lunedì 16 ottobre 2023

Recensione: "Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa" di Michela Marzano.

 Michela Marzano attraverso la sua penna cruda e pungente ha dato voce a milioni di donne. Un romanzo inchiesta nel quale si sottolinea l'importanza di riuscire a comunicare al mondo le violenze subite. Anna, una protagonista fragile e dai tratti sicuramente non semplici, ci trasporterà nell'abisso oscuro e ci metterà in discussione su ciò che è consenso o meno. Un romanzo carico di significato, ma soprattutto molto attuale. 



STO ANCORA ASPETTANDO CHE QUALCUNO MI CHIEDA SCUSA
Michela Marzano


Editore: Rizzoli
Formato: Copertina Flessibile & Ebook
Prezzo: Flessibile 19,00€ Ebook 9,99€
Pagine: 296
Trama: Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, "che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come c'hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine". Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere - spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l'attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l'istinto di ritrarsi per compiacere non l'abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l'eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall'altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola "consenso"? Quando possiamo essere sicuri che un "sì" non nasconda un'esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti. Michela Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l'intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull'ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.

Inizia così la storia di Anna, una donna che con distanza e senso di colpa racconta ciò che le accadde da bambina. Da lì un susseguirsi di eventi traumatici ai limiti del consenso e della violenza, che non solo dilaniano l'animo ma contribuiscono ad avere dei rapporti disfunzionali. Ormai donna ricerca la sua identità, un amore da sentirsi protetta e soprattutto compresa. Ma le ferite della violenza carnale ti rimangono indelebili sulla pelle e nell'animo e, quella pelle che tanto amavi diviene sinonimo di sporcizia. Nonostante i suoi racconti e ogni evento che diviene un susseguirsi di attimi di violenza, Anna si batte come docente a dar voce e soprattutto a illuminare le giovani menti sul consenso e su quanto sia sottile il confine con un "no". 
Michela Marzano ci accompagna in questo viaggio senza mezzi termini e parole dolci, Anna è solo la prima voce a far luce su ciò che il mondo e il patriarcato può farti. Un flusso di pensieri che ci accompagna tra le pagine spinose del romanzo, la voce di Anna flebilmente si mette a nudo e spera che anche questa volta non sia colpa sua. 
La domanda centrale del romanzo ronza attorno ad Anna da sempre: "Ma come fanno le donne a farsi rispettare?" E nonostante i suoi momenti di crisi, di colpa e soprattutto di rinascita ci domandiamo: "Cosa vuol dire essere rispettate?" In un mondo che non lascia spazio se non per il più forte, in un mondo radicato di patriarcato ma soprattutto dove la donna viene messe all'oscuro come si fa a esser rispettate? Le domande i "se non avessi fatto" vorticosamente ci trascinano nell'abisso della stessa protagonista, la quale si colpevolizza su ciò che è stato opprimendolo con il senso di colpa.

«Me l'hai detto che sono bella, me lo dicono tutti, 
lo dicono sempre prima di fare l'amore, la questione è dopo, 
sarò bella anche dopo? »
L'alternarsi di attimi di leggerezza e di profonda crisi, Anna osserva il mondo, prima attraverso la sua visione e poi attraverso gli occhi dei suoi studenti del master di giornalismo. Proietta lo sguardo in questo presente dominato da hashtag, social media e denunce che non effettuate. Anna sfida sia sè stessa che i suoi studenti ad affrontare il tema del consenso e delle molte violenze silenziate. Si alternano così i "se non avessi messo la gonna", "se quella sera non fossi andata a fare una passeggiata al parco", "se non mi fossi mostrata disponibile forse..." Questi famosi "se" rappresentano in realtà un'accondiscendenza implicita, inculcataci sin da bambine e, ciò che accade è sempre contro la nostra volontà. Michela Marzano ci guida in riflessioni delicate ma cruciali. Ho avuto l'impressione di partecipare a un profondo dialogo con la stessa protagonista, in cui le parole raggiungono il cuore e straziano l'anima con maggiore intensità. Ho apprezzato molto il fatto che anche la prospettiva maschile sia stata coinvolta nelle domande e nelle risposte nei suoi studenti del master. Ciò che viviamo e abbiamo vissuto è già passato, ma ciò non significa che alimentando la conoscenza altrui in futuro vi possa essere un'evoluzione. 
Un romanzo sotto mentite spoglie, emotivamente estenuante dall'inizio alla fine per via delle tematiche trattate. Il tema del consenso, della violenza e del loro confine viene trattato magistralmente in tutte le sue sfumature. 

«Sono pure brava e saggia e, quando mi ci metto sono pure capace a di dare buoni consigli.
Ma sono anche bugiarda. E rotta. E colpevole.»
La narrazione è fluida e scorrevole, alternata da pensieri e flashback della protagonista. Un lessico semplice, duro ma soprattutto d'impatto che ci fa pensare a ciò che accade nella vita. Un romanzo che tiene ai diritti della donna, che urla a gran voce cosa è giusto e cosa no. La Marzano si mette a nudo e ci intriga attraverso la sua prosa magnetica. Temi così forti e attuali che risvegliano anche nel lettore più scettico un briciolo di emozione e impotenza. Il finale ci libera da ogni sentimento negativo, finalmente Anna è libera di essere donna con delle cicatrici nell'animo.

Un romanzo che spacca dentro, sei pronto a vivere questa storia?

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