una particolarità fondamentale. Il punto di vista non è più di un personaggio umano ma è il drago stesso a raccontare. Più che un drago in carne e ossa, il racconto viene narrato da un idolo draconico, che invece di avere dei pensieri positivo o toni amichevoli. Pensa agli umani, che lo hanno in casa, con un po' di disprezzo specialmente la bimba che lui chiama"La nana".  Il colpo di scena, se così si può definire, si ha quando finalmente si capisce perché il drago sia scontroso. E' uno dei racconti che ho adorato leggere sia per la scrittura leggera e fluida ma anche la dolcezza che trasmette.

 "Mi guarda con tenerezza, è così piccola eppure riesce a vedere oltre alla corazza. Fragili ma così forti. Unici."
"La sognatrice" di Lorenzo Franchi: in questo racconto la storia viene incentrato sulla Sognatrice Ramut. Sognatrice perché i suoi sogni sono profetici, mentre sta covando le sue uova, perché Ramut è un drago, viene messe alle strette da uno della sua specie. Elur vuole portare avanti la sua discendenza, ma obbliga Ramut ad una scelta. Combattuta per il suo istinto materno, Ramut sceglie con saggezza il suo destino. Il racconto suscita molto pathos, si riescono a sentire le sensazioni della Sognatrice e la si riesce persino vederla volare se ci si sofferma a guardare il cielo. 

"Esisteva una sola scelta giusta. Ma Ramut aveva paura." 
 "Il giudizio" di Cinzia Ferrara: elemento fondamentale di questo racconto è la visione dei due "protagonisti" principali. La storia ruota intorno all'eterna lotta tra uomini e draghi, ma che le ragioni per cessare la guerra siano simili? In tal caso l'autrice è riuscita a mostrarci che  forse gli uomini e le creature del cielo non fossero così diversi. La scrittura semplice e coinvolgente fa si che il racconto sia molto scorrevole, le descrizioni dei luoghi molto precise. Era come se si stesse sognando ed eravamo noi i principali protagonisti della vicenda.

"Cosa devo fare? So benissimo qual è il nostro obiettivo ma... Io e il Generale ci assomigliamo così tanto. Sterminarli è l'unica soluzione?"
"Occhi di Drago" di Mario Pacchiarotti: Un racconto ricco di colpi di scena che mi hanno lasciato l'amaro in bocca, ma non perché il racconto non fosse all'altezza della raccolta ma perché è come se volessi come continua la vita di Kluss. Il punto di vista inizialmente è quello del nostro "guerriero", ma quando si va avanti nella storia ci sarà anche il punto di vista del drago che lui dovrà affrontare.  La scrittura è molto fluida, cosa che mi ha sorpreso molto è stato che il titolo di questo racconto faccia da titolo alla raccolta. Perché è proprio vero che ogni racconto è legato all'altro attraverso "gli occhi" degli otto draghi presenti in questa raccolta. 

"Poi continuo l'esame delle mie uova. Di ognuna vedo l'essenza, perché è questo che vedono gli occhi di un drago: la realtà a tutti visibile appare labile come una nebbia e l'essenza si mostra invece solida come roccia: è luce, è colore." 
"Il colore della guerra" di Ester Trasforini: In questo caso vi è sempre una guerra tra gli umani e i Dracones, ma chi sono questi Dracones? Sono progenie del Drago Creatore, hanno forma umana ma possono sputare fuoco come i draghi e non provano emozioni. Essendo stati creati con la lava devono solo ricevere amore dal loro Creatore e se commettessero lo sbaglio di bere acqua il Drago Creatore non li "amerebbe più". 
In questa eterna lotta lo scopo dei Dracones è far soffrire l'uomo, ma quello in gran parte lo fa già la sembianza umana che fa provare alle proprie vittime compassione verso questi esseri. Il finale mi ha lasciato a bocca aperta, credevo che girando la pagina avrei trovato una spiegazione in più ed invece rimane sospeso con mille domande.

"E' così che funzionano le emozioni, sai? Tu puoi sforzarti di non provarle, perché ti fanno soffrire, ma alla fine ne resterai travolta."
"La domanda di Frey" di Martina Scagnolari: In una città dai doni dark, dove ormai tutto ruota alla venerazione dei draghi. Il nostro Frey, che ancora non ha fatto "La domanda dell'ultimo Soffio", ci rimugina fino a trovare il coraggio per tentare questa sua possibilità. Ma che cos'è la domanda dell'ultimo Soffio? E' un'unica domanda concessa in tutta la vita del cittadino e ci si deve presentare davanti a un consiglio che forse saprà rispondere alla domanda. Si, dico forse perché alla domanda di Frey non seppero rispondere e lo mandarono a pregare chi era più sapiente di loro. Quello che scoprirà lo lascerà talmente di stucco da porsi un'altra domanda, che porterà per il resto della sua vita con sé. 
L'ambientazione ricca di descrizioni che fanno "vedere" questa città come una fotografia in bianco e nero. Il colpo di scena da un lato così macabro, ma intrigante dall'altro, mi ha ricordato in qualche sfumatura "Dragon Heart"(Film che adoro per giunta). Quindi questo finale aperto che lascia un po' di mistero come a star significare in un seguito, coinvolge di più chi legge e ci si pone mille domande. 

