mercoledì 17 ottobre 2018

Recensione: "In tasca la paura di volare" di Lorenzo Foltran.

Salve lettori, oggi la recensione tratterà su una raccolta di poesie che avevo portato sul blog un paio di mesi fa. Lette in un paio d'ore, piene di dolore e ricerca personale è così che si possono definire le poesie di Lorenzo Foltran. La raccolta si suddivide in tre sezioni, quasi a significare diverse fasi della vita dell'autore.


Info:
Titolo: In tasca la paura di volare
Autore: Lorenzo Foltran
Genere: Poesia
Pagine: 96
Editore: Oèdipus Edizioni
Formato: Cartaceo
Prezzo: 12€
Sinossi: In tasca la paura di volare è una raccolta di 67 poesie divise in tre sezioni: Donne sparse, I lampioni e nessun altro e In tasca la paura di volare. 

Scostate le fronde ultime, un saluto e ciascuno alla sua strada. Le prime luci, rade (è notte e la più parte dorme) fanno sicuro l’accesso al villaggio.
 In tasca la paura di volare è una raccolta composta da 67 poesie, tutte con temi accomunanti. Nella prima sezione il nostro autore ci parla di varie donna, a ognuna di esse dedica poche righe e le contempla quasi fossero per lui delle Muse. Non a caso la prima sezione si chiama "Donne Sparse". Nelle prime poesie vi si scova del dolore palpabile dietro ogni verso, ma a lungo andare nella lettura ci si trova davanti ad argomenti ridondanti. Che, a mio parere, rendono meno autentico il sentimento dietro alla elaborato. 


"Quando la guardo, tutto
di lei mi dice: ancora.
Non importa il silenzio,
castano che il verde si colora, 
come sapere fosse doloroso.

Io sono un foglio bianco
e sei la sola a scrivere."
Nella seconda sezione ci troviamo di fronte a temi della vita quotidiana, come ad esempio il sabato sera o che nel mondo non vi sia più posto per la poesia. L'autore ha intitolato questa sezione "I lampioni e nessun altro". Un titolo che ci preannuncia lo smarrimento, e l'autore riesce a conferire tutte le sue emozioni (di noia, solitudine e perdizione) al lettore stesso. Questa sezione, grazie alla scrittura concisa e mirata dell'autore, riesce a trasmettere un forte pathos.
"Amore è esprimere
sempre lo stesso desiderio,
la cosa più triste
è cambiare da sogno a sogno." 
"In tasca la paura di volare", terza sezione da cui prende il nome tutta l'opera, è un misto di paura, di viaggi e di perplessità che il nostro autore affronta sempre in modo crudo. Ma da anche spunto per soffermarsi e quasi a prospettare il futuro delle sue poesie. 

"Luna che illumini dune di nebbia
in un cielo di sabbia,
là nel deserto ero solo un'impronta
cancellata dal vento.
Il tempo soffia e sferza le pianure,
freddo che non si ferma mai.
Non c'è tra la polvere la mia forma,
il paesaggio cambia.
Là nel deserto ero solo un'altra ombra
inutile di notte,
di giorno pretesto per un miraggio
che vaga tra luci e onde.
Dimmelo tu, mia misteriosa Luna
che cosa sono adesso."
Lo stile dell'autore è semplice e diretto, si denota anche uno studio ricercato, che dona ad alcune poesie immagini e sensazioni palpabili. Non ho apprezzato, in alcune poesie, la stilistica che a mio parere era troppo ricca. In quel caso gli argomenti tratti venivano "soffocati" da termini non adatti per la loro portata. Non è una raccolta facile da comprendere, infatti ci vuole impegno e tanta dedizione per alcune poesie, non è adatta a chi non ha voglia di impegnarsi. Uno dei fattori positivi, è che la persona riesce ad immedesimarsi nello scrittore, sentendo tutte le sue perplessità ed esperienze dolorose. Ricercavo una lettura del genere, che abbia i suoi pro e i suoi contro, è una raccolta che va letta e vissuta.

Una poesia deve essere vissuta per quello che si prova leggendola, e voi siete pronti a perdervi fra le sue rime?    
 
VALUTAZIONE LIBRO:
 Prodotto fornito dall'autore Lorenzo Foltran.

2 commenti: