lunedì 6 gennaio 2020

Recensione: "Kill Creek" di Scott Thomas.

Buonsalve lettori, incominciamo quest'anno con una recensione al di fuori dal genere fantasy ovvero l'horror. Kill Creek sembra essere una casa comune, ormai disabitata, vicino a quello che un tempo era un fiume. Ma un piccolo particolare ci sfugge, perché questa casa è tanto rinomata? Dietro quest'ultima si celano oscure credenze e leggende, un velo di mistero e terrore che ci attanaglia lo stomaco al solo pensarci. Ma dopotutto l'autore è riuscito a cogliere in pieno la sua essenza?

Info:
Titolo: Kill Creek
Autore: Scott Thomas
Editore: Rizzoli Libri
Formato: Cartaceo/ Ebook
Pagine: 512
Prezzo: 19€ Cartaceo/ 9,99€ Ebook
Sinossi: In fondo a una strada sterrata, mezzo dimenticata nel cuore del Kansas, sorge la casa delle sorelle Finch. Per molti anni è rimasta vuota, abbandonata, soffocata dalle erbacce. Adesso la porta sta per essere riaperta. Ma qualcosa, o qualcuno, aspetta nel profondo delle sue ombre, e non vede l'ora di incontrare i suoi nuovi ospiti... Quando Sam McGarver, autore di best seller horror, viene invitato a trascorrere la notte di Halloween in una delle case infestate dai fantasmi più famosa del mondo, accetta con riluttanza. Se non altro, non sarà solo: con lui ci saranno altri tre acclamati maestri del macabro, scrittori che come lui hanno contribuito a tracciare la mappa moderna di quel genere letterario. Ma quella che inizia come una trovata pubblicitaria si trasformerà in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. L'entità che hanno risvegliato li segue, li tormenta, li minaccia, fino a farli diventare parte della sanguinosa eredità di Kill Creek.
Kill Creek è rinomata per i suoi eventi paranormali, catapultati nella sua storia sono quattro scrittori dediti al genere horror. Tutti hanno un ruolo fondamentale nella storia, ma quello che considero esserne il suo protagonista è Sam. Sam, ha un passato oscuro che già denotiamo dalle prime pagine del romanzo. La sua anima è nera come l'orrore di cui lui parla nei suoi libri o durante le lezioni ai suoi studenti. E' un personaggio singolare, che ti fa venir voglia di conoscere sempre di più sul suo conto. 
E' uno dei personaggi che ha un'evoluzione a livello psicologico non indifferente. 

Come ho già anticipato al suo fianco troviamo dei personaggi "secondari". A cui io attrobuirei una valenza particolare, Sam rappresenta un pubblico horror giovane mentre gli altri hanno stili totalmente diversi dal suo si passa dal classico horror, all'horror con insegnamenti legati alla chiesa ed ultimo all'estremismo vero e proprio del genere. La scelta dei personaggi non è stata causale, ognuno di loro è marchiata dal loro passato e/o presente. Un qualcosa di oscuro alberga nelle loro anima, e ciò li spinge a scrivere opere sull'orrore. Che dietro questa rappresentazione vi sia un significato più profondo? Che dietro ogni scrittore vi sia molto di più?

"Io adoro l'orrore. C'è qualcosa di grande nel lasciare che un'altra persona ti accompagni in un'oscurità che sia così terrificante da essere insopportabile, sia eccitante in maniera squisita."
L'introduzione dei personaggi ci invoglia a conoscere sempre di più la casa e le sue "presenze". Kill Creek all'apparenza è una normalissima casa, ma la sua storia è ricca di azioni violente e crude e ciò che l'alimenta è la paura. La casa conosce ogni personaggio, ogni sua debolezza e malessere ma in una sola notte può scatenarsi in tutta la sua ira?
E' come se si fosse svegliata da un lungo sonno, essa sa di cosa è capace e fino a che limiti può spingere un essere umano. 
"La casa sonnecchiava, ma non aveva completamente dimenticato quella volgare accozzaglia di intrusi. Così, quando le lancette segnarono otto minuti dopo l'una, la casa si svegliò, con l'improvvisa e netta consapevolezza che fosse arrivato il momento.Aveva aspettato a sufficienza.Era tempo di giocare."

