domenica 27 ottobre 2019

E' l'ora del tea...



Finalmente dopo quasi sei mesi di "assenza" ritorna sul blog questa rubrica tanto amata. Ammetto che ero bloccata sugli argomenti da proporre, ma poi ci ho riflettuto abbastanza. Oggi parlerò delle letture che trattano di malattie mentali e/o ansia. Ho riflettuto abbastanza su quale titolo proporre, passando tra i più rinomati e i più criticati. Di certo non potevo non trattare alcuni titoli che si avvicinano alla realtà e ai miei studi. Ma bando alle ciance, oggi questa rubrica vi offrirà molti titoli su cui riflettere.


Noi siamo Infinito.

E' stato uno dei libri che ho riletto dopo pochi giorni. La vita dell'adolescente Charlie è solitaria e "lugubre". Ma perchè utilizzo questo termine? Tutti noi siamo stati adolescenti, coi nostri alti e bassi, ma quello che vive ogni giorno Charlie è diverso ed intenso. Cerca di adattarsi alla società, di fare amicizia ma lui è un ragazzo da parete.
Un ragazzo da parete è colui che quando c'è non viene notato, che in eventi sociali sta sempre in disparte. Ma che quando viene a mancare, la sua mancanza è reale è palpabile. Il titolo originale ovvero "The perks of being a wallflower", esprime a pieno il libro. Un libro fatto da follie, oscuri segreti e tanta sensibilità.
Sinossi: Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.

La solitudine dei numeri primi.

Uno dei libri più criticati, ma che io amo alla follia. Dopo averlo letto mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto riflettere e commuovere. Al suo interno si può pensare ci siano argomenti superflui o la tipica storiella d'amore, ma non è così. Le vite di Mattia e Alice sono come due rette parallele, dove i dolori e gli sbagli li condurranno in un limbo. All'interno vengono trattati degli argomenti molto delicati, come l'anoressia e l'autolesionismo. Dove ogni dolore e lacrima versata sarà piena di consapevolezza. Leggere questo libro mi ha fatto scoprire una visione della vita pessimistica, dove se non ci si aspetta nulla si soffre meno. Leggendolo l'empatia non può mancare, ed inutile dire che sul finale si verseranno molte lacrime.
Sinossi: Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

Ti ho trovato fra le stelle.

Titolo originale del romanzo "Eliza and her Monsters". Inizialmente si può pensare che esso sia dedicato al web comics che cura la protagonista. Ma mio parere, sotto una visione più psicologica è legato a ciò che Eliza prova. E' una ragazzina complessa, che si nasconde dietro a un computer e per lei fare amicizia è davvero difficile. La protagonista vive una condizione che quasi ogni adolescente prova durante quella fragile età. L'essere diversa, inadeguata e tremendamente timida non aiuta anzi fa crescere in lei quella paura innata verso la società. Un romanzo attuale e ricco di emozioni, dove a volte basta essere offline per poter vedere il mondo con occhi diversi.
Sinossi: Nel mondo reale, Eliza Mirk è una ragazza timida, poco socievole e solitaria. Online, è Lady Constellation, autrice anonima di «Monstrous Sea», un webcomics adorato da milioni di followers in tutto il mondo. Eliza non si sente mai sola, la sua comunità digitale la fa sentire amata e parte di qualcosa di importante. Poi a scuola conosce Wallace, un ragazzo che non parla con nessuno ma decide di aprirsi proprio con lei, ed Eliza comprende che anche la vita offline vale la pena di essere vissuta. Ma quando accidentalmente la sua identità segreta di Lady Constellation viene svelata al mondo, tutte le sue certezze e i suoi punti fermi - online e offline - vanno in frantumi... 

La psichiatra.

Ora passiamo a uno dei due titoli un po' più ostici, e che non sono per tutte le età. Inizialmente ho pensato di trovarmi a un thriller, ma in realtà è molto di più. Wulf Dorn, non solo ci propone un viaggio all'interno della mente ma ci fa osservare le fragilità di quest'ultima. Le malattie mentali, tutt'ora vengono trattate come oggetto di scherno o persino moda. Ma l'autore riesce a farci comprendere a pieno quanto una malattia sia invalidante per la persona. La protagonista si troverà a dura prova a combattere contro il suo inconscio e la sua volontà. Riuscirà a trovare l'enigma che affligge la sua mente?
Sinossi: Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.

Incubo.

Sempre della stessa penna del precedente libro, "Incubo" è un viaggio senza fine tra onirico e realtà. Simon è un ragazzo complesso, che soffre di incubi e allucinazioni. Un argomento molto delicato e complesso, che Wulf Dorn riesce a farci comprendere fino all'ultima pagina. Dove la distinzione tra onirico e realtà viene messa a serio rischio, persino il lettore riuscirà a perdersi tra le vie oscure dell'inconscio. 
Sinossi: Simon è un ragazzo difficile, rinchiuso da sempre nel suo mondo. La sua vita precipita in un incubo dopo la morte dei genitori in un terribile incidente d'auto, dal quale Simon esce miracolosamente illeso ma, da allora, soffre di fobie, allucinazioni, sogni che lo tormentano ogni notte. Costretto a trasferirsi dalla zia Tilia dopo un periodo di riabilitazione in ospedale, passa le sue giornate esplorando la campagna sulla bicicletta del fratello Michael. Nella zona sembra aggirarsi un mostro: una ragazza è scomparsa, e una notte si perdono le tracce anche di Melina, la fidanzata di Michael, il quale diventa l'indiziato principale. Insieme a Caro, una ragazza solitaria che ha conosciuto nella sua nuova scuola, Simon affronta le proprie paure più nascoste e va a caccia del lupo che miete le sue vittime nel bosco di Fahlenberg. Ma niente è come sembra. 

Avete letto questi titoli? Avete qualcuno da suggerirmi con queste tematiche?
Spero che qualche romanzo abbia stuzzicato la vostra curiosità, vi aspetto nei commenti.


6 commenti:

  1. Conosco tutti i titoli che hai citato, ma purtroppo non ne ho ancora letto nessuno. Sicuramente m'ispirano quelli di Wulf Dorn e ti ho trovato fra le stelle.

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  2. Conosco quasi tutti questi libri ma ho letto solo La solitudine dei numeri primi ormai tanti anni fa ma ricordo mi era piaciuto moltissimo! Gli altri mi piacerebbe molto leggerli, soprattutto ti ho trovato fra le stelle, me li segno tutti!

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  3. Tra tutti questi titoli ho letto solamente Ti ho trovato tra le stelle che definisco essere un capolavoro di libro. Mi sono molto rispecchiata nella protagonista, si è creata una forte empatia cosa che mi capita molto di rado quando leggo i libri

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  4. Vogio leggere da tempo La psichiatra, La solitudine dei numeri primi e Incubo

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  5. Ne conosco un paio ma non li ho mai letti però ho visto il film Noi siamo infinito e non mi ha preso molto

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  6. Ho letto solo ti ho trovato fra le stelle che ho amato, mentre di noi siamo infinito ho visto il film (molto bello).
    Io ormai con l'ansia ci convivo da secoli e devo dire che ti ho trovato fra le stelle mi ha parecchio aiutato.

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