sabato 31 marzo 2018

Recensione: Grigio Arcobaleno

Salve lettori, oggi parlerò di questo romanzo che mi ha fatto riflettere molto. "Grigio arcobaleno", non è soltanto un libro ma è un turbinio di pensieri e di riflessioni su cui una persona ci si può aggrappare. Ringrazio Ilario Vanucchi, per avermi dato la possibilità di leggere e recensire questo piccolo gioiello.  
Formato: Kindle e Cartaceo
Prezzo:Kindle 1,99
€  cartaceo 8,99
Pagine:138 
Sinossi: Alessandro Magni vaga per Milano. No, anzi vaga per una parte di Milano. Alessandro è un giovane timido, riflessivo e appassionato d’arte, del quale non sappiamo molto. Il suo lavoro è un argomento che evita volentieri. Il suo passato è offuscato da un presente singolare e vago. Alessandro cammina nel suo quartiere interagendo con persone comuni ma speciali. Non cerca niente, non desidera nulla più di quello che ha, si gode il suo girovagare tranquillo e abitudinario. Finché un giorno non viene incuriosito dallo strano modo di camminare di una ragazza. Maria lavora come segretaria alla Rainbow Oil Company Italia e non va d’accordo con suo marito. Il suo capo, un uomo vanitoso e arrivista, ha una storia con Crystal, la nipote dell’Amministratore Delegato dell’azienda: Flavio Berlinghieri. Un uomo carismatico, potente, bello, falso e stronzo, che guida l’azienda con fermezza e dedizione totale. Il destino, l’avidità, l’amore, il passato, l’odio, il tradimento, i sogni, la paura, la musica e il grigio sono le emozioni e le sensazioni contenute in queste strane storie. Quattro storie avvolte su loro stesse, destinate a fondere le loro melodie in un’unica sinfonia.




Ho letto questo libro in un paio di ore, e devo dire che già dalle prime pagine mi ha preso sin da subito.

 Ma partiamo per gradi, già dalla trama si possono individuare i personaggi principali. Alessandro Magni lo stesso autore lo definisce come un uomo piccolo, a differenza del suo nome che può essere paragonato ad Alessandro Magno. Alessandro nel corso della vicenda ci donerà tutte le sue paure, le sue ansie ma anche la sua stessa evoluzione. Il suo personaggio mi ricorda quello di Walter Mitty interpretato da Ben Stiller, anche lo stesso Walter subirà un'evoluzione durante il corso del film. A differenza dei personaggi secondari, Alessandro è uno dei pochi a non essere statico anzi lui è molto dinamico.
 

"Vivo trascinandomi in giro per le strade osservando le altre persone e cercando di intuire le loro vite. Sono timido ma adoro comunicare. Per cercare di capire. Per cercare di capirmi. Perché vorrei sapere come sono diventato così. Questo sì. Credo di sì."
 

Il personaggio di Maria mi ha fatto pensare alla rappresentazione di una mamma nel nostro periodo. Divisa tra casa, lavoro, i figli e il rapporto col marito che non è più quello di una volta. Una donna così forte ma allo stesso tempo sottomessa dalle situazioni che la opprimono. Maria è uno di quei personaggi che ti fa pensare e ti fa capire che alle cose malsane si può dire anche "NO".
 

"Basta subire. Basta avere paura. La verità e la schiettezza non possono nuocermi in alcun modo. Oggi sono determinata. Oggi è la resa dei conti."

I personaggi di questo romanzo sono semplici, sono veri. La cosa che mi ha sorpreso particolarmente è la psicologia ben definita di ognuno. Anche le rappresentazioni di Youssef o di Anna. Uno dei personaggi che ti scalda il cuore, è quello di Anna, mi ha dato l'idea di una madre col proprio figlio. Lei l'unica che riesce a capire il nostro Alessandro. Quest'ultimo non è inizialmente un personaggio facile da comprendere, ma ognuno di noi ci si può ritrovare. Io mi sono ritrovata quando lui osservando il mondo nota tutti i particolari, sembra assurdo ma già dalle prime pagine io riuscivo a sentire e vedere con i suoi occhi Milano. Con i suoi occhi io ho visto e ho scoperto i piccoli "difetti" che una persona può avere.
 

"Sono fatto così, mi piacciono i piccoli difetti, le dissonanze e le piccole storture che definiscono la particolarità di qualcosa già di per sé bello. Un tratto quasi invisibile di colore in un quadro, utilizzato per far risaltare un particolare. Una nota disarmonica voluta in un brano musicale, ripetuta fino a diventare familiare. Un costume abbandonato su una spiaggia incontaminata. Un fiore in una crepa dell'asfalto. Un albero secco,solitario in mezzo alla savana. Non per forza particolari positivi che aggiungono valore. Ma solo particolari che stonano. Inconsueti."
  
 Come ho già detto è un libro che porta alla riflessione, vi è una figura in particolare che fa venire molte domande al lettore. Ed è un tratto fondamentale, poiché sono pensieri positivi e quasi divertenti che lo scrittore ci ha voluto donare. Leggendo mi ha dato la sua visione del mondo, che in questo caso non si discosta molto dalla mia. In particolar modo vi è una riflessione sulla donna che mi ha fatto sorridere e riflettere.
 

"La donna che sa di latte è come una madre, e sarà una buona madre. La donna che profuma di frutta è dolcissima e affettuosa. La donna con un sentore di birra che ricorda il lievito e il pane è una musa della casa. La donna che profuma di uva con un leggero richiamo alcolico è una donna vivace e curiosa, se sei onesto, sarà onesta. La donna con un odore pungente di whisky è un ottima amante, ma con tutti. La donna che odora di acqua è la tua anima gemella."

"Grigio arcobaleno" non è solo il titolo del libro, ma è molto di più. E' uno stato d'animo, è la scoperta e per me è anche la città di Milano che fa sfondo in tutta la vicenda. L'autore è riuscito a trasportarmi attraverso le pagine in una Milano a me sconosciuta.
 

Il romanzo in sé è ben strutturato e la trama ben costruita. Gli intrighi sono pieni di suspense e non te li aspetteresti mai. I capitoli sono corti e concisi, lasciano sempre qualcosa in sospeso e più si va avanti con la lettura e più si vuole conoscere. Ho amato la scrittura fluida con una certa ironia nelle descrizioni delle psicologie dei personaggi. La cosa che ho apprezzato maggiormente è la continua evoluzione di essi, ed anche la staticità di alcuni.
 

Alcuni dei nostri personaggi riescono a superare le proprie paure, a rivoluzionarsi. E tu riusciresti a sconfiggere la cosa che più temi al mondo?



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