Ma cos'è "Interea - L'attesa del risveglio della luce"?
Info:
Titolo: Interea - L'attesa del risveglio della luce
Autore:Jennifer Di Giovine
Editore: StreetLib (24 ottobre 2017)
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Sinossi:
«Eccola, è sempre lei. Non capisco cosa voglia da me.»«La sua bellezza è disarmante: la pelle è candida come la neve, senza imperfezioni. Pura porcellana che fa risaltare il rossetto rosso e i grandi occhi sono verdi, così intensi da catturare l'anima. Il vestito, altrettanto bianco, viene interrotto nel suo candore da quelle grandi rose rosse: rosse come il colore del suo rossetto, rosse come il suo spirito. È incredibile come qualcosa che dovrebbe produrre sentimenti di vero terrore possa essere, al tempo stesso, tanto affascinante. E continuo a perdermi in quel vortice scuro, così triste e ormai familiare. Sento il dolore in ogni sua forma, lo trovo in ogni angolo. Ma è tutto buio e cado, non so dove sto andando.»Consapevolezze antiche di un secolare scontro interiore che vede contrapposti la luce alle tenebre, portatrice di bene la prima e ritratto del male l'altra, di cui Ethan Moore ne diviene involontario messaggero. Una verità celata al cuore dell'uomo che l'animo sensibile del protagonista riesce a percepire attraverso terrificanti visioni di entità sconosciute dai tratti demoniaci che rendono il suo cammino intriso di dolore e lacrime. Una terra dai dolci sapori che, come il canto sensuale delle sirene per i viaggiatori stanchi, attrae tutti coloro che poseranno piede sul terreno consacrato. Una cultura sconosciuta fatta di magia e mistero che si mescolano a spiritualità e sensualità. Un viale immerso nella luce sarà il luogo sacro nel quale avrà inizio, attraverso una dolorosa seduta di ipnosi regressiva, la presa di coscienza del percorso mortale e che diverrà ambientazione di un epilogo terrificante preludio all'attesa di una nuova vita."Con la luce mi addormento. Nella luce, il risveglio mio attendo..."
Interea significa “attesa”; il
sottotitolo è, appunto, “L’attesa del risveglio nella luce.”
È un romanzo dark fantasy dai sapori cupi avente un retrogusto di mistero, magia ed esoterismo. Si parlerà di bene e male, di Karma, di lotte interiori, di ipnosi regressiva e di Multiverso. Tra capitoli, suspense e colpi di scena è possibile rintracciare, fin da subito, un essenziale filo conduttore: la lotta fra luce e oscurità insite all'interno dell'uomo. Un'unica essenza, fatta di bene e male contrapposti, che vuole spingere l'individuo a riflettere sulla sua interiorità e su quanto questa possa essere costituita da frammenti di colori vivaci la cui tridimensionalità è necessariamente delineata da pennellate di nero che vanno a costituire la gamma delle tonalità dell'animo umano. Cosa voglio dire con questo? Che ogni uomo è custode della luce e dell’oscurità e che questo dualismo è necessario per dare comprensione personale agli eventi che ci vedono protagonisti, oltre a dare definizione alla nostra essenza. Protagonista è Ethan Moore, ragazzo dal vissuto difficile che diviene involontario messaggero di un contenuto particolare che, a grandi linee e in modo blando, posso definire una lotta tra “bene e male” ma che, in realtà, è una lotta con la propria interiorità e la propria vera natura.
