domenica 12 febbraio 2023

Recensione: "Blackwater - La piena" di Michael McDowell.

Il primo capitolo della serie di "Blackwater" di Michael McDowell ci fa addentrare nella desolata Perdido in Alabama. La penna dell'autore ci coinvolge a tal punto da farci sentire l'odore delle acque putride del fiume e del fango che lambisce la cittadina. 
Oscar Caskey, assieme al suo domestico Bray ci accompagnano in un'avventura senza fine. Dove l'incontro con la giovane Elinor ci lascerà disarmati da cotanta bellezza, ma ricordate non è tutto oro ciò che luccica. Cose misteriose accadranno nella cittadina di Perdido.


BLACKWATER - LA PIENA
Michael McDowell


Editore: Neri Pozza
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 9,90€ Ebook 4,99€
Pagine: 256
Trama: 1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey

L'arrivo di Elinor è così improvviso, come la piena che ha colpito la cittadina di Perdido. Nessuno sa come abbia fatto a sopravvivere alle acque putride e omicide del fiume. Viene vista come una minaccia, una donna senza un passato e senza nessun oggetto da ricondurre alla sua persona prima della catastrofe. 
La sua persona s'insinua nella vita della famiglia Caskey, riesce a trovare il punto fragile e romperlo. Causando così una serie di discrepanze familiari non indifferenti. Descritta come una donna meravigliosa ma soprattutto ricca di misteri, neanche lo stesso Oscar riesce a cogliere i segnali della donna di cui è ammaliato. Ma c'è qualcuno che trova alquanto insolito il suo arrivo e i suoi atteggiamenti, in particolare Mary-Love. La donna dalla voce forte e predominante che non riesce a comprendere quest'aura di mistero, e che nonostante tutto si batte per poter proteggere la propria famiglia. Una matriarca degna di tale nome, una voce che squarcia il bello costruito intorno alla figura della giovane Elinor. 

In questo romanzo di McDowell la presenza delle donne è il fulcro centrale della storia. Due personalità così disparate appartengono al romanzo e tra le righe il lettore riesce a addentrarsi nella vicenda familiare. Mary-Love cerca solo di proteggere il figlio da una donna misteriosa di cui non si sa niente. Ma Elinor allo stesso tempo sembra una donna che possa accontentare il mondo con i suoi modi pacati e allo stesso tempo penetranti. 
Il personaggio di quest'ultima, avvolto così tanto dal mistero, che sembra ammaliare anche lo stesso lettore e lo cattura nella ragnatela che lei stessa sta tessendo. La matriarca invece è l'opposto della giovane, si dedica alla casa e allo stesso tempo i suoi modi calorosi sono riconosciuti in città. Ma la vera domanda che ci sorge durante la lettura è: chi è Elinor? E come riesce ad ammaliare chi circonda?
All'interno di questi drammi familiari e interventi per sabotarsi a vicenda, il ruolo dell'uomo viene surclassato dalle donne. Infatti nel romanzo qualsiasi personaggio di sesso maschile viene rappresentato come un inetto e dai classici stereotipi. Quasi l'autore volesse mettere in evidenza la mutabilità dell'uomo e del suo essere così ingenuo di fronte alle avversità celate. 

Il romanzo di McDowell è intinto nelle acque del fiume che bagna Perdido. Il tutto permeato da atmosfere gotiche e assolutamente misteriose. Vi saranno delle vicende che ci lasceranno a bocca aperta, ci domanderemo seriamente se sia stato tutto frutto di uno strano sogno. Il lettore sa che qualcosa non va, si legge proprio tra le righe che vi sarà qualcosa di oscuro in atto. Si percepisce la rovina imminente e le acque agitate del Perdido che si preparano a un nuovo mistero da far scoprire. La penna dell'autore ci presenta non il solito horror, ed è proprio questo che rende il romanzo unico nel suo genere. Ho smesso di preoccuparmi di qualsiasi comparsa di creature quando il potere matriarcale è divenuto fulcro centrale della narrazione.
I punti di forza del romanzo sono sicuramente i personaggi, i quali sembrano così vividi e reali che ci faranno sospirare. In particolar modo Elinor sembra di conoscerla da una vita. La ricondurremo forse a qualche nostra conoscenza reale, ma senza pensare a ciò che lei stessa potrebbe celare a noi stessi. 

Il lessico utilizzato dall'autore è ricco e forbito, ci catapulta così in intrighi e misteri familiari. La narrazione è scorrevole al punto giusto, infatti ho iniziato il libro mentre ero in treno e le pagine scorrevano sotto i miei occhi senza rendermene conto. Sono rimasta affascinata dall'aura di mistero e dalle atmosfere cupe che McDowell ci propone. Non posso fare a meno di sottolineare anche quanto sia stato intrigante leggere di Elinor, la donna misteriosa dalla chioma fulva. In lei c'è qualcosa che mi ha veramente colpito, i suoi piani e soprattutto il suo animo così controverso. Il finale mi ha letteralmente spiazzato, ho subito sentito la necessità di conoscere di più e non vedo l'ora di scoprire a cosa andrà incontro la famiglia Caskey.


Sei pronto ad affrontare la piena assieme alla famiglia Caskey?

Nessun commento:

Posta un commento