martedì 21 aprile 2020

Recensione:"Il suggeritore" di Donato Carrisi.

Negli ultimi anni l'autore Donato Carrisi è stato nominato tantissime volte in vari contesti, anche in quelli familiari. Pochi giorni dopo l'inizio della quarantena l'autore ha deciso che ogni giorno avrebbe letto un capitolo del suo libro, ero rimasta così ammaliata dalla scrittura e dalla narrazione che ho deciso subito di leggere il romanzo. L'autore ci presenta uno scenario macabro, dai toni cupi che ci straziano l'anima. Sono scomparse cinque bambine, ma vengono ritrovate sepolte sei braccia. Chi sarà mai la sesta bambina? Chi mai compierebbe un gesto così cruento su delle ragazzine?



Info:
Titolo: Il suggeritore
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi 
Formato: Cartaceo/Ebook
Pagine: 458
Prezzo: 14,90€ Cartaceo/ 8,99€ Ebook
Sinossi: Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, l’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...
Leggere questo autore per me è stata una scoperta, i personaggi e il serial killer sono portanti per la storia. Ci troviamo in uno scenario lugubre, dove la paura si combatte contro la paura . 
Il personaggio di Mila Vasquez, nonchè protagonista della storia, è particolare. Mila non conosce l'empatia, non riesce a provarne e l'unico metodo per provare una sensazione che la faccia sentire viva è infliggersi su sul corpo delle ferite. Mila ai nostri occhi può apparire come una dura, un muro di ghiaccio impenetrabile ma il suo animo oscuro nasconde molti segreti. L'autore cerca attraverso la personalità complessa della protagonista di tenerci lontani da lei, di distaccarci come quest'ultima fa con le emozioni.
 La sua evoluzione nel libro è un crescendo, si vede mutare il suo lato psicologico e riusciamo persino ad entrare in contatto con lei. Mila è una persona che conosce la sofferenza troppo bene, il suo compito è trovare le persone scomparse in particolare i bambini. Che la giovane Mila nella disperata ricerca della sesta bambina, abbia perso se stessa?  


"I serial killer, con ciò che fanno, cercano di raccontarci una storia."
Questo libro non è il solito thriller. Solitamente quando leggo dei thriller quello che manca è il coinvolgimento emotivo/psicologico. Ne "Il suggeritore", l'autore mira in particolare alla totalizzazione da parte del lettore. Ci si insinua lentamente nella vita del criminologo e della sua squadra, si osserveranno le loro paure e scopriremo oscuri segreti. 
Molto spesso brancoleremo nel buio sulla scia delle indagini che sembreranno vane, la ricerca della sesta bambina ci sfinirà ma ogni dettaglio è fondamentale. Il suggeritore lo sa, costruisce un disegno ben preciso e lineare. Il serial killer non "gioca" solo con la vita delle persone, ma s'insinua nelle menti altrui e sussurra... 
Lo studio che fa l'autore è magistrale, vi sono dei dettagli non indifferenti. Parlando specificatamente è lo studio delle varie categorie dei serial killer. Per chi non lo sapesse, esistono varie etichette per individuare un SI, l'autore le cita in varie pagine facendoci intendere che l'omicida che stanno cercando è un caso unico.

Un caso differente, se si può dire anche reale. Il suggeritore è colui che sussurra, la sua mente perversa s'insinua in quella altrui senza lasciarla scappare dalla sua morsa letale. Ci stravolge, è sempre un passo avanti alla squadra speciale. I vari indizi che lui lascia sul suo percorso sono in quel posto perchè l'ha deciso lui, perchè è già tutto delineato e disegnato. 

I personaggi sono ben delineati sia psicologicamente che fisicamente, nessun particolare è tralasciato. I luoghi sono indefiniti, i nomi utilizzati internazionali e l'ambientazione può essere ovunque. I luoghi sono tetri e inquietanti, che ci accompagnano da sfondo per tutto il resto della storia. Si sposano alla perfezione coi personaggi, che sembrano vivi e reali. Ci sembra di vedere un film, di essere spettatori di una una scena che ci sconvolgerà e che per attendere un'informazione veritiera saremmo colti in un momento pieno di suspense. 
Non è una storia semplice da leggere: è cruda e dura, sconvolgente ma allo stesso tempo inquietante.
Carrisi ci fa vedere le due forze che muovono il mondo: il bene e il male. Il male che agisce sulla sofferenza altrui, dove l'uomo non ha scrupoli pur di arrecare un danno al prossimo. 


"La sofferenza ha un compito. Serve a ricomporre i legami tra le cose dei vivi e quelle dei morti.
E' un linguaggio che sostituisce le parole."
Alla storia si alternano pensieri marcati, altri pezzi in corsivo e delle lettere fondamenti che saranno utili per la ricostruzione finale. Questo tipo di impaginazione dona alla storia angoscia e inquietudine. La ragnatela del suggeritore ci coglie impreparati ad ogni sua mossa, ma chi è quest'uomo? 
Riuscirà la squadra a non cadere in questa trappola? Ma soprattutto Mila troverà la sesta bambina?  Le domande ci affollano la mente fino alle ultime pagine, quando tutto verrà a galla, Carrisi ci lascerà senza fiato ed è lì che saremmo caduti nella sua trappola. Finiremo anche noi nella trappola del suggeritore, senza trovar via d'uscita.


"Dio è silenzioso.
Il diavolo sussura."

La narrazione dell'autore è totalizzante fino all'ultima pagina, le emozioni che vengono trattate sono reali e riusciamo a riviverle su noi stessi. Mila ci appassiona e ci sconvolge, seppur inizialmente Carrisi vuole discostarci dal suo personaggio. Il lessico utilizzato è diretto al lettore, e allo stesso tempo ricercato poichè vi sono termini specifici del linguaggio tecnico utilizzato dai criminologi e dagli esperti del team. Le informazioni che riceviamo sono molte e allo stesso tempo la voglia di scoprire va di pari passo con la storia. Il finale mi ha lasciato senza fiato, mi ha sorpreso e allo stesso tempo stordito. Una storia diversa dal solito, un thriller che s'insinua nella parte oscura della nostra mente. Non dobbiamo farci sopraffare dalla paura, dobbiamo affrontare la situazione in ogni sua circostanza e sfumatura. 
Il male prevarrà sul bene, dove ci sono ombre vi deve essere sempre la luce e Mila e il suo team riuscirà a riportare l'equilibrio in queste due forze che governano il mondo?







VALUTAZIONE LIBRO:

9 commenti:

  1. Non conosco questo libro ma la recensione mi è piaciuta molto.
    Un bacione ;)

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  2. Ne ho sentito parlare molto di questo autore ma non ho mai letto niente di suo, non è proprimente il mio genere ma credo che ogni tanto uscire dalla propria confort zone è un esperienza da provare!

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    1. Io grazie a lui sono uscita definitivamente dalla mia confort zone, te lo consiglio

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  3. Sembra molto interessante e spero che non mi deluderà, perché con i Thriller ho un rapporto difficile.

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  4. Ho sentito parlare a lungo e in largo di Donato Carrisi, ma purtroppo non ho ancora avuto modo di leggere i suoi romanzi. Sembrano tutti interessanti - e recensioni come questa non fanno che invogliarmi ad approcciarmi alla sua scrittura - ma il problema con autori del genere è sempre quello di individuare il giusto titolo da cui iniziare ahah

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  5. Direi che è uno dei pochi generi a cui non mi sono ancora approcciata

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  6. Già ero molto incuriosita da questo libro ma ora lo sono ancora di più

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