PREFAZIONE DELL’AUTORE:
Il dualismo del quale si narrerà in queste pagine, frutto di intense
ricerche e interessi approfonditi nel corso del tempo, corrisponde a una
dicotomia “antica come il mondo” e, forse, anche precedente ad esso. Uno
scontro secolare che vede contrapposti la luce alle tenebre, due entità tanto
differenti e fra loro contrastanti. «Dio vide che la luce era cosa buona e
separò la luce dalle tenebre. E chiamò la luce giorno e le tenebre notte»
(Genesi 1,4-5). Elementi che vengono fin da subito separati e additati quali simbolo
di bene il primo e ritratto del male l’altro. Un’antitesi che si espande oltre
i confini dei paradigmi religiosi per addentrarsi, diffondendosi a macchia
d’olio, nei meandri di tutti i vari aspetti della vita divenendo questione
morale, oltre che spirituale. La luce è immagine della luminosità e le tenebre
ritratto dell’oscurità. Tale contrapposizione è radicata all’interno delle
nostre consapevolezze tanto da divenirne insita all'uomo stesso. Sarà capitato
a tutti di essere tranquilli nell'entrare in una stanza illuminata con la pace
nel cuore ma, al tempo stesso, finire terrorizzati per quello che si potrebbe
celare nella zona d’ombra generata da una porta socchiusa, un mobile accostato
al muro e, per assurdo, dalla nostra stessa ombra che, in controluce, si
riflette sulle nitide pareti sino a poco prima immacolate e prive di segni. Così
come quell'ombra generata dal nostro corpo frapposto tra il fascio luminoso e
la parete sulla quale esso va a riflettersi appare minacciosa, nonostante sia
semplicemente partorita dalla nostra figura, anche il cammino dell’uomo – del
quale purtroppo non conosciamo ancora con precisione la destinazione finale –
altro non è che un riflesso filtrato delle azioni che l’individuo ha compiuto
lungo la propria esistenza. Ogni decisione, azione e parola, darà vita a una
serie di conseguenze determinanti nella definizione dell’andamento e della
direzione del nostro percorso il quale, inevitabilmente, sarà determinato da
una battuta finale d’arresto preludio a una nuova vita per la quale si ha una
dolce speranza: quella dell’essere immersa nella luce. Ma questi muri cementati
che l’uomo erge intorno a sé, nel momento in cui bagnerà d’eterno il capo, andranno
sicuramente a creare delle ombre generate dall'interposizione degli stessi che
impediscono alla luce di riflettersi e invaderlo nella totalità; il filo della
sua esistenza verrà perciò fatalmente oscurato da questi ostacoli. L’idea di
trattare un argomento tanto intricato e vasto è nata scrivendo, guidata dal
flusso della parola interiore che, con tono solenne, stava narrando i vari
accadimenti che mi hanno visto protagonista lungo il corso della mia vita nel
tentativo di dare comprensione personale a questa forza vitale che investe
l’umano. Tale voce si è lasciata guidare dalla concezione che “tutti i nodi
finiranno per venire al pettine”. Anche se qualche volta potranno causare
sofferenza alla persona che sta pettinando i capelli (vogliamo chiamarlo Karma?)
essi verranno, per forza di cose, con l’essere sbrogliati. È qui che
s’inserisce la rappresentazione di una nuova vita fatta di luce e la necessità
di fare attenzione alle decisioni che prendiamo lungo il cammino poiché queste
saranno determinanti. Tale approfondimento non si collega a un discorso
generico relativo a una “forza maggiore” che guida le nostre esistenze ma a ciò
che avviene all’interno dell’uomo il quale, si spera con saggezza e profondità
d’animo, si trova costantemente sottoposto a bivi per i quali è obbligato a
prendere una decisione. È un invito a fare attenzione non
solo a ciò che ci circonda e alle persone che fanno parte della nostra realtà
ma anche, e soprattutto, a ciò che è celato nel nostro cuore.
Adesso vi lascio con un piccolo estratto...
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Non sono amante dei libri fantasy preferisco romanzi storici o anche più leggeri ma più reali.
RispondiEliminaIo adoro sia i fantasy, ma anche i libri più "reali". Anche se il genere fantasy è quello che prediligo di più.
EliminaSembra interessante. E' un genere che non ho letto spesso, ma penso che dovrò colmare questa lacuna. In realtà sono vittima di un piccolo pregiudizio: ho paura che non mi prenda. Ti saprò dire.
RispondiEliminaAll'inizio anch'io ero vittima del pregiudizio, in famiglia leggono solo gialli, ma quando lessi il mio primo fantasy fu amore a prima vista anzi a prima lettura ahaha.
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