lunedì 4 maggio 2020

Recensione: "Layla" di Massimo Piccolo.

In una Napoli contemporanea, dove le chiese e le credenze popolari fanno da padrone il romanzo, Massimo Piccolo ci narra la vita di quattro adolescenti. Tre ragazzi vittima della società e del cambiamento, tranne Layla. La ragazza, nonché fulcro di tutta la vicenda, è strana e ricca di mistero. La psicologia si mescola alla perfezione con l'esoterismo e antiche leggende, ci porteranno nella cittadina napoletana tra le sue vie e i suoi segreti. Ma Layla nasconde un segreto ancora più profondo, riuscirà la compagnia a riportarlo alla luce? 


LAYLA
Massimo Piccolo

 ,75

Editore: Cuzzolin
Formato: Copertina Flessibile
Prezzo: Flessibile 14,90€
Pagine: 390
Trama: In una Napoli vera e contemporanea (lontana dal folclore o dal racconto di Gomorra),
nel normale scorrere delle giornate di cinque ragazzi, tra passioni, desideri e i naturali intoppi del diventare adulti, si insinua una realtà fatta di misteri e accadimenti inspiegabili e spaventosi. Chi è Layla e quali segreti nasconde? E chi si cela dietro il personaggio de la sposa, una sacerdotessa amorevole che ha saputo decifrare i mille indizi che la città conserva (ora in una cappella chiusa del Duomo, ora in un dipinto, ora nelle fattezze di una Madonna col Melograno) o una spietata dispensatrice di morte? E Gabriel, mente brillante e razionale immune anche al più piccolo tentennamento, che già a cinque anni ai cartoni animati preferiva i programmi di Piero e Alberto Angela (e socio del Cicap a dodici), riuscirà a interrompere quanto di drammatico e incomprensibile sembra destinato a succedere?

Il romanzo di Massimo Piccolo ci fa immergere nella società di oggi, attraverso gli occhi di questi quattro ragazzi. Con un velo di mistero e inquietudine ci riconosciamo e viviamo le vite di questi adolescenti, io riesco a sentirli miei visto la vicinanza con la loro età alla mia. Ma Layla, Gabriel, Sara e Pisto incarnano quattro personalità differenti ma che nella vita odierna sono sempre più presenti.  
Layla è un personaggio sfuggente, impercettibile quasi invisibile. La sua presenza si sente e si osserva, ma le parole non sono il suo forte e per la maggior parte del tempo preferisce stare in silenzio. Quel silenzio che ci riempie l'animo di domande, del perchè di una personalità del genere così schiva ma così desiderosa d'amore. La sua figura esile e le sue insicurezze, nascondono qualcosa di molto profondo che vengono addolcite dalle sue zollette di zucchero colorate. Ma Layla, seppur solitaria, instaura un legame d'amicizia molto forte con Sara. Sara, la tipica adolescente dipendete da Instagram che da grande sogna di diventare un'influencer. La ragazza è fissata con i numeri e l'aspetto esteriore, in lei possiamo denotare il messaggio della generazione attuale, la quale si fida solo ed esclusivamente dei social.
Così come una sostanza stupefacente, Sara dipende dal parere altrui e dai numeri che il suo profilo segna. Non è un argomento facile, anzi trattarlo in un romanzo di questo genere mi ha colpito particolarmente. In una generazione dove la competizione dietro qualcosa di prettamente digitale è sempre dietro l'angolo. La compagnia è consolidata dall'amicizia di Gabriel e Pisto, quest'ultimo è il soprannome di Tommaso. La loro amicizia è vera e reale, ma come ogni rapporto vi sono delle crepe. Pisto incomincia a notare il cambiamento del suo amico, non solo a livello fisico ma anche a livello mentale...Sente che il suo migliore amico di tutta una vita non è più la persona che conosceva. Gabriel d'altro canto, si rende conto del suo cambiamento, ma non riesce a comprenderlo. Come ogni ragazzo della sua età, dietro una corazza si cela una curiosità verso l'ignoto e le credenze popolari, e tutto ciò è scritto nel suo blog che l'autore integra in vere e proprie pagine del libro. 
I personaggi principali, assieme alle loro paure e debolezze, sono dei semplici adolescenti che cercano di vivere al meglio le loro vite. Ma fin quando Gabriel, assieme una serie d'intrighi, non li coinvolgerà in una "missione" dove i segreti solo all'ordine del giorno.


