"Le Sorelle Hollow" è una fiaba dark dai temi oscuri e ricca di elementi folkloristici. La penna della Sutherland ci fa addentrare nell'occulto più profondo e tetro. La psicologia dei personaggi ci travolgerà, così come la loro storia. Tre bambine che si volatizzano nel nulla durante la notte di Capodanno, per poi far ritorno un mese dopo solo con qualche caratteristica fisica differente. Cos'è successo alle sorelle? Che sia tutto il frutto di un gioco del destino?
Editore: Rizzoli
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 17,00€ Ebook 9,99€
Pagine: 360
Trama: Iris Hollow, diciassette anni, è sempre stata una ragazza strana. Quando lei e le sue sorelle erano bambine è accaduto qualcosa che non ricordano ma che ha lasciato a tutte e tre un’identica cicatrice alla base del collo. I loro capelli scuri sono diventati bianchi come il latte. Gli occhi, da azzurri, lentamente sono diventati neri. Le persone le trovano intossicanti, insopportabilmente belle e inspiegabilmente pericolose. Le maggiori, Grey e Vivi, hanno abbracciato il potere del loro fascino e la mondanità, mentre Iris ha vissuto la sua vita da adolescente cercando di sfuggire alla stranezza che le si incolla addosso come catrame. Ma quando Grey scompare in circostanze sospette, ricordi spaventosi e immagini inquietanti cominciano ad affiorare alla memoria di Iris. Mentre cerca di ripercorrere le ultime tracce della sorella seguendo il bizzarro sentiero di briciole che la ragazza ha lasciato dietro di sé, diventa evidente che il solo modo per ritrovarla è decifrare il mistero di quanto accadde loro quando erano bambine. Ma più Iris si avvicina alla verità, più intuisce che la risposta che cerca è oscura e pericolosa, e che il mondo sovrannaturale che le ha lasciate tornare apparentemente illese dieci anni prima, ora sembra deciso a richiamarle a sé…
Iris è una ragazza semplice, ubbidiente e molto attaccata alla madre. Ma ciò che non ricorda è ciò che le è accaduto quando era una semplice bambina. Lei e le altre due sorelle sono sparite per un mese ad Edimburgo, per poi ritornare ma non sanno ciò che gli è accaduto.
Iris cerca disperatamente una risposta per poter ricostruire nella sua mente il ricordo di quel mese ma è come se la sua mente fosse annebbiata.
Negli anni le diagnosi sono state molte tra cui il disturbo post traumatico da stress, il quale comporta la rimozione dei ricordi traumatici. Ma Iris sente che qualcosa nella sua persona non va. Perchè prima dell'incidente avevano i capelli castani e gli occhi come il mare? Perchè la loro chioma era diventata candida e i suoi occhi neri come la pece? Sono domande che si infligge e che non riesce a comprendere, ma che allo stesso tempo divengono parte integrante della sua esistenza. La sua psicologia è stratificata dall'innocenza, non vi è nessun atteggiamento malevolo. Anzi, lei stessa per proteggersi si limita a nascondere qualcosa che al mondo apparirebbe controverso. Ciò che salta all'occhio non è soltanto la relazione con le sorelle, ma in particolar modo con la madre la quale appare molto protettiva nei suoi confronti come se volesse proteggerla dai mali del mondo.
Le sorelle di Iris sono il suo antipodo. Vivi è carismatica, adrenalinica e dai tratti cupi. La possiamo rappresentare come la classica pecora nera della famiglia, la ribelle che si concentra principalmente per il suo bene per sfuggire alla sofferenza che prova dentro.
Un dolore sordo che la colpisce nell'animo, che la fa mutare e bere soprattutto nei momenti in cui i ricordi sbiaditi del suo passato incominciano a riaffiorare.
La sorella maggiore Grey è un personaggio particolare, l'autrice è riuscita a donarle quel pizzico per incuriosire il lettore. Il suo animo enigmatico, lo sguardo magnetico e dai tratti anche manipolativi intriga chi legge e non lo fa staccare dalle pagine. La sua presenza nella storia è magnetica e da tratti surreale, non si sa mai cosa pensa e cosa nasconde. Le briciole di pane che lascia dietro di sè sono talmente piccole ma allo stesso tempo ricche di dettagli succulenti.
La voce narrante della vicenda è Iris che attraverso i suoi occhi e i suoi ricordi mancati riesce a farci percepire come magnetico e intrigante. Il suo personaggio mitiga le personalità delle sorelle infatti, è come un filtro che coinvolge nella lettura alla ricerca delle briciole lasciate da Grey. La sua visione riesce a filtrare l'aria cupa e travolgente del romanzo.
Il worldbuilding costruito dall'autrice è abbozzato per quanto riguarda gli elementi odierni e di Londra. Sicuramente punto di forza è la parte occulta del romanzo, dove non mancheranno descrizioni vivide e scabrose. L'autrice si concentra fortemente per poter condurre il lettore a fare congetture ed a fantasticare sul destino delle tre sorelle.
Da sottolineare sicuramente è la componente folkloristica che attinge le sue radici nella cultura celtica (una delle mie preferite). Non posso far a meno di negare lo stupore di aver quasi azzeccato il finale. Il quale mi ha lasciato senza fiato per la crudità con cui viene raccontato.
La narrazione è fluida dai tratti incalzanti, il lettore non riesce a staccarsi dalla vicenda nemmeno se volesse e, ammetto di aver divorato il romanzo in meno di ventiquattr'ore. Il lessico utilizzato è semplice e diretto, dai tratti forti e crudi così come la realtà che ci viene mostrata. Il romanzo ha numerosi punti di forza, ma avrei voluto che vi fosse più completezza. A fine lettura ho percepito che mancasse qualcosa, un piccolo elemento su cui avevo sperato che l'autrice si potesse concentrare.
Altro elemento che mi ha fatto un po' storcere il naso è stato l'epilogo, mi ha lasciato letteralmente con l'amaro in bocca. Mai mi sarei aspettata che si giungesse a una conclusione del genere. Non so se l'autrice abbia in mente un secondo volume, ma potrebbero anche esserci i predisposti adatti per renderlo una dilogia. La penna macabra della Sutherland è coinvolgente e ammaliante soprattutto per la storia che è riuscita a costruire.
Le sorelle Hollow sono un macabro incubo e, riusciresti a svegliarti per sapere di più sul loro conto?
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