"Un tempo, non troppo lontano, agognavo la perfezione e cercavo di raggiungerla a ogni costo, ma la scelta di salvare l'ingranaggio perfetto è un fardello troppo pesante per le mie insignificanti spalle."

Dopo aver analizzato ogni singolo racconto, posso dire che ognuno dei draghi e/o personaggi rimangono nel cuore. Ogni racconto ha il suo perché, pieno di emozioni e sentimenti forti. I temi trattati se pur similari, come la guerra o l'odio verso gli uomini, con la varietà di ogni racconto non mi ha fatto stancare anzi mi rendeva sempre più curiosa e volevo continuare a leggere. Come ho già detto analizzare tutte le scritture di ogni singolo autore non è semplice, perché chi ha trattato dei temi classici (cioè quelli già sentiti) o chi si è concentrato su un scrittura più "innovativa" pieno di colpi di scena. Ma oltre questo, posso dire che questa antologia ha una qualità abbastanza elevata, mi è capitato di leggere varie antologie ma mai come questa. Un punto fondamentale, secondo me, è stata la possibilità di permettere ad ogni autore di interpretare la figura del drago a proprio piacimento.  Mentre leggevo avevo la possibilità di destreggiarmi tra le nuvole assieme agli otto draghi o di lottare per l'eterna guerra, e voi affrontereste il drago o sareste alleati?



VALUTAZIONE LIBRO: 

22 commenti:

  1. Bella questa cosa di vedere il drago anche come personaggio positivo o, comunque, a tutto tondo. Mi hai fatto venir voglia di leggere questi racconti.

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    1. E' una visione più ampia rispetto a quella che noi conosciamo, te lo consiglio.

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  2. Ci hai anticipato le vicende di un libro davvero imperdibile.... le tue parole mi han lasciato una curiosità così grande che voglio leggerlo!!!

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    1. Te lo consiglio, è una lettura piacevole e scorrevole.

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  3. In generale non amo i Fantasy ma sono rimasta colpita dal racconto 'Drago da taschino' dove è il drago stesso il protagonista. Affascinante questo punto di vista!

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    1. E' uno tra i racconti che ho preferito, semplice e originale.

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  4. Ciao! Io amo i draghi e tutta l'epica riguardante questa figura mitologica. Quindi devo ammettere che la tua recensione mi ha profondamente incuriosita.
    Mayad

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    1. Ho sempre amato questa figura mitologica, e ho letto con piacere questa antologia. Se sei appassionata del genere te lo consiglio vivamente, si può avere una visione più ampia del solito "Drago cattivo".

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  5. il libro non mi ispira molto, però ho fatto un salto veloce nel tuo blog e mi piace! Infatti mi sono subito aggiunta ai tuoi lettori fissi!

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  6. Non sono un’amante di questi racconti, anche se amo leggere e di solito il genere fantasy non mi dispiace. Questo libro non mi attira. In compenso ottima recensione e complimenti per il bel blog 😊

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  7. Ciao, nuova follower; complimenti per la recensione!Questa l'ho pubblicata poco fa da me: http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2018/05/il-capitano-maria-serie-tv-recensione.html

    Se ti va ti aspetto come lettrice fissa


    Grazie

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  8. Un libro che non conoscevo però il modo in cui ne parli mi ha fatto venir voglia di leggerlo. Metto in lista ;-)

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    1. E' molto bello, e sono felice di averti fatto conoscere un nuovo titolo da aggiungere alla lista :)

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  9. bell'articolo, una recensione completa e molto utile. credo che leggerò questo libro complimenti

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    1. Grazie mille per i complimenti!! Se leggerai il libro fammelo sapere.

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  10. Leggi veramente tantissimo, complimenti. Io a volte quando inizio a leggere un libro, inizio a distrarmi, leggo, leggo, ma non riesco mai ad appassionarmi!!

    Ho letto parecchie recensioni che hai messo sul blog, e penso siano libri molto interessanti.

    Fai benissimo poi a recensire ciò che hai letto! Complimenti

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  11. "You are my sin" mi sembra un libro ben scritto e coinvolgente. Grazie di avermelo fatto conoscere!

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