"I veri fantasmi sono le persone strappate alla morte che hanno, però, già abbandonato la vita."
I protagonisti che l'autore ha creato, ci lasciano sempre qualcosa dentro di noi. Così è stato con la figura di Layla, mi ha ricordato molto me alla sua età (non che sia passato molto). La sua invisibilità e la sua fragilità ci faranno ammaliare della sua figura. Ma che segreto nasconde? Perchè sembra evitare il ricordo della sua vita prima del trasferimento?
Gli altri personaggi del gruppo ammetto che non mi hanno lasciato molto, seppur la loro psicologia fosse definita al punto giusto sentivo che mancava qualcosa. Ma dietro questo sfondo adolescenziale, troviamo la figura enigmatica della Sposa Vergine.  Quest'ultima è introdotta da dei capitoli dedicati solo alla sua figura, e alla sua "nascita". 
Le due figure genitoriali all'interno del libro sono i due antipodi, da un lato incarnata dal padre di Layla, un uomo serioso, che incute timore al solo sguardo. Dall'altro la madre di Gabriel disponibile col figlio ma anche molto affettuosa. 

A fare da sfondo è Napoli, tra le sue viuzze e le chiese sparse per la città. Il sole e il mare, i locali frequentati dai giovani che rende tutto ancora più reale e allo stesso tempo magico. Ma oltre questa quotidianità i giovani protagonisti si ritroveranno a dover vivere nell'inquietudine dei segreti e dei misteri. Chi si cela dietro la Sposa Vergine? 
La vita ci viene mostrata in ogni sua sfaccettatura, ogni dolore, lacrima, dalla delusione alla frustrazione fino ad arrivare alla condivisione. Gli animi che l'autore, abilmente analizza, ci mostrano la realtà dell'adolescenza. Questo periodo così complicato ma allo stesso tempo rivelatore per l'essere umano.


"Da dove arriva questo demone che le stava rovinando la vita, fino a questa estate, perfetta?"

La storia è abbastanza complessa, fatta da intrighi e particolari che incuriosiscono il lettore man mano nella storia. La narrazione è limpida e chiara, si diventa un tutt'uno con il romanzo a tal punto di venire coinvolto nelle vite dei personaggi. Per quanto riguarda il lessico ho trovato termini utilizzati nel parlato, specialmente alcuni detti/proverbi napoletani. All'interno del romanzo, nonostante sia stato fatto un lavoro di editing, ho trovato qualche refuso e ripetizione che mi hanno fatto storcere il naso. Anche alcune situazioni mi sono sembrate molto surreali, fino ad arrivare al punto di chiedermi cosa stessi leggendo. Il libro inizialmente incuriosisce e ci fa capire che durante la sua lettura l'inquietudine sarà nostra compagna, ma allo stesso tempo ho dovuto mollare spesso la lettura poichè perdevo il filo del discorso. Avrei preferito maggiori approfondimenti su situazioni o persone, poichè ho sentito la mancanza di qualcosa nelle informazioni che mi venivano narrate. Un punto a favore è sicuramente l'alternarsi dei vari punti di vista, con l'introduzione delle chat Whatsapp e del blog di Gabriel. Questo elemento ci permette di entrare nelle vite di ogni personaggio e della sua visione attuale della situazione, e ciò tiene il lettore incollato fino all'ultima pagina nella speranza di averci capito qualcosa. 
Dopo l'inizio spaesato, a metà romanzo si crede di aver capito tutto... Beh, dimenticatelo. L'autore è riuscito a creare un finale d'effetto dove quello che sembra effettivamente non lo è. I dubbi e le incertezze che rimangono sono davvero tanti, però questo è un bene. Persino Gabriel pensava di aver trovato le risposte, ma effettivamente una risposta a questo finale non c'è. Ci sono cose che non sono semplici da spiegare, dove la mente umana forse ancora non è riuscita a comprendere o spiegare... Questo è quello che ci trasmette la storia di Layla. 

Niente è come sembra, sei pronto ad avventurarti in questa storia senza fine?

8 commenti:

  1. Mi intriga davvero molto ma forse non lo recuperò subito. Preferisco dare laprecedenza ad altri titoli

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  2. Ciao Sabri!
    A dire il vero questo genere di libro non lo apprezzo molto quindi non credo che lo leggerò mai però la tua recensione è curata e molto interessante.
    Ti ringrazio di averne parlato e di avermelo fatto conoscere in modo da potermene fare un'idea.
    Un abbraccio ;)

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  3. Un libro intrigante, anche se sono un po' preoccupata per il fatto che a volte tu abbia perso il filo del discorso e abbia dovuto interrompere la lettura. Per il momento, dato che in questo periodo ho bisogno di letture più fluide, perché altrimenti mi scappa la voglia, credo che andrò solamente a segnarmi il titolo e poi in futuro valuterò il da farsi.

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    1. Secondo me merita, ma ha i suoi momenti per essere letto! Fammi sapere quando e se lo leggerai!

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  4. Sembra interessante ma non è esattamente un genere che leggo e probabilmente non lo apprezzerei fino in fondo..

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  5. Ne avevo già sentito parlare molto su ig e mi attira abbastanza, credo di recuperarlo

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  6. Ho appene terminato la lettura, il finale mi ha spiazzata completamente! Una buona storia, ma non memorabile.

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