mercoledì 18 ottobre 2017

La bibloteca di Sabrina

"Io ero una frana e lei una fata, io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante. Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli altri esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone."
- Cercando Alaska
Il libro di oggi narra le vicende del sedicenne Miles, racconta della sua vita fino al momento prima di iniziare il college. Inizia così la sua ricerca di se stesso. Miles inizierà  a frequentare un gruppo formato da il Colonello ( suo compagno di stanza ), da Takumi e dalla bellissima ed enigmatica Alaska Young. La ragazza ha una storia malinconica e triste, maliconica ma anche divertente. Alaska ha sempre pensieri sempre confusi nei confronti di Miles anche detto Ciccio. Partiamo dal titolo del romanzo, all'inizio un po' inganna perchè si pensa ad un viaggio verso l'Alaska, ma capitolo dopo capitolo si capisce che non è così. Tuttavia l'idea che Miles possa essere un esploratore non è del tutto errata, egli alla ricerca molto probabile di se stesso o di domande esistenziali. Lui sin da piccolo era appassionato alle ultime frasi famose, la sua preferita era di François Rabelais ovvero:"Me ne vado in cerca di un grande forse“. Il romanzo in generale è molto scorrevole, pagina dopo pagina si vuole sempre ricercare cosa significhi quel conto alla rovescia dei capitoli. Quando si arriva alla fine del conto alla rovescia, ci si aspetta sempre un miglioramento che non avverrà. Miles imparerà molto da Alaska e lui la amerà per questo, la ragazza è sempre un po' sfuggente ed a volte sempre di appartenere ad un mondo tutto suo. Amo i personaggi descritti da John Green, amo i loro nomi e le loro vite, Miles ed Alaska sono dei vissuti ovvero fanno parte della storia. E sono descritti in maniera così singolare da poterli persino viverli o riconoscersi in loro. Ma analizziamo la frase scelta, poiché è una delle mie preferite (sono sempre un po' di parte, lo so). Qui vi è un paragono tra due personaggi, ovvero il senso d'inferiorità che uno ha nell'altro. Ogni persona si sente inferiore o superiore ad altri, alcuni lo ammettono ed altri lo negano. Ma il vero senso di essa è quello che ci sta dietro ovvero il trasporto emotivo, legato ad un sentimento più profondo ovvero all'amore. L'amore diciamo quello visto dagli adolescenti che si può considerare profondo. La citazione spiega appieno il romanzo, che è una continua scoperta.





“Le persone sono state create per essere amate, mentre le cose sono state create per essere utilizzate. Il motivo per cui il mondo è nel caos è perché le cose sono amate e le persone sono utilizzate.”
-Cercando Alaska

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