giovedì 22 aprile 2021

Recensione: "La Regina dei Draghi - I Draghi di Terra vol.2" di Brian Naslund.

Bershad l'Impeccabile ammazzadraghi ritorna con una nuova avventura. Un romanzo crudo, diretto e allo stesso tempo esilarante. La storia ruota intorno a più punti di vista, le vicende s'incastrano alla perfezione quasi come se ogni parte del puzzle fosse al proprio posto. Bershad e Ashyln saranno costretti a fuggire, ma con loro porteranno molti intrighi e segreti difficili da svelare.  


LA REGINA DEI DRAGHI - I DRAGHI DI TERRA VOL.2
Brian Naslund

 (4.5)

Editore: Multiplayer Edizioni
Formato: Copertina Rigida 
Prezzo: Rigido 22,90€ 
Pagine: 511
Trama: L'ammazzadraghi Bershad e la regina Ashlyn stanno per affrontare la più grande sfida della loro esistenza. Considerata una strega e ripudiata dal suo regno, Ashlyn trova rifugio presso il popolo di sua madre. Ma non si è rassegnata, ed è decisa a dominare poteri magici da tempo ritenuti impossibili da gestire. Questo, tuttavia, potrebbe avere conseguenze impreviste. Nel frattempo, Bershad ha scoperto il motivo della sua presunta invincibilità e sa di avere i giorni contati. Ciò nonostante, vuole aiutare a tutti i costi Ashlyn a riconquistare il trono. Per farlo, saranno costretti ad affrontare un imperatore straniero e il suo esercito dotato di terribili nuovi armamenti, pronto a distruggere la terra di Ashlyn pur di appropriarsi dei suoi preziosi draghi. I due dovranno tentare l'impossibile per salvare il regno e prevalere.

Bershad è l'uomo che conosciamo dallo scorso volume, il solito ammazzadraghi e l'antieroe per eccellenza. In questo volume la sua psicologia ha un'evoluzione notevole, non soltanto si dimostra esser fedele al primo volume con la sua vena sarcastica ma denotiamo in lui c'è veramente un animo buono. Infatti posso affermare che in questo romanzo l'uomo, nonostante le note caratteriali precedentemente descritta, riemergerà il suo animo. Una psicologia complessa la sua che non faremo a meno di amare.
Affiancato in questa sua folle avventura, la Regina Ashyln predomina la scena. Un personaggio proprio girl power il suo, forte e potente allo stesso tempo. La Regina è una donna tutta d'un pezzo, ferma e decisa sulle sue scelte di vita e non. 
La sua psicologia, così come quella di Bershad, è diversa dal solito e mascherata da un velo di cinismo come se i due personaggi dovessero proteggersi per non rimanere feriti. Infatti entrambi utilizzando frasi taglienti e crude, ma allo stesso tempo reali che ci fanno vedere la situazione sotto un aspetto completamente diverso. 

Come già anticipato, la storia non ruota intorno ai due protagonisti. Così come nel primo volume riscontreremo almeno altri tre POV'S (punti diversi) della storia. Che ci permetteranno di addentrarci non solo nel carattere di ognuno, ma anche comprendere la situazione generale tra Papiria e Almira. 
Intriganti sicuramente sono le diverse psicologie inserite nel romanzo, ognuna contraddistinta da un obiettivo principale. Sicuramente verremo travolti dalla sete di potere ma anche di conoscenza, non posso scendere troppo nei dettagli o rischierei di fare spoiler. 

«Non si può domare un drago. 
Proprio come non si può urlare contro la marea per spaventarla e farla andare via.»
I draghi sono sempre di meno, i cieli non sono quasi più dominati da questi rettili. Il commercio dell'olio di drago sta prendendo il sopravvento, e di certo queste creature non possono avere scampo da questa crudeltà.
Molte sono le domande che ci poniamo lungo la lettura, vedendo in netta contrapposizione la città di Papiria fondata sul progresso. Sicuramente le scelte non sono del tutto nobili, ma non posso fare a meno di denotare come Naslund ci abbia fornito delle descrizioni vivide di usanze e costumi della città. 