Le descrizioni dettagliate, ci fanno accapponare la pelle fino a spingerci a sentirci osservati durante la lettura del romanzo. Ma in tutto ciò c'è un ma... La storia nonostante sia molto scorrevole, sembra cadere nei soliti cliché ovvero due sorelle misteriose, una casa stregata e la sera di Halloween. Avrei potuto chiudere un occhio su queste piccolezze, ma ho trovato il libro non terrificante al 100%. L'autore con la sua scrittura ci dona sensazioni contrastanti, ma almeno fino a metà libro ( e stiamo parlando di un librone di poco più di 500 pagine) non ho percepito l'adrenalina che si prova mentre si legge un libro di questo genere. Scott Thomas ha lasciato un velo di mistero lungo la sua storia, ha inserito molti elementi che potevano risultare più chiari nell'epilogo (il quale ammetto mi ha lasciato senza fiato). Non si può considerare un "horror puro", ma devo dire che il suo lavoro lo fa in modo molto modesto. 


"Ho avuto paura di tutte queste cose, ma alla fine, loro hanno fatto di me ciò che sono."

 L'autore utilizza uno stile narrativo che ci coinvolge a 360°, riesce a farci immergere nella lettura in modo totalizzante e le pagine scorrono veloci sotto i nostri occhi. A livello lessicale troviamo vocaboli semplici e diretti, utilizzati anche nel parlato, ma nella traduzione vi sono alcuni refusi e/o errori. Mi sarei aspettata molto di più da questo volume, ma ammetto che trovo un non so che di psicologico dietro alcune metafore e/o vicende all'interno del romanzo. L'utilizzo dei flashback ci fa comprendere al meglio la vita passata di ogni scrittore, le sue luci e le sue ombre.
Il finale è un dolce amaro, lo scrittore ci lascia in balia di mille emozioni e domande a cui bisogna rispondere. Ci incuriosisce e scompare, proprio come ha fatto Kill Creek nel corso delle sue azioni, è come se volesse presagire un seguito del romanzo. La cosa mi incuriosisce parecchio. 
Ogni elemento della storia è fondamentale e di vitale importanza, Sam e gli altri autori si sono spinti dietro i segreti legati a Kill Creek. E tu sei pronto per scoprirli?



VALUTAZIONE LIBRO:






Prodotto fornito dalla Casa Editrice: Rizzoli Libri.

8 commenti:

  1. Il tema delle "case infestate" mi affascina sempre... Quindi questo è un titolo che terrò senz'altro in considerazione! ^____^

    RispondiElimina
  2. Non ho letto molti libri del genere ma questo mi ispira molto

    RispondiElimina
  3. Non so se è il libro adatto a me e quindi non è sicuro che potrei apprezzarlo però mi hai incuriosita e lo terrò in considerazione

    RispondiElimina
  4. La trama mi ha letteralmente stregato e nonostante non si presenti come un horror puro, forse gioca a mio vantaggio, quindi corro a metterlo in WL.

    RispondiElimina
  5. Assolutamente no, quella parte dove dici "Le descrizioni dettagliate, ci fanno accapponare la pelle fino a spingerci a sentirci osservati durante la lettura del romanzo." no no no ahahah ho già i brividi

    RispondiElimina
  6. Non fa assolutamente per me ahahaha io ho paura della mia stessa ombra figurati! Non potrei mai leggere un libro del genere ahahah

    RispondiElimina
  7. Non credo che lo leggerò mai, l'horror non fa proprio per me! Però, leggendo la tua recensione mi hai molto incuriosito!

    RispondiElimina