giovedì 14 gennaio 2021

Recensione: "Malamander" di Thomas Taylor.

"Malamander" è un romanzo che tiene in bilico il lettore fino all'ultima pagina. La storia di Herbie e Violet ci trasporterà tra realtà e mito, in un'avventura surreale e adatta a un pubblico di più giovani. Mistero e leggende si fondono, per dar vita a questo romanzo. 


MALAMANDER
Thomas Taylor

 

Editore: Editrice Il Castoro
Formato: Copertina Rigida & Ebook
Prezzo: Rigido 15,50€ Ebook 10,99€
Pagine: 272
Trama: Probabilmente tu non credi al Malamander. Un uomo-pesce non può esister penserai. Immagino che questa storia non faccia per te. Herbert Lemon lavora come Ritrovatore di Oggetti Smarriti del Grand Nautilus Hotel, a Marina Infesta, e sa che restituire cose perse ai legittimi proprietari non è facile. Soprattutto quando la cosa persa non è affatto una cosa, ma una ragazza. Nessuno sa quel che è successo ai genitori di Violet dodici anni prima, ma quando coinvolge Herbert per aiutarla a ritrovarli, i due scoprono che la loro scomparsa potrebbe avere qualcosa a che fare con il leggendario mostro marino Malamander. Marina Infesta è un luogo misterioso, zeppo di strane storie e inspiegabili sparizioni. E Herbert e Violet non sono gli unici a caccia della verità... 

Herbet Lemon è un ragazzino che lavora come Ritrovatore di Oggetti Smarriti al Grand Nautilus Hotel. La storia ruota attorno alla sua visione, la sua voce narrante ci accompagnerà per tutta la vicenda. Un adolescente un po' troppo cresciuto, forse a volte sembra troppo grande per la sua età. Infatti vi sarà un particolare che vi porrà molte domande durante la lettura. D'altro canto il personaggio di Violet è molto impulsivo ed esplosivo. La ragazza è stata abbandonata, ed è alla ricerca dei suoi genitori. Smuoverebbe mari e monti per poterli ritrovare, in lei possiamo denotare una forte tenacia. 
I due protagonisti sono delineati nella loro psicologia, ma ho sentito qualche penso mancante. Un qualcosa che sicuramente sarà approfondito nei prossimi volumi, e che mi hanno incuriosito a terminare la lettura. 
I personaggi secondari sembrano aver tutti lo stesso scopo: scoprire di più sulla leggenda del Malamander. Di loro sappiamo ben poco, conosciamo solo il loro scopo. A Marina Infesta alleggia la presenza di questo uomo pesce, che sul suo cammino lascia molti indizi e domande irrisolte. Le domande che ci poniamo sono tante e pagina dopo pagina aumentano la nostra curiosità. Perchè sono tutti concentrati su questa leggenda? Ma soprattutto il Malamander esiste davvero?

«La gente va dal medico per avere delle medicine, giusto? Be', è lo stesso, ma per i libri. I libri sono come le medicine.»
Per quanto concerne la psicologia di tutti i personaggi, come già anticipato avrei preferito un profilo più approfondito. Ma comprendo che dietro la storia vi è un alone di mistero, che deve perdurare nel tempo. 
Il confine tra leggenda e realtà è molto labile, e la mente umana a volte potrebbe suggestionarsi con dei segni o forse no? Forse davvero i nostri protagonisti arriveranno a una conclusione sulla leggenda dell'uomo pesce. Il worldbuilding che fa da sfondo è surreale e intrigante. Inizialmente si pensa di trovarci in un fantasy, ma il romanzo improvvisamente si tinge per essere un giallo per ragazzi. Le descrizioni sono minuziose e allo stesso tempo reali, riusciamo a sentirci il vento soffiare in faccia sulla spiaggia o la Foschia che avvolge tutta la città. 

Molto importanti sono i valori che il romanzo riesce a trasmetterci. Tra i due protagonisti, nascerà in poco tempo un'amicizia legata da un unico obiettivo. Tra le pagine del libro riusciamo a scorgere delle vene comiche e allo stesso tempo travolgenti. Importante come giallo per ragazzi è la determinazione con cui vogliono scoprire la verità. Violet ricerca i suoi genitori, spariti misteriosamente e dietro il loro "ricordo" aleggia un mistero che diventa sempre più fitto. Anche qui, un bellissimo messaggio di ritrovare le proprie radici e riconquistare tutto ciò che si è perduto in quegli anni. I protagonisti avranno molte sfida affrontare, soprattutto a livello personale. 

«Nella vita vera non c'è sempre il lieto fine. 
Forse dobbiamo solo imparare ad accettarlo.»
Thomas Taylor costruisce un romanzo avvincente e con grandi spunti di riflessione. La narrazione è fluida e scorrevole, non ci si rende conto che le pagine scorrono sotto i nostri occhi. Il lessico utilizzato è semplice e diretto, infatti è adatto ai giovani lettori a cui è rivolto il romanzo. Ammetto di essere piacevolmente sorpresa, pensavo di ritrovarmi in un fantasy e invece lentamente si è trasformato in un giallo. Un giallo che ci coinvolge con una spinta adrenalinica e con una corsa contro il tempo. L'atmosfera noir ci teletrasporterà in una cittadina a riva al mare dove tutto è possibile. E' proprio la storia da raccontare intorno al falò in una notte d'estate o da leggere assieme ai fratelli più piccoli. 
Il libro è ricco di colpi di scena che lasceranno il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. Il finale ammetto che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, poichè non amo molto i finali aperti. Ma sono rimasta particolarmente incuriosita da questa scelta, che ci preannuncia il secondo volume. 

Herbie e Violet dovranno affrontare varie peripezie, tra misteri e la foschia. E tu sei pronto ad aiutarli?

2 commenti:

  1. Non so... non ne sono rimasta particolarmente colpita

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  2. Sono combattuta, da un lato vorrei leggerlo, ma dall'altro mi sembra una storia già vista, quindi ci rifletterò su.

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