Come in una storia che già abbiamo sentito l'uomo assetato di potere caccia qualcosa, e in questo caso i draghi, per accrescere sè stesso. 
In un personaggio in particolare si denota questo atteggiamento egoistico verso la vita e allo stesso tempo l'ignoranza del ruolo che ricopre. Una rappresentazione realistica dell'uomo moderno, è questo che interpreto leggendo le vicende. Come l'avidità colpisce l'uomo lasciandolo senza fiato, e allo stesso tempo la bramosia di potere lo porta a compiere atti ignobili verso ciò che lo circonda. 
Dietro questi personaggi secondari credo si nascondano molti messaggi velati, come anche ad esempio la scoperta del proprio sè. In particolar modo il personaggio di un giovane ragazzo che finalmente scopre la sua vera natura, e nonostante ciò mantiene sia la sua purezza che la sua veridicità. 

«No. Non sto dicendo questo. 
Dico solo che una volta che quel genere di cose ti si insinua nell'anima, non c'è modo di tornare indietro. Nè di ricominciare da capo.»
 Sicuramente uno dei punti forza e cardine del romanzo è il worldbuilding vivido e reale. L'autore attraverso atmosfere cupe e a tratti steampunk ci introduce in mondi totalmente diversi dal nostro. Ci sembra di essere trasportati all'interno di un film senza fine, dove il mondo che ci circonda prende forme differenti sotto i nostri occhi. 
Tutto ciò è contornato da sentimenti veri e reali, che ci scuotono il petto. La penna di Naslund è singolare, poichè attraverso pochissime righe riesce a trasmettere anche usando una semplice imprecazione. 
Non mancheranno di certo scene forti e brutali, così come il primo libro la sete di giustizia di Bershad è così forte da riuscire a percepire attraverso le pagine l'odore metallico tipico del sangue. L'autore punta attraverso le sue descrizioni a trasportarci in questo mondo, e a fine lettura ci fa sentire come se avessimo appena abbandonato la nostra terra di origine.

Un viaggio che nasconde molte verità e allo stesso tempo svelerà segreti oscuri. Come sempre, così come nel primo volume, Naslund ci fa intendere che il viaggio che il ramingo e la Regina compiono sia molto di più. Credo che dietro di esso si nasconda un sentimento profondo di consapevolezza, di entrambi i personaggi, e quando scopriremo la sconcertante realtà dei fatti non potremmo fare a meno di rimanere increduli di fronte alle pagine. 

«Tu più tra tutte le persone dovresti sapere come vanno le voci.
C'è un fondo di verità che si gonfia ogni volta che passa da una bocca ubriaca all'altra.»

Il lessico utilizzato è forte e crudo, ci lascia esterrefatti ma allo stesso tempo sorpresi per i vari intercalari e qualche parola colorita di troppo. L'unica nota dolente è sicuramente la narrazione, a tratti pesante. Ammetto che ero terrorizzata da questo secondo volume, visto che quasi sempre sono storie di transizione per l'ultimo capitolo della serie. Ma Naslund ha rispettato le mie aspettative e devo dire anche in modo molto positivo. 
Ogni capitolo ci fornisce una visione a 360 gradi della situazione, sicuramente è una peculiarità dell'autore e che non si smentisce. I colpi di scena sono all'ordine del giorno e la suspense aumenta pagina dopo pagina. 
Le scene di battaglia sono descritte nei minimi particolari, non sempre apprezzo questo genere ma l'autore si destreggia così bene nelle spiegazioni da non riuscirmi a farmi staccare gli occhi dalle pagine.
Anche qui il finale ci lascia senza fiato curiosi soprattutto per come andrà a finire la storia. A fine libro sentivo che molti interrogativi non erano stati risolti, ma sicuramente lo saranno nel prossimo volume che non vedo l'ora di leggere!


Draghi, magia e dei compagni davvero singolari. Ti avventurerai assieme ai nostri protagonisti alla scoperta di nuove terre intinse di segreti?

1 commento:

  1. È probabilmente dai tempi del Ciclo dell'eredità che non leggo un bel romanzo con draghi, e questo sembrerebbe proprio il titolo giusto per ritornare in pista! Ovviamente prima recupererei il primo volume, ma con una recensione del genere sono sicura lo divorerei per poter passare subito a questo 🙈✨

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